giovedì 15 maggio 2008

Associazione Nazionale ex Deportati Politici

ANED




Distintivo dei deportati politici


Per gli altri triangoli vedi qui


Giovedì 15 maggio parte una delegazione di circa 200 persone, composta da studenti, insegnanti e rappresentanti delle istituzioni con destinazione gli ex campi di concentramento e di sterminio nazisti: Dachau, Ebensee, Gusen, Mauthausen, Risiera di San Sabba, accompagnata da 8 rappresentanti dell'ANED.


Un pullman con circa 50 partecipanti è organizzato dall’Amministrazione Provinciale di Firenze, mentre gli altri pullman sono organizzati dall’ANED fiorentina e vi prendono parte circa 18 comuni della provincia, fra i quali il comune di Firenze. In tutto i comuni della provincia di Firenze rappresentati sono circa 35 in quanto un’altra delegazione di 3 pullman partecipa con la sezione ANED di Empoli.


 Momento centrale di questo pellegrinaggio sarà Domenica 18 maggio 2008 davanti al Monumento degli Italiani alla presenza di Giuseppe Matulli vicesindaco di Firenze Mario Piccioli ex deportato di Mauthausen – Ebensee Alessio Ducci figlio di Alberto, Mauthausen – Ebense matricola 57101, Walter Hofstätter sindaco di Mauthausen.

Verrà firmato il Patto di Fratellanza che lega il comune di Firenze con il comune di Mauthausen.Un Patto fortemente voluto dalla sezione ANED di Firenze che assume il significato di una definitiva pacificazione fra le nostre comunità, un ultimo atto alla fine di un percorso lungo sessanta anni, iniziato in quei primi giorni del marzo 1944 quando un trasporto di circa 970 deportati della provincia di Firenze partì da Santa Maria Novella con destinazione Mauthausen, di quei 970 ne sono tornati solamente 70, uno sterminio che ha provocato una ferita che pareva insanabile nell’immediato dopoguerra.


Una ferita accentuata dall’atteggiamento incosciente di parte della popolazione tedesca ed austriaca che al termine della seconda guerra mondiale voleva far sparire tutti i campi di sterminio che aveva sul proprio territorio.

In parte ci sono riusciti, ricordiamo Gusen del quale è rimasto solo un crematorio o Ebensee che hanno trasformato in villaggio e del quale rimane soltanto un Memoriale.


Come poteva la nostra Associazione prendere contatti con delle pubbliche amministrazioni che si comportavano così???


Per trovare un primo radicale cambiamento dobbiamo arrivare negli anni 80, sono passate due generazioni, finalmente riusciamo a comunicare con le pubbliche amministrazioni, finalmente quando arriviamo con le scolaresche troviamo i cartelli che indicano KZ o KL finalmente troviamo rappresentanti del Governo austriaco alla cerimonia a Mauthausen.


Gli austriaci ed i tedeschi, hanno capito che non possono nascondere, che le nostre Associazioni continueranno ad organizzare i pellegrinaggi e gli ex deportati continueranno ad incontrarsi negli ex campi di sterminio ed allora fanno l’unico passo possibile che li porta verso la totale ammissione di colpa con conseguente assunzione di responsabilità per tutti quei crimini commessi dalle SS all’interno dei lager nazisti sparsi per tutta Europa.


Siamo alla fine degli anni 80 siamo al gemellaggio fra Prato ed Ebensee.


18 maggio 2008 sono passati altri venti anni da allora ed adesso ci sentiamo pronti anche noi.


La nostra Associazione si augura che questo Patto sia la base sulla quale le città di Firenze e di Mauthausen si impegnano nel mantenere viva la Memoria delle inimmaginabili sofferenze che i nostri cari compagni hanno dovuto patire all’interno di quei luoghi del terrore affinché nessuno in alcuna parte del mondo sia costretto a riviverle.


Ci auguriamo anche che serva ai fascisti italiani nel compiere lo stesso percorso fatto dai tedeschi e dagli austriaci, perché in Italia potrà sembrare strano ma nessun fascista ci ha chiesto scusa, anzi alcuni si dichiarano orgogliosi di ciò che hanno fatto.


Nessun fascista ha chiesto scusa per aver fatto deportare sindacalisti, sacerdoti, oppositori politici, intere famiglie di ebrei, nessun fascista ci ha chiesto scusa di aver torturato e talvolta fucilato i nostri compagni partigiani, nessun fascista ha ammesso apertamente di aver sbagliato.


Quanto dobbiamo aspettare ancora????


Speriamo che questo Patto di Fratellanza serva anche a far riflettere noi italiani, perché in questo momento ne abbiamo veramente bisogno.

ANED Firenze


Questa la nota che mi ha inviato Alessio Ducci, ex allievo dell'ITC Einstein di Firenze. Alessio è il figlio di Alberto, indimenticato Presidente del Consiglio di Istituto negli anni 80.  Per alcuni anni anch'io ho accompagnato gli studenti in questi viaggi di studio ai Campi di sterminio sopra nominati. Un ricordo a Ducci e Scaffei che non sono più con noi fisicamente, un abbraccio a Mario Piccioli, uno degli ultimi testimoni viventi. Mario abita vicino a me qui all'Isolotto e ancora lo incontro per i viali e le stradine che separano le nostre abitazioni. Ha problemi di salute (la pressione...) ed ammiro il suo spirito di sacrificio nell'accompagnare ancora e sempre i giovani di oggi a studiare quello che fu il destino dei giovani di ieri.


Ciao, Mario e caro Alessio: mi sento vicino a voi in questi giorni di viaggio.


Riporto un pezzo di un mio vecchio post.


Alla memoria di Alberto Ducci e Piero Scaffei, triangoli rossi di Mauthausen dall’8 marzo 44 al 5 maggio 45, che per anni hanno accompagnato i nostri studenti alla visita dei Lager di Mauthausen, Ebensee, Gusen: nessuno che li abbia sentiti raccontare la vergogna dei campi di sterminio nazisti potrà dimenticare la lezione di vita che scaturiva dal modo tutto loro di raccontare il male facendoti credere nella superiorità del bene.

 alberto ducci


 

piero scaffei
 ricordato da Alberto Ducci



Mario Piccioli col Presidente della Provincia di Firenze

in un precedente viaggio studio.

Nessun commento:

Posta un commento