domenica 7 giugno 2009

Non donna di province ma bordello (Purg. VI, 78)

Libito fe' licito in sua Legge


(Inferno V, 56)


Berlusconi messo a nudo

Le immagini non svelano la privacy del primo ministro ma la sua deriva autoritaria

Non si confonda, Sivio Berlusconi: chi rispetta la sua intimità è la stampa democratica, mentre è lui che non cessa di metterla in discussione. Perché la pubblicazione delle fotografie delle sue feste private non risponde alla volontà di giudicarne la morale di cittadino ma a quella di dimostrare che è lui stesso, come primo ministro, a volere convertire lo spazio della politica democratica in un mero prolungamento delle sue relazioni di amicizia e dei suoi divertimenti.


E questo è esattamente ciò ha fatto, secondo le sue stesse dichiarazioni, nel preparare le liste elettorali del suo partito e finanche nell’assegnare responsabilità di governo. E lo stesso dicasi per quanto riguarda l’uso dei mezzi che lo Stato mette a disposizione del premier per ottemperare ai suoi obblighi istituzionali. Trasportare invitati a feste private non è compito degli aerei ufficiali, sia che si tratti di ballerine o di presentatrici televisive. E il fatto che il primo ministro abbia fatto approvare nel 2008 una legge per estendere a qualsiasi accompagnatore l’uso dei voli di Stato non rappresenta una copertura giuridica a tale prassi: mette in evidenza, piuttosto, un clamoroso abuso di potere.


La stampa italiana ha denunciato lo scandalo. Il premier, per tutta risposta, non si è limitato a negare o minimizzare i fatti, presentandosi come un paterno protettore di fanciulle di cui ammira, a quanto assicura, i particolari talenti artistici o politici; ha tentato persino, confondendo di proposito interessi pubblici e privati, di screditare quei cittadini che, come la sua stessa moglie, erano in condizione di confermare la veridicità delle denunce a suo carico. E proprio queste pressioni dimostrano che, con Berlusconi al potere, la libertà di espressione è in pericolo. La magistratura italiana, d’altro canto, ha sequestrato l’intero archivio del fotografo autore delle immagini.


Questo scandalo mette a nudo Berlusconi non come cittadino ma come politico.

Se, fino ad ora, le sue intemperanze erano state prese a mo’ di scherzo, da oggi esistono nuovi e gravi motivi per rendersi conto che ciò che il primo ministro mette in pericolo è il futuro dell’Italia come Stato di diritto. E un’Italia che scivola lungo la china in cui Berlusconi la sta trascinando è motivo di preoccupazione non solo per gli italiani, ma per tutti gli europei.


(E questo è quanto, signori.)


El Pais - Editoriale del 6 giugno 2009


Grazie ad Haramlik per la segnalazione (e la traduzione).


 


 


 

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