sabato 15 febbraio 2003

  Paol...





 

Paola ( mia moglie) mi dà una notizia che è uno scoop e che mi affretto a pubblicare. Voi sapete che il Sindaco di Firenze Domenici e il Capo del Governo Toscano Martini hanno esposto al Balcone dei loro rispettivi Uffici le bandiere con i colori della pace, insieme alla bandiera italiana ed europea. Per questo sono stati diffidati e denunciati dalle autorità di governo, per violazione delle leggi della Repubblica.

Bene: le 2 bandiere sono state fatte dal laboratorio di stireria e piccola sartoria denominato Kimeta. Esso è nato nel quartiere dell'Isolotto in seguito ad una collaborazione fra volontariato ed istituzioni per favorire l'inserimento nel lavoro delle donne rom del vicino insediamento zingaro chiamato "Poderaccio". Il Poderaccio si trova praticamente sotto il ponte all'Indiano, dove c'è l'uscita autostradale Firenze Nord.

Paola fa il suo turno di volontaria nel laboratorio tutti i mercoledi. Bene, amici miei, le bandiere della pace del Sindaco di Firenze e del Presidente della Toscana misurano 3 metri per 2, sono abbellite da 3 colombe bianche e sono uscite dal laboratorio delle donne dell'Isolotto.

"Laboratorio Kimeta" via Modigliani 125 - Firenze

Tel. e fax: 0557332192


Orario:
dal lunedì al venerdì ore 9-13


martedi, mercoledi e giovedi 9-13 / 15,30-18,30.
Che cosa si fa? Stireria e aggiustaggio (cerniere, maniche, orli, asole, bottoni ecc).


Per i fiorentini: passa parola.




Traggo dal sito della Comunità dell'Isolotto:

 


Donne per le donne: la cooperativa Kimeta.

 



"...le nostre mani per uscire dall'emarginazione e progettare un futuro migliore..."

Esistono nella società le risorse umane per affrontare costruttivamente le emergenze dovute alle grandi trasformazioni della nostra epoca fra cui il crescente divario fra ricchezza e povertà, l'immigrazione e la convivenza fra culture diverse?
Esistono ma spesso non fanno notizia.
Manca l'informazione.
Chi cerca uno sbocco positivo e non si limita a covare o a gridare le proprie paure scaricandole irresponsabilmente sui capri espiatori di turno ha difficoltà a comunicare.
Favorire la comunicazione delle esperienze positive e la crescita delle coscienze può essere uno dei modi per affrontare i problemi che emergono. Prendiamo ad esempio il tema della convivenza coi rom accampati nelle nostre periferie. Il Quartiere 4, Isolotto, di Firenze, alle prese con il campo o meglio con i vari campi del Poderaccio, ha dato negli anni un contributo notevole con la progettazione e realizzazione di esperienze positive di integrazione nel rispetto dei diritti e delle identità ed ha dimostrato che è di lì che si passa anche per dare sicurezza ai cittadini.
"Kimeta" è il nome di una giovane donna rom prematuramente scomparsa ed il cui ricordo suscita ancora tanto rimpianto in chi l'ha conosciuta. "Kimeta" abbiamo titolato il laboratorio di servizi (stiratura, aggiustatura, cucito, ricamo...), scaturito da un progetto di donne dell' Isolotto e di donne di altre culture, in particolare rom, con il coinvolgimento delle istituzioni del Quartiere 4.
La donna ha sempre rappresentato nella cultura del popolo rom un elemento fondamentale dell'economia familiare , in un contesto però fortemente maschilista .Nell'incontro con la nostra cultura questo ruolo non è cambiato. I pregiudizi, l'emarginazione le pessime condizioni ambientali in cui si sono trovate a vivere hanno impedito loro ogni possibilità di inserimento lavorativo ed esse hanno dovuto mettere in atto strategie di sopravvivenza quotidiana legate ai residui della nostra economia di consumo.
Dal 1998 ad oggi l'esperienza ha continuato il suo percorso arricchendosi via via di novità e contributi. Chi volesse conoscerci , oggi è attivo il Laboratorio Kimeta.


Il percorso di una esperienza



Bairamsha Racconta (leggilo nel sito)


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