sabato 26 marzo 2011

Mondo operaio e cristianesimo di base

L'esperienza dell'Isolotto di Firenze















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"La religione è il sospiro della creatura oppressa, è l'anima di un mondo senza cuore". (p.19 del libro).







"Questa ricerca si occupa dell'esperienza specifica dell'Isolotto, ma trae ispirazione e si confronta idealmente con una variegata tradizione di studi che si è misurata con la questione del rapporto tra la storia delle classi subalterne e la religiosità popolare". (p.31 del libro).


La bravura di Christian De Vito. Via via che leggevo cpv per cpv, pagina per pagina, capitolo per capitolo mi si materializzava davanti agli occhi la realtà nella quale ho vissuto senza poterne avere la visione d'insieme: come davanti a un bel quadro impressionista che parte da uno zoom estremo dei singoli colpi di pennello per arrivare piano piano a successive visioni d'insieme che si unificano finalmente nell'unico quadro comprensivo di figure e paesaggio. Come una manciata di perline sparse sulla tavola via via infilate nel filo rosso che le trasforma in collana. E Christian grande artista professionale che le individua con acume appunto professionale, disponendole in successione temporale e logica così da farne venir fuori il quadro d'autore o il pezzo d'oreficeria. Complimenti. Mi son visto da fuori; una vera emozione. Gagarin che vede la terra dalla navicella spaziale, Amstrong dalla luna. E Sergio artista del pennello e costruttore di perline. L'Archivista-artista del piccolo universo isolottiano. Da Biblioteca Nazionale. La lunga prefazione di Enzo opera un altro effetto ottico: come un inchiostro simpatico fa emergere dal sottofondo del racconto di Christian "l'abbraccio dei secoli" intorno a questo istante di storia nostra in modo da renderlo anch'esso "secolare"; un cofano protettivo. Domenico Maselli ha messo un bel fiocco intrecciato con passione a questo cofanetto che custodisce "uno dei tentativi meglio riusciti di cristianesimo laico nella storia dell'età contemporanea". Alessio Gramolati ha sigillato fiocco e cofanetto col timbro editoriale: "questa non è una storia astratta e generale, ma la storia delle storie, dei volti e dei luoghi, delle persone. La contaminazione delle vite, dei problemi e delle idee è l'innesco decisivo, il tratto costitutivo e duraturo di questa storia". (Barbabianca)

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