martedì 15 luglio 2008

Stelle dal Casentino

Giove e la Luna


Li vedo davanti a me in queste serate magiche casentinesi, lato sud est, poi sud poi sud ovest. Dal 9 luglio Giove è in opposizione al sole e domina col suo splendore queste notti d'estate.  Togliere i piedi da questa Firenze "lavori in corso" della tranvia in costruzione, passare la Consuma, togliere gli occhi dai telegiornali e dalle loro civette sadomaso, vedere Marisa Fabbri raccontata sul satellite di Studio 2 (ma troppi commenti e quasi niente Marisa in diretta)...


Di fronte a una luna ancora non piena ma che già riempie di luce il mio spazio qui tra S.Piero, Raggiolo, quota e Pratomagno, osservare Giove che la rincorre, da Rassina verso Raggiolo,  in gara di luce e splendore, e la luna sempre più piena fino al 18 prossimo...Domani 16 luglio Giove e Luna in Sagittario, guarda la mappa. Anche se le giornate tornano lentamente ad accorciarsi. Dal 1° al 31 luglio la durata del giorno diventa più breve di circa 44 minuti.


Aprire il sito UAI al cielo di luglio


Il sole viaggia con i Gemelli dal 21 Maggio al 21 Giugno.  La costellazione di Dante:


S'io torni mai, lettore, a quel divoto

trïunfo per lo quale io piango spesso

le mie peccata e 'l petto mi percuoto,  108

  tu non avresti in tanto tratto e messo

nel foco il dito, in quant'io vidi 'l segno

che segue il Tauro e fui dentro da esso.  111

  O glorïose stelle, o lume pregno

di gran virtù, dal quale io riconosco

tutto, qual che si sia, il mio ingegno
,  114

  con voi nasceva e s'ascondeva vosco

quelli ch'è padre d'ogne mortal vita,

quand'io senti' di prima l'aere tosco;
  117

  e poi, quando mi fu grazia largita

d'entrar ne l'alta rota che vi gira,

la vostra regïon mi fu sortita.  120

  A voi divotamente ora sospira

l'anima mia, per acquistar virtute

al passo forte che a sé la tira.
  123

  "Tu se' sì presso a l'ultima salute",

cominciò Bëatrice, "che tu dei

aver le luci tue chiare e acute;  126

  e però, prima che tu più t'inlei,

rimira in giù, e vedi quanto mondo

sotto li piedi già esser ti fei;  129

  sì che 'l tuo cor, quantunque può, giocondo

s'appresenti a la turba trïunfante

che lieta vien per questo etera tondo".  132

  Col viso ritornai per tutte quante

le sette spere, e vidi questo globo

tal, ch'io sorrisi del suo vil sembiante;  135

  e quel consiglio per migliore approbo

che l' ha per meno; e chi ad altro pensa

chiamar si puote veramente probo.  138

  Vidi la figlia di Latona incensa

sanza quell'ombra che mi fu cagione

per che già la credetti rara e densa.  141

  L'aspetto del tuo nato, Iperïone,

quivi sostenni, e vidi com' si move

circa e vicino a lui Maia e Dïone.  144

  Quindi m'apparve il temperar di Giove

tra 'l padre e 'l figlio; e quindi mi fu chiaro

il varïar che fanno di lor dove;  147

  e tutti e sette mi si dimostraro

quanto son grandi e quanto son veloci

e come sono in distante riparo.  150

  L'aiuola che ci fa tanto feroci,

volgendom'io con li etterni Gemelli,

tutta m'apparve da' colli a le foci;  153

  poscia rivolsi li occhi a li occhi belli.   

  (Paradiso, XXII)


Di questi tempi fa piacere rileggerlo.


Vuoi sapere quante volte e quanto e dove Dante parla di stelle?


Vai qui http://www.danteonline.it/italiano/cerca.htm e cerca "stelle".

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