mercoledì 23 giugno 2004

L’inizio della fine


Lunedì, durante un comizio milanese per le amministrative, il Cavaliere ha
detto che il centrosinistra aveva "un esercito di
professionisti che trattano con i nostri dilettanti, li
fanno fessi e mettono voti in più sul loro conto e meno sul
nostro". Per eliminare ogni dubbio su che cosa stesse
insinuando ha aggiunto: "Sono indegne le cancellazioni di
schede a nostro favore che avvengono puntualmente nei
seggi".


The New York Times, Stati Uniti [in inglese]


La bile del Berlusca non è contro la sinistra, ma contro gli alleati, AN in primis. Un cervello che ragiona come riportato dal NYT è un cervello patologico. Scatterà il complesso di Cronos che mangia i propri figli (grandi intuizioni dei grandi miti); i laboratori della storia sono pieni di esemplificazioni: ogni dittatore cresce sui cadaveri degli amici, prima che dei nemici; ogni padrone si fa strada eliminando la concorrenza all’interno del proprio campo, prima di passare alle operazioni di trasferta. Il giorno che Fini raccogliesse le preferenze di Lilli Gruber, per Fini è finita. Matematico. A quel punto bruci la casa; tutti i padroni-dittatori lo fanno: è una legge di natura. Se i milanesi bruceranno Ombretta Colli, Silvio brucerà Milano, confondendola con Alessandria della paglia. Divertente. Ma Milàn l’è un gran Milàn; non confondere con Milan. E allora, cari amici, l’attuale legislatura finirà prima del ’66. Se fossi di destra cercherei Montezemolo, prima che se lo prenda un’altra grande isola. Non c’è tempo da perdere. Se fossi di sinistra cercherei un’alternativa a D’Alema, Rutelli e Bertinotti. Ma dovrei pensarci un po’: non è facile. Comunque, allegria: un altro dei leccapiedi di Bush se ne va. Viva la Spagna.


Dovranno cadere tutti; come nel giallo di Agatha Christie.

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