sabato 10 dicembre 2005

"Bush, Step Down. And take your whole program with you."
Bush, dimettiti e portati via con te il tuo c. di programma.
Questi americani sono lucidi e determinati. Disperatamente determinati. E hanno bisogno del nostro aiuto. Così recita il loro documento:

Noi dobbiamo, e possiamo, tendere a creare una situazione politica nella quale il programma del regime Bush sia ripudiato, dove Bush stesso sia allontanato dal suo ufficio, e dove l’intera classe dirigente che ha preso in mano la società sia rovesciata. Noi, milioni come siamo, dobbiamo e possiamo prenderci la responsabilità di cambiare il corso della storia.


Ciò non sarà facile. Se vogliamo dir la verità, essi proveranno a metterci a tacere. Se noi agiamo, loro proveranno a fermarci. Ma noi parliamo per la maggioranza, qui e in tutto il resto del mondo, e se noi questo faremo, raggiungeremo tutte le persone che sono state così tristemente ingannate da Bush, e non ci fermeremo.


Il punto è questo: la storia è piena di esempi in cui la gente che aveva la ragione dalla sua parte combattè contro le tremende circostanze e riuscì vittoriosa. Ed è anche piena di esempi di gente che ha passivamente aspettato di venirne fuori, solo per essere inghiottita da un orrore tale che mai avrebbero immaginato.


 Il futuro non è già scritto. Sarà quello che noi ci ritagliamo. The future is unwritten. WHICH ONE WE GET IS UP TO US.


Dai un'occhiata.


E' una grande Kulturkamps, lotta di cultura, battaglia di civiltà. Ieri mi son letto su Kelebec lo scontro Milano-Firenze, oggi pomeriggio andrò in Piazza Strozzi con Orgoglio laico - vedi i due  post precedenti a questo.  Al Festival dei popoli, qui a Firenze, è stato premiato Il film che ripercorre antefatti e circostanze del più grande processo contro la mafia mai realizzato in Italia e della sorte riservata ai suoi protagonisti. L'evidenza indisturbata di più di mezzo secolo di potere mafioso non fa meno impressione dei morti ammazzati.


 P:S Guardo fuor di finestra: brandelli di nuvole bianche, macchie di cielo azzurro, le ultime foglie gialle e splendide  del grande ontano danno voce al vento di nord est, su da Montemorello, Simone ha passato la Consuma senza mettere le catene, spero: l’aspetta il norcino con gli amici: sarà una festa di salsicce, costoliccio, arista e, ai miei tempi, sanguinaccio. Una grande fuocata alle Lame di Ortignano; mi dispiace di non esserci. Ma quod differtur non aufertur. Paola ha inviato le bozze corrette del suo libro di racconti a Tufani Editrice, Ferrara (quante biciclette). Grandi scambi di email con Luciana Tufani per il titolo: Sarà “Strane storie di mescolanze e ritorni” o “Un’identità intermedia”?  Mariella (dalle Lame)  mi incarica di acquistare il numero 12 di “Indice”  che pubblica una sua corrispondenza (!?) con Franco Fortini. Già, anche Mariella Maglioni sta per uscire con un suo libro dove racconta la sua esperienza di ex infermiera in una casa di riposo.  Se anch'io dovessi scrivere qualcosa sarebbe un libro di memorie, da mandare a Pieve S. Stefano, la città del diario. Paola non insistere.  Questa mania di scriver di se stessi. Per ora mi basta questo posteggio.

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