martedì 23 novembre 2010

Papa e crimini contro l'umanità

Riportiamo qui sotto lo stralcio di un articolo di Cecilia M. Calamani, con l'aggiunta di un ns. breve commento.



LiberaUscita



 







Preservativi, donne e pedofilia: il papa in anteprima



da: www.cronachelaiche.it di domenica 21 novembre 2010



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Il preservativo. Sorprendendo tutti, il papa ne autorizza «in alcuni casi» l’utilizzo. «Vi possono essere singoli casi giustificati, ad esempio quando una prostituta utilizza un profilattico, e questo può essere il primo passo verso una moralizzazione, un primo atto di responsabilità per sviluppare di nuovo la consapevolezza del fatto che non tutto è permesso e che non si può far tutto ciò che si vuole» afferma. «Tuttavia – prosegue – questo non è il modo vero e proprio per vincere l’infezione dell’Hiv. È veramente necessaria una umanizzazione della sessualità. Concentrarsi solo sul profilattico vuol dire banalizzare la sessualità».



Se la prima reazione può essere quella di un vago entusiasmo per un timido inizio della recessione di un tabù cattolico – la contraccezione –  a leggere con attenzione le parole del papa non si sa se ridere di gusto o arrabbiarsi davvero. Forse sua santità si è finalmente accorto che se anche nelle famiglie cattoliche il tasso di natalità è molto basso significa che, al di là dei suoi veti, l’uso dei preservativi è così diffuso che vale la pena ‘legalizzarlo’? Nossignore. Il profilattico può essere solo un primo passo verso la moralizzazione delle prostitute che, essendo costrette – o almeno ce lo auguriamo – a usarlo se non vogliono infettarsi o infettare i loro ‘clienti’, dovrebbero pensare: “se devo proteggermi significa che non posso fare quello che voglio!” e magari, raggiunta questa coscienza, genuflettersi davanti al creatore per chiedere perdono dei peccati sin lì commessi. E questo è il lato comico delle aperture di Ratzinger.



L’altro, invece, è drammatico. Il 17 marzo 2009 il papa, in visita in Camerun e Angola, dichiarò pubblicamente che l’epidemia di Aids che affligge i popoli africani «non si può superare con la distribuzione dei preservativi che, anzi, aumentano i problemi». Ad ascoltarlo non il popolo italiano o europeo, più o meno scolarizzato, che possiede, volendo, strumenti di informazione e confronto scientifici e sociali, ma il popolo africano, decimato dalle epidemie di Aids, al quale un bianco angelo con le scarpette rosse dice di non usare il profilattico nonostante la comunità scientifica mondiale lo ritenga l’unico mezzo efficace per combattere la diffusione dell’HIV.



Allora il papa rischiò una denuncia per crimini contro l’umanità. Oggi, di fronte a un giornalista, parla invece di ‘casi particolari’ – le prostitute! – in cui il preservativo avrebbe un ‘effetto moralizzatore’  e insiste sul concetto che l’unico modo per evitare il contagio è la fedeltà.



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Commento.


Come si possa benedire le nascite indesiderate e contemporaneamente maledire quelle desiderate (fecondazione assistita) è uno dei tanti “misteri” (non gloriosi) della Chiesa cattolica. Purtroppo, la sciagurata crociata contro la contraccezione non è soltanto un crimine verso l’umanità perché agevola la diffusione dell’HIV ma soprattutto perché incrementa la popolazione mondiale, che è la causa prima dello sfacelo del pianeta, della povertà, della fame, delle guerre e della stessa criminalità, organizzata o meno. E’ vero che Gesù disse “crescete e moltiplicatevi”, ma aggiunse anche “e riempite la terra”. Ed oggi, nel terzo millennio, la terra è ormai piena. Chi lo dice a Ratzinger? (gps). GPS= Gianpiero Sestini.























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