domenica 15 febbraio 2004

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Vittoria e morte.


 


 


 


 


 


Addio Pantani e aiutaci a riflettere.

2 commenti:

  1. Forse si potrebbe riflettere sulla depressione, che a volte non andrebbe curata con i farmaci, ma con una maggiore vicinanza e comprensione fra le persone e con l'evitare inutili aggressioni. Forse è meglio tacere su certi argomenti, ma questo è ciò che ho sentito.

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  2. Mettendo il binomio vittoria e morte suggerivo l'ipotesi di una morte dovuta all'"obbligo" di essere sempre e comunque il vincitore, il numero uno.
    Le aggressioni dei suoi sponsor, per esempio, o quelle dei mass media: sei grande, sei il migliore e, sottinteso, tale devi sempre rimanere...Altrimenti guai a te: non sei più niente, sei finito...E il tifo incosciente di noi tifosi. Il resto viene da sé. Compresa l'alluvione mediatica che gli sta regalando la fine di Buonconte: "Lo corpo mio gelato in su la foce trovò l'Archian rubesto...Voltommi per le ripe e per lo fondo, poi di sua preda mi coperse e cinse".
    Il servizio di pulizia è già pronto per spazzar via il sangue di Ignazio dall'Arena.

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