venerdì 20 gennaio 2006

A mo' di indovinello



Santo subito


 Per avere offerto l'altra guancia a chi ferocemente ha attaccato Firenze e la Toscana come "luoghi in cui il cedimento alla barbarie islamica ha trovato i maggiori sostenitori".


La soluzione qui


Addio Toscana bella o dolce terra mia
gabbati senza colpa da un niente e così sia.


Uno potrebbe pensare che non sarebbe necessario per il vangelo offrire dopo la faccia anche il c. Anzi, severamente vietato. Per questo parecchi toscani si stanno risentendo aspramente per tutto questo. Per un toscano "essere preso per il c." è l'abiezione estrema. In Toscana l'espressione più usata, l'esclamazione più consueta, dopo "mamma mia" è "vallo a pigliare in c."  Mi piacerebbe avere per tutti voi un grande orecchio di Dioniso che sorvolasse  la Toscana per captare la voce dei Toscani tutti da Arezzo a Grosseto, da Siena a Pistoia, da Pisa a Firenze, da Prato a Poggibonsi, da Lucca  a Montecatini, dal Casentino al Valdarno, da Cecina a Livorno, da Piombino a Portoferraio, da Capraia a Montecristo con tutto l'arcipelago toscano e sentire l'eco rispondere e moltiplicarsi di poggio in poggio, di valle in valle, fino a qui, vicino a me, in via di Novoli, sede della Regione toscana: o Nencini vallo a pigliare in c.!


E seguire ancora il bercio liberatorio che riparte da via di Novoli e ritorna con l'onda d'urto potenziata, superando Monte Morello  e la collina di Fiesole,  rimbalzando sulla Calvana verso Prato e Calenzano, serpeggiando a volo radente sulla Firenze mare, risalendo con l'Arno su in Valdarno e Casentino, scendendo con esso lui verso Empoli e Pontedera, una grande tromba d'aria proveniene dal c. di tutti i toscani, la pernacchia di Barbariccia dell'ultimo canto del XXI dell'Inferno potenziata come il tuono che rimbomba di valle in valle. Una pernacchia che assurge a segno di un grande soffio dello spirito nella prefigurazione di una nuova laica pentecoste.
On entende déja la revolte qui gronde.


Nota di cronaca (trovata nella mia email)


 PRESIDENTE NENCINI, RIPENSACI!


 110 firme per esprimere sconcerto di fronte alla decisione unilaterale del Presidente del Consiglio Regionale Riccardo Nencini di insignire con una medaglia d’oro Oriana Fallaci. Si tratta dei primi cittadini toscani che, in poco meno di due ore, hanno promosso un appello sul quale raccogliere, anche nei prossimi giorni, molte adesioni.
Per firmare l’appello si può inviare una mail a
nenciniripensaci@yahoo.it


APPELLO


Nessuna medaglia d’oro per Oriana Fallaci!


Apprendiamo con sgomento e rabbia che il Presidente del Consiglio regionale della Toscana ha deciso di insignire Oriana Fallaci con una medaglia d’oro.
Non si capisce come l’esponente di una Regione che da sempre esprime valori di tolleranza, coesistenza pacifica, rispetto della diversità, possa decidere di premiare chi dello scontro fra civiltà e culture ha fatto la propria bandiera, fra le altre cose attaccando ferocemente proprio Firenze e la Toscana come luoghi in cui il cedimento alla “barbarie islamica” avrebbe trovato i maggiori sostenitori.
Invitiamo il Presidente Riccardo Nencini a voler tornare sulla sua decisione, perché la difesa del diritto di chiunque a esprimere le proprie opinioni, anche le meno condivisibili, è cosa ben diversa dal premiare chi semina odio e risentimento.


Primi firmatari:


1.      Giorgio Van Straten 2.      Paolo Hendel 3.      Sergio Staino 4.      Simone Siliani 5.      Guido Sacconi 6.      Giovanni Bellini 
7.      Alessia Petraglia 8.      Rosanna Pugnalini 9.      Ardelio Pellegrinotti 10.  Anna Annunziata 11.  Michele Morrocchi 
12.  Francesca Chiavacci 13.  Daniela Lastri 14.  Lavinia Balata 15.  Laura Pecchioli 16.  Giorgio Bonsanti 17.  Enrico Casini 
18.  Claudio Gani 19.  Fabrizio Ronchi 20.  Eros Cruccolini 21.  Patrizio Mecacci 22.  Daniele Baruzzi 23.  Dario Nardella 
24.  Anna Soldani 25.  Marco Ricca 26.  Daniela Belliti 27.  Massimo Gramigni 28.  Massimo Torelli 29.  Ornella De Zordo 
30.  Luca Pettini 31.  Lorenzo Marzullo  32.  Nicola Rotondaro 33.  Grazia Landini 34.  Graziella Rossi 35.  Maria Alberta Bianchi 
36.  Pietro Zecca 37.  Antongiulio Barbaro 38.  Cristiano Benelli  9.  Bruna Branca 40.  Nicola Centrone 41.  Cinzia Cipolat 
42.  Gino Bartolozzi 43.  Giovannino Manchia 44.  Marta Lavacchini 45.  Antonella Bonanno 46.  Giuseppe D’Eugenio 47.  Diego Ciulli 
48.  Cristina Giani 49.  Enrico Agostini 50.  Piero Catocci 51.  Gregorio Malavolti 52.  Marino Bianco 53.  Gloria Campi 
54.  Marzia Monciatti 55.  Luciano Senatori 56.  Stefania Collesei 57.  Sabatino Clementini 58.  Susanna Agostini 59.  Siliano Mollitti 
60.  Carlo Moscardini 61.  Mario De Gasperi 62.  Giulio Bogani 63.  Francesco Burgos 64.  Camilla Baroncelli 65.  Daniela Liparoti 
66.  Francesca Foti 67.  Maddalena Maioli 8.  Lorenzo Isa 69.  Dario Nistri 70.  Donella Verdi 71.  Barbara Materassi 
72.  Eleonora Giannini 73.  Matteo Mannelli 74.  Simone Benvenuti 75.  Marisa Nicchi 76.  Costanza Bausi 77.  Cecilia Pezza 
78.  Roberto Ciappi 79.  Enrico Bartolini 80.  Teresa Tranchina 81.  Lorenzo Cecchi 82.  Giovanni Bettarini 
83.  Osvaldo Miraglia 84.  Ilenia Moscardini 85.  Mirko Dormentoni 86.  Gianfranco Tomassini 87.  Maurizio Gazzerrini 
88.  Alberto Cianchi 89.  Daniele Nardoni 90.  Alessia Ballini 91.  Armando Pratesi 92.  Giancarlo Brundi 93.  Daniela Dacci 
94.  Adamo Azzarello 95.  Andrea Noferi 96.  Margherita Biagini 97.  Luciano Ariani 98.  Luisa Petrucci 99.  Moreno Biagioni 
100.          Rossana Gorini 101.          Alessandro Valgimigli 02.          Barbara Orlandi 103.          Pierfrancesco Pratesi 
104.          Bernardo Croci 105.          Andrea Abbassi 106.          Andrea Ranalli 107.          Elisabetta Giannelli 108.Leonardo Brogelli 
109.          Giancarlo Tomassini 110.          Fiammetta Benati  


 


Anche lui viene preso per il c. 


...nelle tue parole sembra morire il meglio della testa umana - la ragione; il meglio del cuore - la compassione.
Pensare quel che pensi e scriverlo e' un tuo diritto. Il problema e' pero' che, grazie alla tua notorieta', la tua brillante lezione di intolleranza arriva ora anche nelle scuole, influenza tanti giovani e questo mi inquieta.
Il nostro di ora e' un momento di straordinaria importanza. L'orrore indicibile e' appena cominciato, ma e' ancora possibile fermarlo facendo di questo momento una grande occasione di ripensamento.
Secondo Krippendorff il teatro, da Eschilo a Shakespeare, ha avuto una funzione determinante nella formazione dell'uomo occidentale perche' col suo mettere sulla scena tutti i protagonisti di un conflitto, ognuno col suo punto di vista, i suoi ripensamenti e le sue possibili scelte di azione, il teatro e' servito a far riflettere sul senso delle passioni e sulla inutilita' della violenza che non raggiunge mai il suo fine.
Purtroppo, oggi, sul palcoscenico del mondo noi occidentali siamo insieme i soli protagonisti ed i soli spettatori, e cosi', attraverso le nostre televisioni ed i nostri giornali, non ascoltiamo che le nostre ragioni, non proviamo che il nostro dolore.


La lettera di Tiziano Terzani


Aggiornamento del 29 gennaio 2006


Oriana Fallaci, una volta scrittrice italiana, ed ora giornalista piuttosto avanti con gli anni che vive una vita solitaria in un appartamento di New York, ha venduto molti libri in Italia negli ultimi anni. E' vezzeggiata dai politici dal centro all'estrema destra e tutti la chiamano affettuosamente "la Fallaci". Questa anziana signora ha esposto tre tesi principali nei suoi scritti per molto tempo, ma con molto più risalto dal Settembre 2001. Li esamino brevemente.


(i) Non esiste alcun Islam moderato o estremista; esso è interamente estremo e terroristico e dovrebbe essere trattato come tale. Lei scrisse ciò in un articolo intitolato "La rabbia e l'orgoglio", pubblicato il 29 Settembre 2001, nel Corriere della Sera, la versione italiana del New York Times. Nello stesso articolo "la Fallaci" avanza qualche suggerimento pratico su come gestire questa minaccia chiamata Islam per semplicità di riferimento. "O distruggi loro o la Jihad distruggerà voi e il vostro stile di vita". In altre parole spazzate via il 24 per cento della popolazione mondiale, solo perché credono in un Dio diverso. Guardando agli eventi in Iraq, Afganistan e Palestina, almeno, si ha l'impressione che il piano è ben istradato.


(ii) I Musulmano hanno un piano dettagliato per assumere il controllo dell'Occidente (qualunque cosa l'occidente sia) e l'emigrazione e i matrimoni misti sono il principale strumento. Lei denuncia inoltre tutti quei matrimoni misti e suggerisce che l'immigrazione dovrebbe essere bloccata e tutti quei matrimoni misti spezzati, impedendo per legge tutti i nuovi. Sembra che i suoi suggerimenti in qualche modo hanno travato una via per la politica di primo piano. Bisogna solo guardare ai centri di detenzione in varie isole italiane o aree costiere -- un caso rivelatore riportato da un coraggioso giornalista italiano dell'Espresso, Fabrizio gatti, nel Settembre 2005, quando fece finta di essere un Curdo Iracheno in cerca di asilo. Un altro caso fu quando in Olanda le autorità misero insieme un ampio numero di persone in cerca di asilo da paesi come l'Afganistan, l'Iraq, la Somalia, la Liberia, la Sierra Leone ed altri, all'interno di un piccolo cellulare all'aeroporto di Schiphol, pronti ad essere deportati. Il cellulare prese fuoco e circa 14 innocenti esseri umani persero le loro preziose vite che volevano salvare dall'oppressione nei loro paesi. I sopravvissuti testimoniarono che guardie armate non ammettevano ai detenuti di muoversi fuori dal cellulare e i vigili del fuoco arrivarono dopo che "il fuoco aveva fatto il lavoro", come disse uno di loro. Al ministro dell'immigrazione fu chiesto dell'incidente mentre i cadaveri dovevano ancora essere contati, lei orgogliosamente annunciò che "14 immigrati illegali erano morti nell'incendio". Non 14 anime innocenti o esseri umani o qualunque cosa umana, ma qualcosa di specie differente detta "immigrati illegali". Probabilmente non importava molto ai rifugiati se venivano mandati in un inferno sulla terra chiamato Iraq, Afganistan, Somalia, Liberia ed altri posti del genere, visto che l'inferno lo avevano trovato là, ad Amsterdam. L'aspetto più inquietante di ciò fu come l'aperto e multiculturale pubblico olandese ricevette la notizia, non vi fu alcuna espressione di indignazione nel paese. Allo stesso modo nessuna grande indignazione fu vista nelle strade italiane sulla rivelazione di torture, umiliazioni e trattamento inumano dei rifugiati nell'isola di Lampedusa rivelate da Fabrizio Gatti -- eccetto per qualche condanna da parte di politici dell'estrema sinistra. Il ministro degli Interni disse: "sfido ogni paese europeo a dimostrare di trattare meglio gli immigrati" -- aveva ragione, signor ministro.


(iii) "C'è qualcosa di assolutamente disgustoso negli uomini arabi che non riesco a sopportare". Questo è puro e semplice razzismo nella sua forma più cruda. C'è l'odio per un'intera razza -- gli Arabi -- non il disprezzo per un'ideologia, religione o comportamento, "la Fallaci" odia tutto ciò che è arabo. Io non arrivo a dire che il disprezzo per un'ideologia o religione sia una cosa buona, al contrario. La Signora "odia Omar Khayam", il poeta persiano (1048-1123) ma "ama Dante" o qualunque cosa sia "occidentale". Pertanto, arte, poesia, musica e cultura ha colore, religione e razza, per la signora.


 Sa'adi, (1184-1291) poeta persiano


Tutti gli esseri umani in verità sono fratelli;
Tutti condividono una sola origine nella creazione.
Quando il fato assegna a un uomo ansie e dolori,
Non rimane sollievo per alcuno.
Se imperturbabile puoi osservare il dolore di un altro,
Tu non sei degno del nome di uomo


Sa'adi all'inizio del 13mo secolo predicava l'umanesimo e l'amore per il genere umano che in pratica hanno raramente, o affatto, trovato un modo per arrivare ai nostri cuori, menti ed azioni. Da vero credente nella bontà dell'uomo, continuerei a credere che l'odio, le ragioni di conflitto ed un essere umano che traggono piacere dalla sofferenza di un altro sono fattori condizionati e spesso istigati al servizio di qualche malvagio interesse, La storia ci ha insegnato molte volte che l'umanità si è volta contro l'altro in modo spietato ed insensato, quasi sempre costretta a credere che la fortuna di uno è la sfortuna di un altro. Questo strumento consueto ha creato isteria, disinformazione e generalmente ha svilito l'altro, basandosi su altri credi, razze o generi.


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