lunedì 3 maggio 2004

Gentile è la guerra ...

Gentile è la guerra



" Non riesco a capire come mai una guerra di liberazione sia diventata una guerra di occupazione". Donald Rumsfeld.


[Vittorio Zucconi - La Repubblica -]

Gentile è la guerra

Non piangere ragazza, perché gentile è la guerra.
E se il tuo amato levò disperate le mani al cielo
e terrorizzata la cavalcatura proseguì da sola,
non piangere.
Gentile è la guerra


Cupi rimbombanti tamburi del reggimento,
piccole anime assetate di lotta,
questi uomini nacquero per esercitarsi e morire.
La gloria inspiegata vola sopra di loro,
grande è il Dio delle Battaglie, grande, e il suo Regno
un campo su cui giacciono mille cadaveri.


Non piangere, piccola, perché gentile è la guerra.
E se tuo padre rotolò nelle gialle trincee,
devastato il petto, e singhiozzò e morì,
non piangere.
Gentile è la guerra


Rapida sventolante bandiera del reggimento,
aquila dalla cresta di rosso e di oro,
questi uomini nacquero per esercitarsi e morire.
Spiega loro la virtù del massacro,
fagli capire il merito dell'uccidere
e un campo su cui giacciono mille cadaveri.


Madre, il cui cuore penzolò umile come un bottone
sull'abbagliante splendido sudario di tuo figlio,
non piangere.
Gentile è la guerra.


War is kind
Do not weep, maiden, for war is kind.
Because your lover threw wild hands toward the sky
And the affrighted steed ran on alone,
Do not weep.
War is kind.


Hoarse, booming drums of the regiment
Little souls who thirst for fight
These men were born to drill and die
The unexplained glory flies above them
Great in the battle-god, great, and his kingdom -
A field were a thousand corpses lie.


Do not weep, babe, for war is kind.
Because your father tumbled in the yellow trenches,
Raged at his breast, gulped and died,
Do not weep.
War is kind.


Swift, blazing flag of the regiment
Eagle with crest of red and gold,
These men were born to drill and die
Point for them the virtue of slaughter
Make plain to them the excellence of killing
And a field where a thousand of corpses lie.


Mother whose heart hung humble as a button
On the bright splendid shroud of your son
Do not weep.
War is kind.


War Is Kind, 1899 (traduzione di Mario Maffi)

Stephen Crane (poeta statunitense, Newark 1871 - Badenweiler 1900).
Ultimo di quattordici figli di un pastore metodista, dopo aver abbandonato gli studi lavora prima per un'agenzia di stampa e poi si reca a New York, dove comincia a scrivere acuti ritratti dei quartieri poveri. La sua prima opera Maggie. A Girl of the Street non incontra il favore del pubblico sia per il tema trattato, sia per la scrittura, estremamente moderna ed in anticipo sui tempi. La sua poesia si caratterizza da un impressionismo ed espressionismo in netto contrasto con le tendenze dominanti. A partire dal 1897 Crane si stabilisce nel sud dell'Inghilterra dove stringe amicizia - tra l'altro - con Joseph Conrad e Henry James. Si spegnerà di tubercolosi a soli ventinove anni in Germania, dove s'era recato nella speranza di una impossibile guarigione.

Trovata qui


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1 commento:

  1. Incredibile l'effetto... alle volte dover guardare la guerra in viso può renderci più duri. ciao Lu'

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