venerdì 26 ottobre 2007



                                                   I


Ieri l'altro, mercoledi 24 ottobre 2007, ho presenziato al terzo incontro per volontari in leniterapia, in via S. Niccolò 1, qui a Firenze. C'è la sede del FILE (Federazione Italiana di Leniterapia). Proprio accanto alla torre S.Niccolò, all'inizio della scalinata che sale al Piazzale Michelangelo. Sul lungarno Corsini.  Un androne, un atrio d'accoglienza, una piccola stanza per ufficio, un locale per gli incontri (30 sedie più o meno), a pianoterra.  Conto i presenti: 30 donne, 3 uomini. Età media, diciamo, 50.  Si tratta del "III Corso Per Volontari In Leniterapia" - leggo dal dépliant - 10 ottobre-3 dicembre 2007. Prendersi cura della vita: conoscere per accompagnare chi è alla fine della vita. Percorso di incontri per un impegno individuale e sociale.

Stasera abbiamo come relatori Angela Staude Terzani (sì, la moglie), Lodovico Guarneri, scrittore, Roberta Cini, psicologa del CALCIT (Comitato Autonomo Lotta Contro I Tumori) di Ponte a Niccheri (Antella, zona Grassina, verso il Chianti).

All'inizio un breve saluto del dott. Piero Morino che, vengo a sapere, ha accompagnato Tiziano Terzani nel periodo di fine vita. Angela racconta la storia di un lungo rapporto col marito giornalista corrispondente di guerra, spesso assente lontano e in relativo pericolo di vita, analizza con parole semplici in tono pacato e tranquillo la complessità e vivacità e bontà dei rapporti tra marito e moglie, il continuo gioco d'equilibrio tra autonomia delle singole persone in una famiglia di marito moglie figli e l'intreccio di rapporti umani solidali del gruppo così ristretto e così - nel caso - aperto al mondo vasto e vario. Insomma è la moglie di un uomo non comune in una situazione di ordinaria straordinarietà.  La fatica e la gioia di reggere un equilibrio "familiare" nel piuttosto lungo periodo di fine vita vissuto da Tiziano...Ascolto con molto interesse, data anche la mia condizione di marito con matrimonio quarantennale felicemente in corso. Diversità tra una storia letta e una raccontata da chi l'ha vissuta. 

Lodovico ha scritto un libro sulla sua esperienza di vita vissuta per 8 anni insieme al cancro e continuata da 6 anni in assenza dello stesso. Anche qui l'immediatezza del rapporto relatore uditori, in un ambiente di consapevole partecipazione e comprensione.  Quando chi parla sta tra amici in grado di capire quasi fino in fondo esperienze che solitamente si vivono in solitudine. Lodovico, come Angela, parla a ruota libera come in una pubblica confessione di antichi monaci cenobiti, perde il filo ma non l'humor, riprende e prosegue sorridendo quando dice che ha superato la morte forse perché non ne ha avuto paura e non le ha opposto resistenza. (Mi viene in mente l'episodio di una persona caduta dal terzo piano e rimasta illesa perché arrivando a terra svenuta il suo corpo non ha bloccato muscoli e tendini...una cosa così non so quanto vera).  Lodovico ha un linguaggio comunicativo come del resto Angela: lei con una inflessione straniera appena percepibile, lui con un accento pisano-livornese appena percettibile, ma simpatico. Leggerò il libro di Lodovico Guarneri e ne potrò riparlare.  Intanto darò un'occhiata alla
locandina online.

Roberta è una donna estroversa e simpatica,  esuberante, anche fisicamente;  parla delle sue esperienze di musicoterapia e visualizzazione (?) con i malati di Ponte a Niccheri. Dice un gran bene della primaria del reparto di oncologia, non illustra un trattato di psicologia, semplicemente parla delle sue esperienze ventennali come volontaria di cure palliative.  La musicoterapia mi richiama immediatamente all'esperienza di Wolgang Fasser incontrato pochi giorni fa a Becarino di Poppi, rivedo la saletta con gli strumenti a percussione, con quel tavolo che accarezzi da sotto e senti vibrazioni da arpeggio.  La partecipazione dei presenti è viva ed animata. Mi sento in un ambiente davvero terapeutico. 

Penso con dispiacere che lunedi prossimo avrò difficoltà ad arrivare in tempo per ascoltare Antonia, Massimo e Valeria sul tema "La relazione di aiuto attraverso il contatto: i gesti di cura".

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