mercoledì 27 febbraio 2008

Fiera del libro 2008 (8)

Perché non parteciperò alla fiera del libro di Torino 2008




Tariq Ali


Una cosa è sostenere il diritto di esistenza di Israele, cosa che ho sempre fatto. Ma da questo estrapolare che tale diritto a esistere significhi che Israele ha un assegno in bianco per fare ciò che vuole a coloro che ha espulso e a coloro che tratta come Untermenschen (termine nazista utilizzato per descrivere "persone inferiori") è inaccettabile.


... spesso mi viene chiesto se non sarebbe possibile riproporre un periodo aureo come quello andaluso e siculo quando tre culture convissero per lungo tempo. La mia risposta è la stessa: oggi il solo posto dove questo possa verificarsi è Israele/Palestina.


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Scrittore, giornalista e regista, Tariq Ali è nato a Lahore, in Pakistan, nel 1943. Ha studiato ad Oxford, dove ha iniziato l’attività politica nel movimento contro la guerra del Vietnam. Negli anni Ottanta è stato proprietario di una piccola casa di produzione televisiva, la Bandung, che trasmetteva programmi per Channel 4, in Gran Bretagna. Giornalista della BBC Radio, collabora con importanti testate giornalistiche tra cui, «The Guardian» e «The London Review of Books». È direttore editoriale della casa editrice londinese Verso ed è redattore della «New Left Review». Nonostante abbia pubblicato il suo primo romanzo nel 1990, Redemption, una satira politica ambientata nell’Europa contemporanea e da allora ne abbia pubblicati altri tre di narrativa, Ali è conosciuto soprattutto per il suo contributo alla New Left e per le sue opere di saggistica, tra le quali Lo scontro dei fondamentalismi e Bush in Babilonia, editi entrambi in Italia da Fazi Editore. Tra le sue opere di narrativa in Italia è stato pubblicato di recente Un sultano a Palermo. Altri suoi romanzi sono, Shadows of the Pomegranate Tree (1992), The Book of Saladin (1998), The Stone Woman (2000).


Ma nulla vieta che i suoi libri siano esposti allo stand di Georgiamada.

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