giovedì 15 aprile 2010

Italy, Vatican State


 


"Italy, Vatican State",


il nuovo saggio di Michele Martelli


 


I sette principi irrinunciabili del laicismo 


di Michele Martelli


La Costituzione è la mia Bibbia Civile. In quei 139 articoli si trova tutto quello che è necessario -


Carlo Azeglio Ciampi


Stato laico e legislazione civile


«Della democrazia la laicità non è che il sinonimo». Lo Stato laico non è che lo Stato liberaldemocratico. I pilastri su cui esso si regge sono essenzialmente quattro: la divisione dei poteri, l’alternanza maggioranza-minoranza, la libertà individuale (a condizione che non danneggi la libertà altrui), l’eguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge. Il suo opposto è lo Stato teocratico, forma estrema e senile del dispotismo.


 


La prefazione e il capitolo conclusivo li puoi leggere qui.


 


Miniestratto della prefazione:


 


Nell’affascinante percorso disegnato in Italy, Vatican State, il filosofo ci conduce alle radici del problema dei problemi della nazione italiana: l’essere da sempre «cortile di casa» del potere forte per eccellenza, il Vaticano.


Un quadro a tinte fosche? Niente affatto. Martelli, nella sua prosa fluida e ironica, colta e piacevole, descrive con grande efficacia i passaggi che hanno condotto alla preoccupante situazione attuale.


«Che cosa è stata la Chiesa/Stato pontificio per l’Italia? Lasciamo rispondere per noi Machiavelli e Guicciardini: un flagello, la principale causa della nostra tradizionale frammentazione e divisione politica e della corruzione dei nostri costumi. E che cosa è stata invece per dissidenti, critici, liberi pensatori, razionalisti ed eretici d’Italia e d’Europa? Una terribile macchina repressiva, nera dispensatrice di infelicità e di morte. Ne sapevano qualcosa ebrei, catari, dolciniani, hussiti, valdesi, ugonotti, libertini, giansenisti e via angosciosamente enumerando. Quasi tutti sottoposti a scomuniche, espropri, torture, carceri, roghi, oppure sterminati con pogrom, stragi e massacri indiscriminati. Per opera di tribunali ecclesiastici e (in)civili, o di “eserciti crociati” e di sante “armate di Cristo”», scrive Martelli.


Grazie al Vaticano e alla complicità di leader politici pronti a svendere pezzi di democrazia faticosamente conquistati, l’Italia è infatti divenuta laboratorio politico per aggregazioni altamente discutibili, quanto a metodi e obiettivi. L’opera, tuttora in atto, di demolizione del tessuto civile del paese prospetta così anche nell’oggi un’Italia neo-medievale, arretrata, che perde colpi non solo in termini di libertà di stampa e di espressione, ma di diritti considerati normali in tutti i paesi avanzati.

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