lunedì 27 gennaio 2003

  Il giorn...



 


Il giorno della memoria


Gli internati avevano il nome proprio (= numero) tatuato sul braccio e il cognome attaccato al vestito; un triangolo di stoffa rosso (politici), verde (delinquenti comuni), bordò (testimoni di Geova), nero (asociali), rosa (omosessuali), viola (zingari), azzurri (apolidi), due triangoli gialli formanti una stella a sei punte (ebrei). L'ho scritto per chi non vedesse l'immagine. Il 27 gennaio i russi entrarono ad Auschwitz; purtroppo liberarono il campo, ma non la maggior parte degli internati che furono spinti a piedi, con marce forzate, verso ovest, fino a Mauthausen. Ma pochi arrivarono. Mauthausen fu liberato il 5 maggio e quello fu veramente il giorno della liberazione per tutti i superstiti. Era il cul di sacco del Reich. Non c'era più né l'Ovest né l'Est. Sono stato a Mauthausen almeno tre volte con gli studenti delle superiori, accompagnato volta a volta da Alberto Ducci, Mario Piccioli, Piero Scaffei, reduci del campo. Ho qualcosa da riferire, ma ho tempo sino al 5 di Maggio. Qui voglio solo fare una considerazione. Tutti sanno e tutti parlano dei 6 milioni di ebrei sterminati nei campi, non tutti e non sempre ricordiamo i 5/6 milioni di triangoli rossi, neri, bordò, viola,verdi, azzurri,rosa: russi, francesi, italiani, austriaci, tedeschi, spagnoli...Dachau, vicinissimo a Monaco, il primo campo in assoluto, la madre di tutti gli altri campi, fu "fondato" dai dissidenti tedeschi, Mauthausen, in Austria, vicino a Linz, lavorato a pietra (e che pietra!) e sangue fu costruito dagli stessi austriaci oppositori al regime e dagli spagnoli anarchici, comunisti, repubblicani catturati dai fascisti nella Francia occupata dai nazi. Scampati a Franco, ripresi da Hitler: che storia! Furono i primi a entrare nel campo e i loro numeri di matricola erano ovviamente bassi. Verso la fine del conflitto erano rimasti in pochissimi, ma i nazisti ne avevano una sorta di rispetto e timore: i numeri bassi erano esseri sovrumani, Nibelunghi redivivi. Voglio infine fare la mia rimembranza al milione di tedeschi vittime del nazismo anche se non tutti passati per il camino. Il numero è approssimato, perché di molti non si è trovata più traccia: desaparecidos.




















Nessun commento:

Posta un commento