martedì 14 giugno 2005











COMUNE DI FIRENZE

REFERENDUM DEL 12 e 13 Giugno 2005

SPOGLIO DEI VOTI - SEZIONI 362 su 362

REFERENDUM REFERENDUM 1

(LIMITE ALLA RICERCA CLINICA E SPERIMENTALE SUGLI EMBRIONI)


 


 



Risultati nei Quartieri














































































Quartieri


Risultati


SI


NO


Bianche


Nulle


Contest.


Iscritti


Votanti


Validi


Q 1


Totali

%


20.987

93,96


1.348

6,04


379

1,66


130

0,57


0

0,00


50.982

 


22.844

44,81


22.335

97,77


Q 2


Totali

%


30.013

93,69


2.021

6,31


679

2,06


184

0,56


0

0,00


72.247

 


32.897

45,53


32.034

97,38


Q 3


Totali

%


14.456

94,04


916

5,96


323

2,04


104

0,66


0

0,00


33.503

 


15.799

47,16


15.372

97,30


Q 4


Totali

%


23.626

93,81


1.558

6,19


422

1,64


172

0,67


0

0,00


54.833

 


25.778

47,01


25.184

97,70


Q 5


Totali

%


34.554

93,60


2.364

6,40


675

1,78


239

0,63


0

0,00


82.228

 


37.832

46,01


36.918

97,58



Totale    1 - 75    76 - 150    151 - 225    226 - 300    301 - 362   

 

 

 


















220


Totali

%


331

87,34


48

12,66


8

2,05


3

0,77


0

0,00


807

 


390

48,33


379

97,18



 

In rosso il Quartiere 4 con l'Isolotto (quorum al 47%), in viola il mio seggio n.220, presso la scuola elementare della Montagnola (quorum al 48,33%)

 (La statistica riguarda la risposta al primo quesito)


...mi spieghi una cosa te che ci inzuppi,  perchè anche nella rossa Toscana ,

nemmeno all' isolotto non abbiamo raggiunto il quorum?

Qui a lavoro un sacco di ragazzi giovani anche di sinistra non sono andati,

motivazioni le + stupide me ne sono dimenticato, ero al mare...............

Marisa

La domanda di Marisa mi intriga e vorrei tanto rispondere con poche battute, ma sarebbe come spalmare con un po' di vegetallumina una doppia frattura alla caviglia; o mandar giù un'aspirina per una caso conclamato di leucemia. Può darsi che decida di impegnarmi a trovare una risposta che valga la pena di essere comunicata tramite blog; ma dovrà essere un malloppo a puntate. Noia per chi legge e fatica per chi scrive. Richiede tempo di vita e un calcolo di convenienza costi-ricavi (= rapporto tra fatica di spremere le meningi e cercare riscontri fattuali contro la quasi nulla visibilità dei post. Se avessi a disposizione un mezzo di comunicazione di massa sicuramente ci impegnerei il mio capitale umano-esperenziale.  Già i mass media...(pronunzia media non midia: neutro plurale della parola latina medium). Mi ci vorrebbe un set di media, mi capite. Allora, cara Marisella, prima di tutto ti ringrazio, anche a nome di Paola, del cacciucco che ci hai fatto sentire domenica scorsa: un cacciucco con quattro c, davvero, una suprema contaminazione tra la tua Sicilia d'origine e una Rosignano (Livorno) d'adozione.  Per ora mi limito a una ed una sola considerazione positiva: il dott. Re Ferendum - venuto in casa di tutti a insaputa di tanti - ci ha tastato il polso, auscultato il cuore, ticchettato i polmoni, cacciato il manico del cucchiaio in gola, guardato gli occhi, osservato rispettivamente testicoli e vagina, dopodiché ha fatto la diagnosi: nero su bianco, con calligrafia questa volta leggibile perché scritta in linguaggio matematico. Anemia perniciosa. Questa la malattia. Avvelenamento da ossido di carbonio, dico io. L'ossido di carbonio ti addormenta e ti fa morire, se non chiudi il gas e non apri le finestre. Siamo in tempo ad alzarci da soli e andare alla finestra? Ci vorrà l'aiuto da fuori dei pompieri? Da dove proviene l'ossido mortifero, inodoro e insaporo?

Grazie, dottor Re Ferendum per la diagnosi. Mano ora al ciclo intensivo di cura e riabilitazione.

Scoprire la malattia, cara Marisa, è un dramma. Ma è l'unico modo per tentare di vincerla, l'unica possibilità per farcela. Non è roba da aspirina, certo: occorrono antibiotici, radioterapia e, in certi casi e zone, chemioterapia.

Nel frattempo "viviamo e confortiamoci insieme" come dice Plotino a Porfirio del Dialogo leopardiano. Questa come morfina: non toglie il male ma lenisce il dolore.

Viviamo, Porfirio mio, e confortiamoci insieme: non ricusiamo di portare quella parte che il destino ci ha stabilita, dei mali della nostra specie. Si bene attendiamo a tenerci compagnia l'un l'altro; e andiamoci incoraggiando, e dando mano e soccorso scambievolmente; per compiere nel miglior modo questa fatica della vita. La quale senza alcun fallo sarà breve. E quando la morte verrà, allora non ci dorremo: e anche in quell'ultimo tempo gli amici e i compagni ci conforteranno: e ci rallegrerà il pensiero che, poi che saremo spenti, essi molte volte ci ricorderanno, e ci ameranno ancora.

Sono le parole finali del Dialogo che trovi qui.

Non sono parole di un piagnone né di un bigotto.  Scriveva queste cose intorno ai 25 anni.

 

 

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