mercoledì 20 aprile 2005

 


Sentenze


Crucifige




La Cassazione  ha dichiarato inammissibile il ricorso di Beppino Englaro che chiedeva il distacco del sondino nasogastrico che tiene in vita la figlia in stato neurovegetativo irreversibile da ormai 13 anni.

La Cassazione ritiene infatti che Beppino Englaro, in quanto padre nominato tutore di una figlia interdetta non sia la persona adatta, in quanto coinvolta, a chiedere la cessazione delle cure che tengono in vita Eluana.

(da La Repubblica del 20.4.2005)


Secondo la Cassazione deve essere nominato un "curatore speciale" di Eluana per portare avanti, nell'interesse della giovane, la richiesta di porre fine all'alimentazione artificiale in quanto "giammai il tutore potrebbe esprimere una valutazione che, in difetto di specifiche risultanze, nella specie neppure analiticamente prospettate, possa affermarsi coincidente con la valutazione dell'interdetta".

Premesso che:

1. Eluana non e' sposata;

2. sia il padre che la madre sono d'accordo - per esaudire la volonta' espressa dalla figlia quando era capace di intendere e di volere - nel distacco del sondino di alimentazione forzata;

3. i genitori sono quindi le uniche persone in grado di interpretare la valutazione dell'interessata, indipendentemente dalla qualifica di "tutore" di papa' Englaro;

ci viene spontanea la domanda: come potra' un "curatore speciale" esterno interpretare la volonta' di Eluana meglio di coloro che l'hanno concepita, allevata, amata, curata ed assistita?

Ammesso che il "curatore speciale" sia realmente nominato, gia' prevediamo - chissa' fra quanti anni ancora - quale possa essere la sua conclusione: "in mancanza di volonta' precise e documentate, non possiamo essere certi quale sia la volonta' di Eluana". E se il "curatore speciale" riuscisse ad appurare, con testimonianze, quale era la volontà di Eluana, ci diranno che lei nel frattempo potrebbe aver cambiato parere.

Conseguentemente, in dubbio "pro reo", intendendo con questo slogan non la liberazione del "reo" dalla tortura alla quale e' sottoposto bensì la prosecuzione della tortura in nome del principio che la VITA va salvaguardata ad ogni costo.

E poiche' in Italia l'eutanasia e' vietata, i genitori di Eluana e tutti coloro che li sostengono - noi compresi - saranno accusati di voler far morire di fame e di sete la povera ragazza.

Ma esistono ancora la pieta' e la misericordia oppure sono state travolte anch'esse dal montante fondamentalismo religioso?

Giampietro Sestini  ( Segretario di Libera uscita)

 

Le toghe di ermellino devono aver faticato non poco per partorire una sentenza che conciliasse, forse,  il rispetto delle leggi con la codardia e il tartufismo che spesso li contraddistingue.

"Summum jus, summa iniuria" è proprio un caso esemplare.

...mi spaventa il fatto che magistrati e tribunali debbano o possano intromettersi in questioni che dovrebbero riguardare solo le persone che vivono certi drammi e i medici chiamati ad agire.

Tira una brutta aria purtroppo e verrebbe da dire, amaramente, alla Flaiano: Coraggio che il meglio è passato!

Guido Maselli  (socio di Libera Uscita)




Extra omnes



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