giovedì 5 giugno 2003

Marocco-Fes



Marocco 2


 


18 Maggio - Algesiras-Ceuta-Fes


 




Savàh hèl hir – buon giorno. Inshallah, “grazie a dio” siamo tornati.


Possiamo ristabilire il contatto.


Riprenderei con la cronaca ragionata del viaggio. Guacà? D’accordo? (la c di guaca va pronunciata come la jota spagnola o la c aspirata fiorentina). Questa espressione araba è dedicata ad Hasam, la nostra guida marocchina, giovane, simpatico, intelligente, nativo di Tetuàn, un grande paese bianco addossato alla montagna, visto dal pulman dopo un centinaio di km dal confine. Da lì la guarnigione spagnola guidata dal generalissimo Franco era partita, nel 1936?, per rovesciare il governo repubblicano spagnolo. Questa parte di Marocco è stata spagnola fino agli anni 50.


Fes è stata dunque la prima delle antiche capitali da noi visitate ed è rimasta la prima nell’ordine di gradimento e simpatia da parte di Paola, mia e, credo, anche di Simone.


Sono contento di poter dare questa testimonianza perché Fes è la città natale di Idriss. Idriss vive in Francia non so da quanto tempo e fa l’insegnante di chimica o qualcosa di simile in una scuola superiore di Caen, in Normandia. Si dà il caso che Idris sia il marito legittimo e monogamico di Viviana, la quale è figliola della Silvana. La Silvana è la mia cugina del cuore, insieme alla Ila; ricordi di ragazzo al pascolo delle pecore in Marcannella, un bel prato tra le querce, sotto Montanino che sta sotto Camaldoli. Non lontano dal Rustichello, albergo ristorante che tutti gli abitués della zona conoscono bene. La Silvana e la Ila erano cugine che vivevano a Guzzigli. Guzzigli era come la fattoria rappresentata da Olmi nell’Albero degli zoccoli, né più né meno, a me capitava di passarci il mese di agosto – anni 44-47 – quando i Salesiani mi permettevano l’unico mese di vacanza. La Silvana mi ricorda sempre la volta in cui guardando la luna con gli occhi incantati di Ciaula sentì da me la profezia: un giorno gli uomini ci andranno. Detto da un ragazzino di 11 anni...Mi sono così guadagnato tanta stima e considerazione che adesso tutte le volte che capito in casentino ho un posto a tavola con menù a base di ravioli con spinaci e ricotta o tortelli di patate. Privilegio dei profeti.


Ma ritorniamo a bomba. Idris è un perfetto gentiluomo parigino, come quello descritto dal Berchet nella scolasticamente famosa “Lettera semiseria di Crisostomo”: parola. Mentre la Viviana è una perfetta marocchina, occhi e incarnato e...fantasia. Se gli metti il turbante e la lasci nella medina di Fes non la ritrovi più. I due figlioliolini, femmina e maschio, Jasmine e ...? sono più marocchini di Mohammed VI, figlio di Hassan II, figlio di Mohammed V, il padre della patria, discendenti da Maometto. Se la Viviana mi dà il permesso metterò la foto".


Me la son presa comoda perché nel frattempo sono arrivato a Fes, ho preso possessso della camera a 3 dell’albergo a 4 stelle Menzab Zalagh, ho cenato, e me ne sto sulla terrazza a contemplare il vallone sottostante e, più lontana, la medina, il centro storico, la parte antica, con accanto la cupola del palazzo reale dal tetto verde e più su la città nuova. Sotto di noi, in basso, tre postazioni di Lava-taxi, come i nostri lavavetri: 3 secchi d’acqua portati a mano dalla vicina fonte e olio di gomito. I taxi sono Fiat Uno rossi, con un baldacchino portabagagli sopra. Si chiamano petit taxi e si distinguono dai taxi mercedes stile antico che concorrono con loro al trasporto di polli e passeggeri. Gli stessi Fiat Uno li ritroveremo in tutte le altre città.



NB. Per questo post e quello precedente ho usato il sistema ùsteron-proteron: postato dopo ma avvenuto prima: uno sfizio come un altro.




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