venerdì 9 aprile 2004

Sabina Guzzanti 10/...

Sabina Guzzanti


10/04/2004 Reperto Raiot di Sabina Guzzanti presso il Teatro Mancinelii di ORVIETO


13/04/2004 Reperto Raiot di Sabina Guzzanti presso il Teatro la Fenice di SENIGALLIA


14/04/2004 Reperto Raiot di Sabina Guzzanti presso il Teatro di SAN SEPOLCRO (AR)


15/04/2004 Reperto Raiot di Sabina Guzzanti presso il Teatro Excelsior di EMPOLI


16/04/2004 Reperto Raiot di Sabina Guzzanti presso il Teatro Politeama di CASCINA


17/04/2004 Reperto Raiot di Sabina Guzzanti presso il Teatro Politeama di CASCINA


18/04/2004 Reperto Raiot di Sabina Guzzanti presso il Teatro Goldoni di LIVORNO


19/04/2004 Reperto Raiot di Sabina Guzzanti presso il Teatro degli animosi di CARRARA


20/04/2004 Reperto Raiot di Sabina Guzzanti presso il Palasport di URBINO


Vista ieri qui a Firenze, con Paola e Simone. Piccola Giovanna d'Arco, Esther contro Assuero, Giuditta contro Oloferne.


Brava senza pose e bella senza bisogno "d'andar mostrando con le poppe il petto". Un altro pianeta: quello che dobbiamo salvare dai nuovi barbari. Precisa, documentata, professionale. Si è ricordata anche del rapporto "Immaginando l'impensabile", di Peter Schwartz e Doug Randall, ott. 2003, nascosto dalla Casa Bianca, pubblicato da un giornale inglese dopo 3 mesi. Mi sono sentito quasi citato. Dopo l'Inferno di Berlusconi, il Purgatorio di D'Alema, il Limbo della santissima Annunziata, ecco il Paradiso della speranza, con il canto finale che evoca i partigiani, la Resistenza e Bella Ciao. Certo che tutto questo finirà. "Il sole sorgerà ancora" ( come nel film ci ricorda Lizzani). Ciao, bella.


E grazie.







  Giù per lo mondo sanza fine amaro,
e per lo monte del cui bel cacume
li occhi de la mia donna mi levaro,
       e poscia per lo ciel, di lume in lume,
ho io appreso quel che s'io ridico,
a molti fia sapor di forte agrume;
       e s'io al vero son timido amico,
temo di perder viver tra coloro
che questo tempo chiameranno antico».
       La luce in che rideva il mio tesoro
ch'io trovai lì, si fé prima corusca,
quale a raggio di sole specchio d'oro;
       indi rispuose: «Coscienza fusca
o de la propria o de l'altrui vergogna
pur sentirà la tua parola brusca
.
       Ma nondimen, rimossa ogne menzogna,
tutta tua vision fa manifesta;
e lascia pur grattar dov'è la rogna.
       Ché se la voce tua sarà molesta
nel primo gusto, vital nodrimento
lascerà poi, quando sarà digesta.
       Questo tuo grido farà come vento,
che le più alte cime più percuote;
e ciò non fa d'onor poco argomento.


(Paradiso, XVII, 112-131)


 

1 commento:

  1. Anch'io la adoro! L'ho vista a Napoli l'8 marzo. Quanto alla profezia di Cacciaguida, avevo intenzione di parlarne tra qualche giorno, perciò ti ruberò la citazione. Posso?

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