giovedì 16 marzo 2006


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Con Folon al Forte Belvedere di Firenze (agosto 2005)

PAOLA GALLI
Un'identità intermedia

presentazione

Basterà comunque riflettere sul fatto che tutto quello che noi sappiamo della realtà e soprattutto di quello che ne sta fuori è quasi niente. Perciò sarebbe un imperdonabile errore considerare questa storia finita qui.


contenuto

«L’idea di usare l’elemento surreale per raccontare mi è sempre sembrata interessante perché lo vedo come un modo appropriato ed efficace per esprimere quel senso riposto della realtà umana che coincide con la parte non realizzata della personalità e cioè con l’insieme dei desideri, delle paure e in genere delle creazioni fantastiche che danno corpo e consistenza ai sentimenti dei personaggi, proiettandoli in un mondo che è soltanto loro, in cui l’immaginazione è ricchezza soggettiva che compensa la povertà del reale.» Così l’autrice presenta questa raccolta di racconti per il quale l’elemento immaginario resta lo spazio privilegiato in cui prendono vita le aspirazioni dei personaggi.


autrice

Paola Galli vive a Firenze dove è nata. Ha insegnato per molti anni all’Istituto Tecnico Commerciale, poi nella casa circondariale di Sollicciano, ha collaborato al CEIS (progetto di recupero dalle tossicodipendenze), al progetto “Arcobaleno” (centro di accoglienza temporanea) e al “Ponte per Bagdad” (progetto affidi a distanza). Attualmente è impegnata con la Cooperativa sociale “Kimeta” dove lavorano donne rom, alla nascita della quale ha contribuito insieme a un gruppo di donne della Comunità dell’Isolotto con la collaborazione del Quartiere 4 di Firenze. Ha pubblicato: Una vita segreta (Gazebo1999) e con Giuliana Ponzio, Madre e handicap, (Feltrinelli 1988). Singoli racconti sono apparsi in varie riviste.

Luciana Tufani ed. Ferrara, 2006.
collana:
elledi, 28
pagine:
97
prezzo:
€ 10 (i.i.)
ISBN: 88-86780-58-3

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Paola è da tempo su questo blog

Nota provvisoria di Barbabianca

 L'altro libro di Paola, Una vita segreta, è piaciuto a tutte le donne che lo hanno letto. Questo avrà lo stesso successo, particolarmente con quelle che amano i cani. Cinque racconti hanno come comprimario il cane. Paola, in effetti, è una donna-cane. Uso il maschile, perché i nomi degli animali al femminile portano un marchio maschilista che si presta all'equivoco. E allora ci vuole il poeta:
Tu sei come una lunga
cagna
, che sempre tanta
dolcezza ha negli occhi,
e mai ferocia nel cuore.

Leggi Saba: A mia moglie.

1 commento:

  1. Confermo, Una vita segreta è piaciuto moltissimo a tutte le donne (di uomini non ne ho notizia) che lo hanno letto, me compresa, la Paola scrive stupendamente.

    Un bacio a tutti e due

    marisa

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