sabato 10 settembre 2011

11 settembre a modo mio

Tutto quello che ti raccontano è falso. Tanto vale che ce la raccontiamo un po' tra noi.
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giovedì 8 settembre 2011

Lettera di Dante ai casentinesi - Post Scriptum

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Ai partecipanti all'accozzamento del castello di Poppi il 3 settembre 2011
Post Scriptum
Quegli anni 1309-1311 furono un momento magico non solo per me, in ogni parte d'Italia. A fine agosto 1310 alla dieta di Spira Enrico aveva annunciato la sua decisione di venire in Italia a riportare pace e ordine con giustizia. 
Perché l'Italia in quel momento era ridotta a un bordello. Non certo per colpa del diritto romano riformulato cosÏ saggiamente da Giustiniano, ma per l'incuria dei responsabili dell'Impero che avevano lasciato le città d'Italia in mano a gruppi di notabili e mercanti in perenne lite tra di loro, e per l'interferenza di un papato che prima invita gli italiani ad accogliere l'Imperatore come leggittimo rappresentante dell'ordine politico e poi lo tradisce vendendosi a re stranieri, a furfanti e a banchieri come la puttana che si concede al gigante alla fine del canto XXXII del mio Purgatorio. L'Italia proprio come un cavallo imbizzarrito tenuto per le briglie dalla casta sacerdotale che ne ha sbalzato il suo cavalcatore.
Che val perché ti racconciasse il freno 
Iustiniano se la sella è vota.
E tu gente che dovresti esser devota 
e lasciar seder Cesare in la sella
se bene intendi ciò che Dio ti nota,

 guarda come esta fiera è fatta fella
  per non esser corretta dagli sproni
 poi che ponesti mano alla predella.

 (Purgatorio VI, 88-96)
Che vale perché i costituenti ti scrivessero la Costituzione repubblicana del 1948 se nessun governo la può applicare fino in fondo, perché tu, Chiesa cattolica vaticana, non permetti ai cittadini di governare in piena autonomia, lasciando a Cesare quel che è di Cesare; guarda come è ridotta questa nazione a 150 anni dalla sua nascita per non esser governata secondo i principi costituzionali di tolleranza, laicità e indipendenza.

Ancora purtroppo attuali i miei versi:
"In vesta di pastor lupi rapaci
si veggion di quassù per tutti i paschi:
o difesa di Dio perché pur giaci?

...E tu figliol che per lo mortal pondo
ancor laggiù tornerai, apri la bocca 
e non asconder quel ch'io non ascondo!" 
(Paradiso XXVII, 55-57; 64-66).

A voi scuotervi dal torpore,  recuperare i valori della solidarietà, prender coscienza dei principi costituzionali, perché 
La cieca cupidigia che v'ammalia
simili fatti v'ha al fantolino
che muor per fame e caccia via la balia.
 (Paradiso XXX, 140-143)
Non lasciate morire lo Stato di diritto, difendetene l'autonomia, salvate la Costituzione laica e repubblicana.
Non piegate la testa, non rassegnatevi, state come torre ferma che non crolla giammai la cima per soffiar dei venti.
Non perdete la speranza. Tenete a mente quanto ha scritto un caro amico capitato su da noi poco tempo fa: 
"Se la storia ha da essere creativa in modo da anticipare un possibile futuro senza negare il passato, essa dovrebbe, credo, mettere in evidenza nuove possibilità mettendo in luce quegli episodi del passato che sono stati tenuti nascosti, quando, anche se in brevi sprazzi, la gente dimostrò la sua capacità di resistere, di mettersi nsieme, e qualche volta di saper vincere.
Io suppongo, o forse solo spero, che il nostro futuro può essere trovato  nei fuggevoli momenti di sofferenza solidale del nostro passato piuttosto che nei suoi ininterrotti secoli di  guerre.."
Esser pieno di speranza in tempi cattivi non è poi cosÏ follemente romantico. Si basa sul fatto che la storia umana Ë una storia non solo di crudeltà, ma anche di passione comune, sacrificio, coraggio, gentilezza.  Quello che noi scegliamo di esaltare in questa storia così complicata determinerà le nostre vite. Se noi vediamo solo il peggio, questo distrugge la nostra capacità di fare qualcosa. Se noi ricordiamo quei tempi e luoghi - e ce ne sono tanti - dove la gente si è comportata magnificamente, questo ci dà l'energia  per agire, e almeno la possibilità di mandare questa trottola del mondo in una direzione differente. E se noi agiamo, per quanto in piccolo, noi non abbiamo da attendere qualche grande utopia futura. Il futuro Ë una infinita successione di presenti, e vivere ora come noi pensiamo che gli esseri umani dovrebbero vivere, a dispetto di tutto quello che c'è di male intorno a noi, è in se stesso una meravigliosa vittoria".
"To be hopeful in bad times is not just foolishly romantic. It is based on the fact that human history is a history not only of cruelty, but also of compassion, sacri?ce, courage, kindness. What we choose to emphasize in this complex history will determine our lives. If we see only the worst, it destroys our capacity to do something. If we remember those times and places - and there are so many - where people have behaved magnificently, this gives us the energy to act, and at least the possibility of sending this spinning top of a world in a different direction. And if we do act, in however small a way, we donít have to wait for some grand utopian future. The future is an infinite succession of presents, and to live now as we think human beings should live, in defiance of all that is bad around us, is itself a marvelous victory. "
Questo moderno Ulisse in perenne cammino per seguir virtute e conoscenza porta il nome di Howard Zinn, un colpo d'ala per i remi  della ricerca umana.

http://it.wikipedia.org/wiki/Howard_Zinn

mercoledì 7 settembre 2011

Lettera di Dante ai casentinesi

Lettera di Dante ai casentinesi

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Ai partecipanti all’accozzamento del castello di Poppi il 3 settembre 2011

Sette secoli fa sono stato costì in Casentino: una prima volta, ancora molto giovane, avevo rischiato la pelle in battaglia, una seconda volta vi ho trovato rifugio e asilo politico in un momento tra i più neri della mia vita. Ho girato in lungo e in largo i vostri posti, ho avuto la possibilità di far fronte alle necessità della vita, grazie all'ospitalità dei Conti Guidi e alla vostra generosità e gentilezza; non solo, qui ho avuto l'opportunità di frequentare le biblioteche dei vallombrosani della Badia di Poppi, dei Romualdiani di Camaldoli, dei Francescani di Certomondo e della Verna, qui ho scritto il Convivio, il De Vulgari Eloquentia e, soprattutto, qui, a contatto con luoghi per me memorabili, ho sentito forte in cuore l'impulso a raccontare la mia storia in versi , che mi hanno reso famoso a tutt'oggi, come avevo preveduto.
Ma vi fu un momento, in Casentino, in cui il mio cuore si riaprì alla speranza; davvero sembrava che l'Italia sarebbe tornata ad essere il giardino dell'Impero con la venuta dell'Imperatore Arrigo e con un papa che sembrava riconoscerne l'autorità. Era l’anno 1311: il 6 gennaio Enrico VII fu incoronato re dei romani a Milano, ricevendo il giuramento di fedeltà di quasi tutte le città italiane, tranne Genova, Firenze e Venezia. Poi le cose cambiarono; Enrico si attardò all’assedio di Cremona e Brescia, mandò ambasciatori a Firenze nel tardo ottobre, ma il governo nero li costrinse alla fuga.
In quei giorni scrivevo:
Ecco ora il tempo accettevole, nel quale sorgono i segni della consolazione e della pace. Un giorno nuovo infatti comincia a splendere mostrando dal suo nascere l'aurora che già riduce le tenebre della lunga calamità; e già le brezze orientali si fanno più frequenti; rosseggia il cielo ai confini dell'orizzonte e conforta le speranze delle genti di dolce serenità. O Italia, ora degna di pietà perfino per i Saraceni, rallegrati ormai, che presto sembrerai degna di invidia dovunque, poiché il tuo sposo, conforto del mondo e gloria del tuo popolo, il clementissimo Enrico, divo e Augusto e Cesare s'affretta alle nozze.   Asciuga le lacrime e cancella i segni dell'afflizione, o bellissima, è vicino colui che ti libererà dal carcere degli empi, che percuotendo a fil di spada i malvagi li disperderà e affiderà la sua vigna ad altri agricoltori che al tempo del raccolto diano in cambio il frutto di giustizia.  E voi che piangete oppressi "sollevate l'animo ché vicina è la vostra salvezza". Prendete il sarchio della buona umiltà e, spezzate le zolle della riarsa animosità, spianate il campicello della vostra mente affinché la pioggia celeste, per caso venendo prima che sia gettata la vostra semente, non cada a vuoto dall'alto.  Non si ritragga da voi la grazia divina come la rugiada quotidiana dal sasso, ma come una valle feconda concepite e germinate il verde; il verde, dico, fruttifero di vera pace; e di questa verdezza rinascendo la vostra terra, il nuovo agricoltore dei Romani aggiogherà con maggior rispetto e con maggiore fiducia i buoi della sua saggezza. Perdonate, perdonate già da ora, o carissimi, voi che con me avete sofferto ingiustizia perché l'ettoreo pastore vi conosca come pecore del suo ovile; sebbene gli sia stato concesso da Dio l'esercizio della punizione temporale, tuttavia, per risentire egli della bontà di Colui dal quale come da un punto si biforca la potestà di Pietro e di Cesare, volentieri punisce la sua famiglia ma più volentieri ne ha pietà. "Non dunque camminate come anche i Gentili camminarono nella vanità del senso", oscurati dalle tenebre, ma aprite gli occhi della vostra mente e riconoscete che il Signore del cielo e della terra ha stabilito per noi un re.
Voi sapete che me ne andai dal Casentino con la morte nel cuore e la delusione più totale; ma questo non mi impedisce di riconoscere che ho un debito di riconoscenza per questa valle aspra e forte come la selva selvaggia dell'inizio della mia Commedia, dolce e gentile come la divina foresta spessa e viva del paradiso terrestre, sulla cima del Purgatorio. Quassù dal cielo di Giove rivedo con piacere il Castello di Poppi ancora così ben conservato, Porciano con la sua torre rimasta e ben restaurata, Romena ancora là visibile, sempre suggestiva..Pratovecchio mi risveglia ricordi indelebili. Quello però che più mi ha colpito sono i sentieri nei boschi sotto il Falterona: avessimo noi sbanditi avuto le indicazioni che segnalano tutti i sentieri e i tempi di percorrenza; per me era un'avventura ogni volta che dovevo spostarmi da Porciano a S.Godenzo, da S.Benedetto in Alpe, con quella cascata di 70 metri, a Modigliana, da Dovadola a Castrocaro, da Bagno a Forlì.   Se vi aiuta ad attirare turisti, mettete pure una bella segnaletica storica ben disegnata e con materiali adatti e confacenti in tutto l'alto Casentino, dal Pratomagno al Gran Giogo, dalle sorgenti dell'Arno fino alla foce dell'Archiano. Se poi volete utilizzare, insieme al vostro bel castello, il torrione di Porciano o la corte di Romena, non frequentata come allora, ma sempre molto molto suggestiva, per rievocazioni sceniche ispirate alle mie vicende storico-biografiche, perché no? Esistono oggi i Comuni (anche troppi), la Comunità Montana, il Parco delle Foreste Casentinesi (ben tenute e più agibili che ai tempi miei, per certi aspetti); coinvolgeteli. Quassù? C'è stato un grande sconvolgimento. La candida rosa, i nove cieli, il cristallino, l'Empireo sono stati sommersi dall'arrivo delle galassie, dei buchi neri, della materia interstellare, della materia invisibile, dell'antimateria... A me non è dispiaciuto affatto. Ero stanco di star così fermo. Voi che seguite il viaggio da me intrapreso con i versi della Commedia, lo dovete continuare insieme a me e alla compagnia con la quale mi son messo:  Ulisse, Leonardo, Copernico, Keplero, Newton, Cartesio, Spinoza, Laplace, Lagrange, Max Planck, Einstein, Hubble, Thycho Brahe o Galileo che mi fa compagnia in questo momento...sempre dietro alle stelle, per l'eternità. Un vero spasso per tutti noi nati a seguir virtute e canoscenza. Non v'accorgete che noi siam vermi nati a formar l'angelica farfalla che vola alla giustizia sanza schermi? E niente paura. A ciascuno di voi rivolgo le parole che disse a me Virgilio sulla cima del Purgatorio:
Non aspettar mio dir più né mio cenno;

libero, dritto e sano è tuo arbitrio
e fallo fora non fare a suo senno
perch'io te sovra te corono e mitrio.

Le potete leggere anche nella parafrasi aggiornata che ne ha fatto, in seguito, Pico della Mirandola:
«Non ti abbiamo dato, o Adamo, una dimora certa, né un sembiante proprio, né una prerogativa peculiare affinché avessi e possedessi come desideri e come senti la dimora, il sembiante, le prerogative che tu da te stesso avrai scelto. Agli altri esseri una natura definita, è contenuta entro le leggi da noi dettate. Tu, non costretto da alcuna limitazione, forgerai la tua natura secondo il tuo arbitrio, alla cui potestà ti consegnai. Ti ho posto in mezzo al mondo, perché di qui potessi più facilmente guardare attorno tutto ciò che vi è nel mondo. Non ti abbiamo fatto né celeste né terreno, né mortale né immortale, perché come libero, straordinario plasmatore e scultore di te stesso, tu ti possa foggiare da te stesso nella forma che preferirai. Potrai degenerare nei esseri inferiori, che sono i bruti; potrai rigenerarti, secondo la tua decisione, negli esseri superiori, che sono divini»
Vi saluto dal cielo di Giove, dove mi trovo nel momento che scrivo, in visita ai 17 satelliti, guidato da Galileo che ha recuperato la vista, mi fa da guida e ha smesso di recitare l’abiura. Firmato Dante di Alighiero, fiorentino ed eterno errabondo, per libera scelta.
Inviata il 3 settembre 2011 per mano dell’Anonimo archivista di Casentino.

Segue Post Scriptum

martedì 6 settembre 2011

Lo sciopero generale

6 settembre 2011

Lo sciopero di oggi ha una valenza di straordinaria intensità antropologica: intende fermare la china che porta al precipizio della svendita ai privati della sanità, della scuola, della "religiosità" insita in tutti noi, cioè del nostro corpo, cervello, "anima". Lo sciopero generale è la nostra arma vitale preventiva permanente contro l'arma letale della guerra preventiva permanente. A prescindere dalla sua riuscita dimostra l'intuito italiano che capisce il valore della posta in gioco. E' l'altra faccia della nostra Italia oggi piegata al berlusconismo. Una grande battaglia campale. Ciascuno di noi dovrà poter dire: - Io c'ero.

 Buona giornata, compagni di resistenza.

PS.

"Se la storia ha da essere creativa in modo da anticipare un possibile futuro senza negare il passato, essa dovrebbe, credo, mettere in evidenza nuove possibilità mettendo in luce quegli episodi del passato che sono stati tenuti nascosti, quando, anche se in brevi sprazzi, la gente dimostrò la sua capacità di resistere, di mettersi insieme, e qualche volta di saper vincere. Io suppongo, o forse solo spero, che il nostro futuro può essere trovato  nei fuggevoli momenti di sofferenza solidale del nostro passato piuttosto che nei suoi ininterrotti secoli di  guerre.." (Howard Zinn)

La casta e la pacchia




Finché non facciamo nulla questi sono i risultati


 Omeopatia, dentista e psicologo tutti i rimborsi per i deputati 12 aprile 2011


Per la prima volta viene tolto il segreto su quanto costa ai contribuenti l'assistenza sanitaria integrativa dei deputati. Si tratta di costi per cure che non vengono erogate dal sistema sanitario nazionale (le cui prestazioni sono gratis o al più pari al ticket), ma da una assistenza privata finanziata da Montecitorio. A rendere pubblici questi dati sono stati i radicali che da tempo svolgono una campagna di trasparenza denominata Parlamento WikiLeaks. Va detto ancora che la Camera assicura un rimborso sanitario privato non solo ai 630 onorevoli. Ma anche a 1109 loro familiari compresi (per volontà dell'ex presidente della Camera Pier Ferdinando Casini) i conviventi more uxorio. Ebbene, nel 2010, deputati e parenti vari hanno speso complessivamente 10 milioni e 117mila euro. Tre milioni e 92mila euro per spese odontoiatriche.


Oltre tre milioni per ricoveri e interventi (eseguiti dunque non in ospedali o strutture convenzionati dove non si paga, ma in cliniche private). Quasi un milione di euro (976mila euro, per la precisine), per fisioterapia. Per visite varie, 698mila euro. Quattrocentottantotto mila euro per occhiali e 257mila per far fronte, con la psicoterapia, ai 


problemi psicologici e psichiatrici di deputati e dei loro familari. Per curare i problemi delle vene varicose (voce "sclerosante"), 28mila e 138 euro. Visite omeopatiche 3mila e 636 euro. I deputati si sono anche fatti curare in strutture del servizio sanitario nazionale, e dunque hanno chiesto il rimborso all'assistenza integrativa del Parlamento per 153mila euro di ticket. Ma non tutti i numeri sull'assistenza sanitaria privata dei deputati, tuttavia, sono stati desegretati. "Abbiamo chiesto - dice la Bernardini - quanti e quali importi sono stati spesi nell'ultimo triennio per alcune prestazioni previste dal 'fondo di solidarietà sanitarià come ad esempio balneoterapia, shiatsuterapia, massaggio sportivo ed elettroscultura (ginnastica passiva). Volevamo sapere anche l'importo degli interventi per chirurgia plastica, ma questi conti i Questori della Camera non ce li hanno voluti dare". Perché queste informazioni restano riservate, non accessibili?


Cosa c'è da nascondere? Ecco il motivo di quel segreto secondo i Questori della Camera: "Il sistema informatizzato di gestione contabile dei dati adottato dalla Camera non consente di estrarre le informazioni richieste. Tenuto conto del principio generale dell'accesso agli atti in base al quale la domanda non può comportare la necessità di un'attività di elaborazione dei dati da parte del soggetto destinatario della richiesta, non è possibile fornire le informazioni secondo le modalità richieste". Il partito di Pannella, a questo proposito, è contrario. "Non ritengo - spiega la deputata Rita Bernardini - che la Camera debba provvedere a dare una assicurazione integrativa. Ogni deputato potrebbe benissimo farsela per conto proprio avendo gia l'assistenza che hanno tutti i cittadini italiani. Se gli onorevoli vogliono qualcosa di più dei cittadini italiani, cioè un privilegio, possono pagarselo, visto che già dispongono di un rimborso di 25 mila euro mensili, a farsi un'assicurazione privata. Non si capisce perché questa 'mutua integrativà la debba pagare la Camera facendola gestire direttamente dai Questori". "Secondo noi - aggiunge - basterebbe semplicemente non prevederla e quindi far risparmiare alla collettività dieci milioni di euro all'anno".


Mentre  a noi   tagliano  sull'assistenza  sanitaria e  sociale  è deprimente scoprire che alla casta  rimborsano  anche massaggi e chirurgie plastiche private - è il commento del presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini - e sempre nel massimo silenzio di tutti.


...E NON FINISCE QUI...


“FANNO FINTA DI LITIGARE MA PER LORO E’ SEMPRE FESTA”


Sull'Espresso di qualche settimana fa c'era un articoletto che spiega che recentemente il Parlamento ha votato all'UNANIMITA'e senza astenuti un aumento di stipendio per i parlamentari pari a circa ? 1.135,00 al mese.


Inoltre la mozione e stata camuffata in modo tale da non risultarenei verbali ufficiali.


STIPENDIO Euro  19.150,00 AL MESE


STIPENDIO BASE circa Euro 9.980,00 al mese 


PORTABORSE circa Euro 4.030,00 al mese (generalmente parente o familiare)


RIMBORSO SPESE AFFITTO circa Euro 2.900,00 al mese 


INDENNITA' DI CARICA (da Euro 335,00 circa a Euro 6.455,00) TUTTI ESENTASSE


TELEFONO CELLULARE gratis


TESSERA DEL CINEMA gratis


TESSERA TEATRO gratis


TESSERA AUTOBUS - METROPOLITANA gratis


FRANCOBOLLI gratis 


VIAGGI AEREO NAZIONALI gratis


CIRCOLAZIONE AUTOSTRADE gratis


PISCINE E PALESTRE gratis


FS gratis 


AEREO DI STATO gratis


AMBASCIATE gratis 


CLINICHE gratis 


ASSICURAZIONE INFORTUNI gratis


ASSICURAZIONE MORTE gratis


AUTO BLU CON AUTISTA gratis


RISTORANTE gratis (nel 1999 hanno mangiato e bevuto gratis per Euro 1.472.000,00). Intascano uno stipendio e hanno diritto alla pensione dopo 35 mesi in parlamento mentre obbligano i cittadini a 35 anni di contributi (41 anni per il pubblico impiego !!! ) 


Circa Euro 103.000,00 li incassano con il rimborso spese elettorali (in violazione alla legge sul finanziamento ai partiti), più i privilegi per quelli che sono stati Presidenti della Repubblica, del Senato o della Camera. (Es: la sig.ra Pivetti ha a disposizione e gratis un ufficio, una segretaria, l'auto blu ed una scorta sempre al suo servizio)


La classe politica ha causato al paese un danno di 1 MILIARDO e 255 MILIONI di EURO. 


La sola camera dei deputati costa al cittadino Euro 2.215,00 al MINUTO !! 


Far circolare. Si sta promuovendo un referendum per l' abolizione dei privilegi di tutti i parlamentari............ queste informazioni possonoessere lette solo attraverso Internet in quanto quasi tutti i massmedia rifiutano di portarle a conoscenza degli italiani......


... CONTINUATE LA CATENA.