giovedì 3 giugno 2004

 


Il Re Nudo


 La storia che accludo non è affatto nuova, anzi. Ho avviato una ricerca ipertestuale dei collegamenti con essa, cercando storie identiche o simili sui vari pianeti connessi alle Reti Imperiali e ho dovuto immediatamente restringere i parametri di ricerca tanti erano i files che arrivavano nel mio computer. Si tratta di una storia antichissima, probabilmente di origine terrestre. E deve contenere un messaggio recondito, se piace tanto a tanti: ogni pianeta praticamente ce l'ha in una qualche versione.


Su Menzogna essa viene raccontata in due versioni più un commento. Le accludo tutte e tre, in versione sinossi.Le versioni integrali del resto differiscono molto fra di loro, anche se solo nei particolari ambientali e di contorno, e non nella sostanza


 


9.8.1.


C'era una volta un Re, vanesio e presuntuoso, che amava molto i bei vestiti e che si era circondato di cortigiani che gli dicevano in continuazione quanto era elegante. Un giorno , due intelligenti truffatori, avendo capito il punto debole del re, si presentarono a corte e gli dissero che avrebbero fatto per lui il vestito più bello della storia, con le stoffe più belle ed inimmaginabili che mai fossero state tessute: erano in effetti stoffe magiche e solo chi era puro di cuore, giusto ed onesto poteva vederle. Ed aprirono il pacco che conteneva le stoffe: nel pacco non c'era niente ma i due truffatori erano abilissimi a decantare le stoffe ed avendo detto quello che avevano detto, misero tutti nella condizione di dire "Oh, ma che belle stoffe!". Nessuno voleva ammettere di non vedere niente. Ma a questo punto nemmeno il re volle ammettere che non vedeva niente, ed a sua volta disse "E' vero sono bellissime, degne di un re!"


I due truffatori fecero finta di confezionare un vestito, lo donarono al re con tante cerimonie, presero il prezzo pattuito e scapparono soddisfatti dal reame.


Il re, credendo di indossare un bellissimo vestito, in realtà se ne andava in giro nudo. E passò per le strade per far vedere al popolo il suo bellissimo vestito. Il popolo, a sua volta vittima dell'inganno, taceva o diceva "oh che bel vestito!"


Tutti pensavano di essere in fallo, tutti tranne un bambino, che essendo giovane e puro, senza esitazione disse: "Ma il re è nudo!"


Al che tutti capirono di essere stati vittima di una truffa e risero del re e dei suoi cortigiani. Il re, vergognandosi, fuggì nella reggia e non si fece vedere per molto, molto tempo.


 


Questa la storia base. Viene insegnata ai giovani con l'esplicito scopo di far capire loro l'importanza di dire la verità, sì, ma soprattutto di sapere la verità, e di dire onestamente quella che si ritiene tale, senza badare alle conseguenze. Il bambino dice la verità, il re è nudo; ed è l'unico che ha il coraggio di farlo perché è ingenuo, onesto e puro. Così bisogna essere, anche da grandi, è il messaggio che viene dato ai bambini Bugiardi. Si badi, non esiste un obbligo di insegnamento di questa favola, è solo tradizione, non programma scolastico.


Poi, prima che gli studenti lascino l'equivalente della scuola dell'obbligo (che obbligatoria non è, ma ha una presenza del 100% dei bambini dai 6 ai 12 anni) viene insegnata anche un'altra versione. Praticamente il seguito della storia.


 


9.8.2.


Il re rientrato velocemente nella reggia non poteva ammettere di essere stato gabbato in questo modo, di averci fatto questa figuraccia. All'epoca, e su un altro pianeta, i re potevano fare quello che volevano. Ma lui non sapeva come venirne fuori e chiese il consiglio dei suoi cortigiani cui disse: "Signori, cos'è accaduto? Dove è finito il mio bellissimo vestito che, ne sono sicuro, stamattina indossavo?".I cortigiani confermarono al re che sì, era vero, loro lo avevano visto benissimo, quella mattina. Cosa poteva essere successo? Si facesse una indagine e tanto per cominciare si interrogasse il bambino. Anzi, tutta la sua famiglia, madre ,madre sorelle e fratelli.


Alla fine dell'interrogatorio condotto nelle segrete della reggia con gli usuali metodi di tortura che si usavano su quel pianeta (ferri roventi e strappa unghie per lo più) venne fuori che il bambino aveva lanciato una maledizione sui vestiti del re facendolo sparire; che ispiratrice de tutto era la madre, con la complicità delle sorelle, notorie streghe; furono condannate al rogo ed arse vive. Padre e fratelli (quelli sopravvissuti, alle torture, naturalmente) furono inviati in una lontana miniera di zolfo dove finirono i loro giorni. Ed il bambino? Era evidentemente innocente, non era colpevole di nulla, lui! Troppo piccino! Fu rinchiuso in un convento dove a tempo debito prese i voti e divenne il principale Inquisitore del reame, dato che essendo passato indenne fra le malie del diavolo era l(individuo più adatto per poterne riscontrare le tracce.


I servizi segreti del Re, di loro iniziativa e senza che nessuno gli chiedesse niente (i servizi segreti servono proprio a questo, ad obbedire agli ordini che nessuno può dare, ma che vanno capiti ed eseguiti; nel bene dello stato, naturalmente), si incaricarono di trovare i due truffatori; ci misero un po' ma un anno dopo i due furono eliminati misteriosamente ed i cadaveri gettati in un fiume.


 


Mi dicono che la seconda versione determina sempre una forte reazione nei bambini. Alcuni di loro ridono, altri piangono e spetta ai genitori ricompattare il tutto, ognuno fa a modo suo.


 


Un famoso critico e scrittore del pianeta ha scritto un saggio sulla tradizione della doppia storia.Ne accludo alcuni brani


 


-...ma se nessuno l'ha imposta mai, perché questa tradizione si è tanto diffusa? Perché ha preso tanto piede? ...Io credo essa contenga una grande e semplice verità, questa: fai attenzione a quando dici la verità. La verità è pericolosa. E' necessaria, ma pericolosa. La gente non la vuole sapere e non sopporta che tu gliela vada a dire. Al tempo stesso non ne può fare a meno, la cerca ovunque, peggio, la scopre ovunque. E quando non la scopre se la inventa. E quando l'ha scoperta non sopporta che qualcuno ne dica un'altra. In realtà le verità sono spesso compatibili fra di loro, anche se richiede esperienza nel saperle valutare. Ed è da ingenui (non da stupidi, da ingenui: ma fra le due cose c'è un abisso di differenza) dire la verità sempre, subito e senza esitazione o senza pensare alle conseguenze. Fai attenzione a quel che dici, soprattutto perché non puoi non dire la verità. Ma troppo spesso la verità è pericolosa per chi la dice...La seconda versione, poi, è una verità o una menzogna? Esiste la possibilità che la prima versione sia realmente accaduta; improbabile ma non impossibile. Se la prima versione è realmente accaduta , può essere o meno una verità. Se non è mai accaduta, la seconda nemmeno è mai accaduta, ed allora è una menzogna. In entrambi i casi, anche se storicamente mai accadute, le due storie contengono delle verità. Sia la prima che la seconda sono volutamente una favola (una menzogna) che contiene una verità. E' possibile? Sì, sappiamo che è possibile. Anzi sappiamo che spesso è nelle favole che si trovano più verità che nei libri di storia. Perfino sul nostro pianeta... Io so che quando lessi la seconda versione ne ricavai un forte choc e per molto tempo non volli nemmeno parlarne e giurai a me stesso che mai più avrei creduto nelle favole. Poi a 35 anni, a seguito di una serie di esperienze che non vi sto a raccontare, l'ho riscoperta ed ho scoperto anche che era restata dentro di me abbastanza a lungo dal vaccinarmi una volta per tutte dall'invecchiare! Porto da allora dentro di me con affetto, il piacere della prima, il trauma della seconda, e la riscoperta del segno che essa ha lasciato nella mia anima: un segno che mi ricorda sempre di diffidare di chi ha troppo potere. Anche se mi è amico, anche se è dalla mia parte.


Trovata qui.


 

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