venerdì 14 febbraio 2003

Stefano mi suggerisce di mettere la traduzione:


"Anche tu Havel, figlio mio. Tu che sopportasti con tanta fortezza d'animo le ferree catene del l'Impero Rosso, tristemente sei scivolato sul pavimento della Casa D'oro, abbagliato negli occhi, fissi verso il sole d'Occidente".

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