sabato 9 dicembre 2006

Ite missa est


E così l’on. Fini, già Vice-Presidente del Consiglio e attualmente pretendente alla guida del Paese quale erede di Berlusconi, ha scoperto chiaramente le sue carte. Afferma Fini: “Welby è cosciente, non può chiedere di morire, perchè chi assecondasse la sua volontà sarebbe un omicida” (la Repubblica, venerdì 8 dicembre, pag. 29).  Se invece fosse incosciente, a maggior ragione direbbe la stessa cosa. Dunque mai – secondo Fini - possiamo chiedere di morire, coscienti o incoscienti, neppure se siamo torturati. Alla faccia della autodeterminazione.

Si spiega anche così la pregiudiziale, quinquennale  chiusura del Governo Berlusconi nei confronti dell’eutanasia e del testamento biologico. Non si spiega, invece, come l’ex segretario del MSI, partito di ispirazione fascista ossia del regime (questo sì) che ha condiviso col nazismo l’orrore delle camere a gas per milioni di esseri umani che non volevano morire, oggi arrivi ad imporre la non-vita per chi non la vuole. Forse Parigi val bene una Messa. 

Cordiali saluti.

Giampietro Sestini

Trovata nella mailing-list di Libera Uscita.

(Sestini è il segretario dell'Associazione Libera Uscita a cui ho l'onore di essere iscritto)

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