mercoledì 29 novembre 2006


Cristo non è Dio


Era scritto in un cartello dei manifestanti contro la visita di Papa Ratzinger a Istambul. (Spero di ritrovarlo in internet, intendo il cartello ).

L'affermazione contraria si trova nel simbolo niceno-costantinopolitano: il nostro credo.

Costantinopoli è diventata istambul. E il simbolo costantiniano si è rovesciato nel simbolo istambuliano. Perché, non nascondiamoci dietro un dito, con tutto quello che i cristiani di Bush Blair e di noi truppe ausiliarie fanno da un po' di tempo a questa parte, è molto probabile, cioè sicuro, che almeno un miliardo di uomini si riconosce a gran voce sulla scritta di quel cartello.

Perché è importante che Cristo non sia dio? Perché se Cristo è dio che in arabo si dice Allah, Maometto è il suo profeta. Ma il papa è il vicario di Cristo e quindi sta sopra anche a Maometto. Perchè un conto è essere vicari di un profeta, un conto vicari di Dio.  A Maometto non rimane che riconoscerlo, sottomettersi o fare la fine che segue:

Già veggia, per mezzul perdere o lulla,

com'io vidi un, così non si pertugia,

rotto dal mento infin dove si trulla.  24

  Tra le gambe pendevan le minugia;

la corata pareva e 'l tristo sacco

che merda fa di quel che si trangugia.  27

  Mentre che tutto in lui veder m'attacco,

guardommi e con le man s'aperse il petto,

dicendo: "Or vedi com'io mi dilacco!  30

  vedi come storpiato è Mäometto!

Dinanzi a me sen va piangendo Alì,

fesso nel volto dal mento al ciuffetto.  33

  E tutti li altri che tu vedi qui,

seminator di scandalo e di scisma

fuor vivi, e però son fessi così.  36

  Un diavolo è qua dietro che n'accisma

sì crudelmente, al taglio de la spada

rimettendo ciascun di questa risma,  39

  quand'avem volta la dolente strada;

però che le ferite son richiuse

prima ch'altri dinanzi li rivada.



Traduzione


Una botte, per il fatto che ha perduto la doga mediana o una delle laterali, non si apre certo così, come io vidi (aprirsi) un dannato, squarciato dal mento all’ano (dove si trulla=dove si scoreggia - ndr): gli intestini gli pendevano tra le gambe; gli si vedevano le interiora (la corata: polmoni, cuore, fegato, milza) e il lurido involucro che trasforma in sterco ciò che si inghiotte.    

Mentre avidamente fissavo lo sguardo su di lui, mi guardò, e si aperse il petto con le mani, dicendo: " Vedi dunque come mi lacero! vedi come è straziato Maometto! Davanti a me lagrimando cammina Alì, spaccato nel volto dal mento ai capelli. E tutti gli altri che vedi in questo luogo, furono da vivi seminatori di discordia e di scissione, e perciò sono così spaccati. Qui dietro è un diavolo che ci acconcia in modo tanto crudele, sottoponendo di nuovo ciascuno di questa turba al taglio della sua spada, quando abbiamo fatto il giro della bolgia dolorosa; poiché le ferite sono rimarginate prima che ciascuno di noi gli ritorni  davanti.


Lo scriveva un cristiano sette secoli fa, una mente superiore che aveva studiato filosofia e teologia presso i francescani di S.Croce  e i domenicani di S.Maria Novella, qui a Firenze.

E' ancora in tutto e per tutto la teologia di Papa Ratzinger, da lui confermata, con un discorso non casuale, nella lectio magistralis di Ratisbona. E' ancora e sempre la teologia della "chiesa cattolica", come si usa chiamare dai mass media l'agenzia religiosa vaticana. Grande multinazionale governata da sempre da maschi che si riproducono per partenogenesi e si accordano puntualmente con tutti i poteri costituiti. Essi, come rappresentanti di Cristo per sua investitura diretta, non hanno da rendere conto agli uomini tanto meno alle donne perché sono emanazione diretta di Dio il quale ha affidato a loro il suo tribunale: quello che decidete voi è decisione mia; quello che sapete voi è sapienza mia, quello che pensate voi è pensiero mio. Con una esclusiva: la remissione dei peccati. Quali sono i peccati lo sapete voi meglio di me. Quello che non permisi a Lucifero lo concedo a voi. Anche dio invecchia.

Per questo è determinante il simbolo niceno-costantinopolitano: credo in Gesù Cristo suo unico figliolo.

E noi che credevamo di essere, come lui, tutti figli di dio.

Se questo è il dio dei crociati, a me, cristiano battezzato cresimato e comunicato, ora nella parte finale della mia vita, non  rimane che dichiararmi ateo. Beninteso di questo dio che ha venduto la sua primogenitura a papa Ratzinger. E qui scatta la sorpresa: mi ritrovo pari pari consegnato da Caifa al braccio secolare del tribunale romano, finisco in cella e chi ci trovo? Gesù Cristo, dichiarato ateo e bestemmiatore e come tale condannato a morte per croce. Pena prevista dal diritto romano, non ebraico. Ma fu data tutta la colpa agli ebrei e i suoi pseudo successori si definirono romani.  Uno scherzo da prete. Infatti sto scherzando.

Però. Se non fosse tutto uno scherzo?

Allora fuori dai denti mi dichiaro ateo per poter ritrovare Cristo. Ateo del dio niceno-costantinopolitano, spiacente. Ma se un dio c'è non intendo regalarlo ai romani. Me lo tengo per me. Potrebbe essere quello che Saulo poi apostolo Paolo trovò tra le tante statue di dei a Corinto, in Grecia: su una statua o cosa fosse c'era scritto: al dio ignoto. Così i soliti boccaloni  dei mass media (media non midia per piacere) non potranno definirmi non credente. Perché uno che non crede all'agenzia vaticana deve definirsi non credente? Dobbiamo, prendi nota, imporre la dizione "diversamente credente". In seconda battuta passi "agnostico". Che ha il difetto di essere una parola troppo chic, molto intellettuale. Pazienza.

Per finire mi prendo questo dolce come dessert del post che anche voi avrete trovato piuttosto amaro, diciamo salato:

"I geni religiosi di tutti i tempi risentono di questa religiosità cosmica che non conosce né dogmi né Dei concepiti secondo l'immagine dell'uomo. Non vi è perciò alcuna Chiesa che basi il suo insegnamento fondamentale sulla religione cosmica. Accade di conseguenza che è precisamente fra gli eretici di tutti i tempi che troviamo uomini penetrati di questa religiosità superiore e che furono considerati dai loro contemporanei più spesso come atei, ma sovente anche come santi. Sotto questo aspetto uomini come Democrito, Francesco d'Assisi e Spinoza possono stare l'uno vicino all'altro.

 La principale fonte dei conflitti odierni tra le sfere della religione e della scienza sta tutta in questa idea di un Dio personale. […] Nella lotta per il bene morale, i maestri della religione debbono avere la capacità di rinunciare alla dottrina d’un Dio personale, vale a dire rinunciare alla fonte della paura e della speranza, che nel passato ha garantito ai preti un potere così ampio.

Più l’uomo avanza nella sua evoluzione spirituale, più mi appare certo che il sentiero verso una religiosità genuina non passa per la paura della vita e la paura della morte, o per una fede cieca, ma attraverso gli sforzi compiuti in direzione di una conoscenza razionale.

A livello di logica pura tutti gli assiomi sono arbitrari, compresi gli assiomi dell’etica. Ma essi non sono affatto arbitrari da un punto di vista psicologico e genetico, […] All’individuazione e alla verifica degli assiomi etici si perviene in modo non dissimile da quello che riguarda gli assiomi della scienza. La verità è ciò che sopporta la verifica dell’esperienza.


Hai certamente capito chi l'ha scritto. Ma se ti viene curiosità guarda qui.


PS. Questo post è durato due giorni. L'ho cominciato il 29, è passata la mezzanotte e siamo il 30 novembre. Lo dedico a Pietro Leopoldo di Lorena che oggi viene festeggiato qui in Toscana perché in questo giorno, prima che in Francia scoppiasse la rivoluzione, emise il decreto che aboliva la tortura e la pena di morte. Abolì tanto vecchiume, tipo le corporazioni, l'inquisizione, la manomorta ecclesiastica. Una cosa non riuscì a fare: la riforma dell'organizzazione ecclesiastica che sostanzialmente sanciva il decentramento amministrativo della chiesa toscana (leggi indipendenza economica) dal Vaticano. Aveva dalla sua il più evoluto dei vescovi toscani che fu bloccato da? E si chiamava come? Italiani, datevi alle istorie.


Appendice con pallottoliere: A voi probabilmente no, ma a me modestamente fischiarono le orecchie quando Ruini si dichiarò molto preoccupato, diciamo contario, al decentramento politico-amministrativo deliberato dal governo Berlusconi.  Quanto fa 8x1000:20?


Buona notte, buona fortuna.

5 commenti:

  1. Anche se "non credente " la trovo una definizione per niente superficiale né tipica dei mass media che tra l'altro io seguo assai poco, come l'utente anonimo ti leggo con molto piacere e condivido le tue opinioni.Ornella

    RispondiElimina
  2. "The basic tool for the manipulation of reality is the

    manipulation of words. If you can control the meaning of words,

    you can control the people who must use the words."

    (Philip K.Dick)

    Lo strumento base per camuffare la realtà consiste nel camuffare le parole. Se tu puoi controllare il significato di una parola (p.e. credente,ndr) tu puoi controllare coloro che devono usare queste parole.

    Cara Ornella, ne riparliamo. E Luciano che dice?

    RispondiElimina
  3. Luciano usa la parola ateo senza alcuna incertezza , perché da quando aveva dodici o tredici anni non crede più. Per me è molto più difficile e non mi sento senza Dio , che rimane un problema aperto. Ornella

    RispondiElimina
  4. Anch'io la leggo con piacere. Grazie, per questo.



    (Oddio, nel senso di: od-agnostico).

    RispondiElimina