martedì 7 novembre 2006




Evasori di ieri


Una pratica molto diffusa era quella del contrabbando, per non pagare la gabella sulle merci. Si utilizzavano trucchi più o meno complessi, a ricordarci che i tempi passano mentre coloro che non vogliono pagare, restano nei secoli. Le donne nascondevano i prosciutti sotto le gonne, spesso facendola franca e riuscendo a far passare anche carne e salsiccie, il tutto sapientemente nascosto. Vi era chi nascondeva lo spirito sotto la brace dello scaldino, durante l’inverno, ed era molto difficile per il Gabellino scoprire quel nascondiglio. Le ricerche erano, però, molto accurate anche perché, come premio per aver fermato il contrabbando, l’ispettore poteva ricevere sino a dieci lire di ricompensa e il malcapitato doveva pagare una multa dieci volte la gabella, oppure lasciare la merce. Famosi per la frode erano i mortuari che, di ritorno da un cimitero fuori le mura, arrivavano a nascondere nella bara anche un intero maiale. Le cronache ci informano, inoltre, di tante storie di carrozze che arrivavano, sapientemente, quando il crepuscolo confondeva le figure, con a bordo un porco travestito con abiti femminili, riuscendo in molte occasioni a passare inosservato. ( da Firenze Informa, ottobre 2006 - Media Point ed. ).


 

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