domenica 30 dicembre 2012

L'augurio del Barba: far bene per star bene

Ore 21, alle Lame di Ortignano, nel triangolo Raggiolo-Bibbiena-Poppi o se volete Pratomagno-La Verna-Falterona, nella valle chiusa del Casentino. Fuori una luna piena e splendente, un'Orione nitida e lucente che stasera declinando non imperversa, anzi. Fuori fa freddo. Bello stare al caldo del focolare nelle serate d'inverno. Oggi abbiamo fatto una tavolata con fratello, sorella e annessi con il regalo della presenza di Diego (tre anni e mezzo), Sofia qui sotto in collo alla mamma, Omar Duccio che piange sul letto. Sono nati da un mese ad Arezzo e ce li ha portati Najla dalla Tunisia. Stasera salto la cena per motivi comprensibili e, mentre Paola legge l'ennesimo libro giornaliero, anzi no, in questo momento divaga gli occhi sul digitale terrestre (RAI movie, "un'americanata" la sua risposta alla mia domanda) vado coi miei pensieri alla telefonata di poche ore fa di Franco che mi annuncia la morte di Enrico, tornato massacrato ma vivo dalla deportazione in Germania nel settembre del 1945. L'avevo intervistato in video il luglio scorso e sono contento di aver captato in tempo la sua testimonianza d'allora. Enrico mi ha (aveva) fatto vedere la fotocopia dell'assegno di 7000 € ricevuti dal governo tedesco per il lavoro svolto in Germania tra l'agosto del 44 e il maggio del 45 "in condizioni di schiavitù". Schiavo certificato. Parlava con la bombola di ossigeno, a fatica: "finché il cervello funziona va bene vivere". Son contento di averlo inserito nel video "Gente del Ponte, una storia collettiva" che proietteremo al Circolo Arci di Ponte a Poppi, che ha sede nella mia ex scuola elementare (cinque anni con la maestra Anna Mengoni, grande maestra). In questo momento tutti parlano di Rita Levi Montalcini e così mi vien spontaneo l'accostamento con Omar e Sofia, la nascita e la morte, "sì dolce sì gradita quand'è com'or la vita?", "se la vita è sventura perché da noi si dura?" "Che fai tu Luna in ciel, dimmi: che fai?" Che farai Sofia in terra, che mai farai? Non avrò il tempo di saperlo, altro che per analogia...
Domani mangerò gli avanzi di oggi (che c'è da ridere; tutte le migliori pietanze sono nate utilizzando gli avanzi: capaccia, scottiglia, minestra di pane, pappa col pomodoro...) e nel pomeriggio andrò al cimitero di Poppi a salutare Enrico, vissuto a lungo a dispetto delle complicazioni polmonari, della caviglia fracassata nel lavoro di schiavo e salvata dalla cancrena, Enrico che mi ricorda con l'ultimo filo di voce, che vale la pena vivere finché siamo presenti a noi stessi. Finisco citando a memoria il Manzoni: gli uomini si domandano come si fa  a "star bene" e si affannano a trovare una risposta che spesso non viene. La cosa giusta è quella di pensare a "far bene" e questo è il modo possibile e sicuro per dare alla nostra vita un significato di valore. Cara Rita Levi Montalcini.
I suoi 4 Sì ai referendum abrogativi della legge n. 40/2004 in materia di Procreazione Medicalmente assistita e ricerca scientifica. Ciao anche a te, Rita.
Il mio augurio per il nuovo anno:  pensiamo a far bene e finiremo anche con lo star bene.
Alessandro l'ha detto e Rita l'ha fatto.



Naja(Pronunzia Nasla) con Sofia
Ania (nonna) Naja (mamma)
Omar Duccio
Sofia

sabato 29 dicembre 2012

Camminare in Casentino

29 dicembre

il tato sul Pratomagno 

28 dicembre
circuito Soci, Boboli, i Bocci, S.Martino a Monte di sopra, S. Martino a Monte di sotto, Musolea, Soci





Da sinistra: Urbano, Italo, Maria Teresa, Mario, Pinuccia, Franxo, Sergio, Fiorenzo


sabato 8 dicembre 2012

Mattina del dì di festa

Otto dicembre, passeggiare sul greto dell'Arno, sotto un sole da poco splendente, con il cielo reso variamente limpido dal vento di tramontana che scende da Monte Morello bianco di neve, nel circuito delle vette innevate delle Apuane, là a sinistra del Ponte all'Indiano, poi dell'Abetone e del Corno alle Scale, monti noti a che ha passato momenti felici tra loro, aria di festa alle Cascine dove si muove un popolo variopinto, carrozzina doppia per due gemelli, barboncini al trotto, ciclisti veloci, camminatori solitari e a gruppi, due pattinatrici bambine guidate in giravolte eleganti da una splendida istruttrice, il vecchio Viero un po' malandato che incontro le seconda o terza volta in questi ultimi tempi e mi raccomanda i saluti agli amici delle baracche, Monni l'attore con reciproco scambio fuggevole di saluto, uccelli di varie grandezze e colori e diverso stile di volo, colori rossi e vari contro il verde dei prati e il giallo delle foglie residue sugli alberi. Tutto per una festa regalataci nel 1858, mi pare, da una Curia Romana smarrita nei meandri di una società che cavalcava ora al trotto ora al galoppo il cavallo dei diritti dell'uomo e del cittadino, della libertà della scienza collettiva e della coscienza individuale; una festa alla rovescia: questa povera e grande ragazza madre del Magnificat che ci viene a rinfacciare il peccato originale, la macchia indelebile che ogni pargolo si porta addosso con la nascita. Essendo lei l'unica eccezione. Il dogma più strampalato di questa Curia cattolica apostolica romana varato da che chiesa è chiesa. Dogma strampalato ma insidioso perché è il primo virus che viene inoculato nel corpo sociale cattolico  e che contraddistingue il cattolicesimo da tutte o quasi le religioni codificate, il complesso di colpa. Uno strattagemma strategico al servizio delle classi dominanti. Mi sono distratto: dal ponte nuovo della nuova bellissima utilissima tranvia sono arrivato fin quasi al ponte all'Indiano, ho avuto il tempo di rientrare fino alla passerella della foto qui sopra, passando in mezzo a tanta bella gente felice di non sapere che la festa è nata da una beffa fatta da un clero spaventato che commette l'ennesimo "reato" di abuso della credulità popolare. 

Associazione Amicizia Italo-Palestinese



Noam Wiener - Che cosa significa lo Stato palestinese per quanto riguarda la giurisdizione della Corte Penale Internazionale sui crimini israeliani.
Ali Abunimah - Annessione effettiva: Israele ora stampa sui passaporti dei visitatori della West Bank il visto per "Judea & Samaria only".
Michael Warschawski - Il patetico attacco di Netanyahu del "prezzo da pagare".
Sergio Yahni - Area E1: ragioni militari, conseguenze umane.
Ernesto Carmona - Le prigioniere palestinesi in Israele partoriscono in catene.
Operazione Colomba - L'esercito israeliano demolisce la moschea di al-Mufaqarah, nelle colline a sud di Hebron.
Roberto Prinzi - Le alleanze improbabili del centro-sinistra israeliano.
mariano

Link

martedì 4 dicembre 2012

Egregio Sig. Deputato


Ho mandato questo appello ai deputati della Commissione Difesa che si preparano ad approvare una delega in bianco al Governo per l'acquisto di armi a go go...

Egregio Sig. Deputato,
                                  
                                      Le scrivo per chiedere il Suo impegno personale contro l’approvazione del disegno di legge delega di revisione dello strumento militare presentato dal ministro della Difesa Giampaolo Di Paola.

Il DDL Di Paola non riduce ma aumenta la spesa pubblica; taglia il personale per comperare i cacciabombardieri F35 e altre armi; trasforma le Forze Armate in uno strumento da guerre ad alta intensità incompatibile con l’articolo 11 della Costituzione; costringerà i comuni alluvionati o colpiti da una catastrofe naturale a pagare il conto dell’intervento dei militari; non prevede alcuna cancellazione degli sprechi e dei privilegi né una vera riqualificazione della spesa militare; impegna 230 miliardi per i prossimi 12 anni senza aumentare di un solo grado la nostra sicurezza.

Mentre si tagliano i servizi alle persone e agli enti locali che li devono fornire e milioni di famiglie non ce la fanno più, Le chiedo di cambiare questa legge delega e di avviare una seria riforma delle forze armate coerente con una nuova idea di sicurezza e una nuova visione del ruolo dell’Italia in Europa e nel mondo e compatibile con le possibilità economiche del Paese.

In attesa di un suo riscontro, Le invio i più cordiali saluti.
  
Urbano Cipriani, Firenze

Destinatari:

Primarie Cinquestelle

Mi sto indirizzando, con l'aiuto di Paola e Lucia, su tre candidati:
(osservazioni da fare? un'alternativa da suggerire? nel commento)

Gianna Mannelli

Prato


Curriculum Vitae:
ho 63 anni, da quaranta anni svolgo l'attività di consulente del Lavoro iscritta all'ordine dei Consulenti del Lavoro. Ho un figlio disabile al 100% e le necessità, i problemi e gli interessi del quale vanno al di sopra di qualsiasi altro problema,mi batto e combatto affinchè i diritti dei disabili non vengano calpestati e non vengano mai dimenticati quei genitori che con immenso amore si sostituiscono allo stato indifferente ai loro bisogni. Nello svolgere la mia professione ho sempre rifiutato quei clienti che non intendevano rispettare i diritti dei lavoratori loro dipendenti perchè il rispetto dei diritti altrui è per me un principio fondamentale di vita. Nel 2009 ho fatto parte della lista civica della mia città ed anche se sono stata tradita dal candidato sindaco che ha appoggiato il PDL al ballottaggio e che nonostante questo rimane ancora iscritto al M5S,sono ancora fiduciosa e combattiva perchè solo il M5S rappresenta l'ancora di salvezza in questa Italia che sta morendo. Ho un altro figlio di 35 anni che mi aiuta nella mia professione ed un marito ormai pensionato che si dedica con tutta l'anima al nostro figlio più sfortunato. Entrambi sono iscritti al M5S e tutti insieme partecipiamo attivamente alle attività sul territorio facendo banchini, portando l'informazione a quelle persone che non accedono ad internet, appoggiando le iniziative dei vari comitati e programmandone delle nostre che rispecchino le 5 stelle.
Dichiarazione di intenti per il parlamento:
Non sto a dilungarmi sul fatto che porterò avanti tutto quello che riguarda le 5 stelle per il semplice motivo che essendomi candidata è implicito che lo farò. Ma in partiolare mi batterò per i disabili e per tutti coloro che sono considerati cittadini di seconda categoria per i quali non viene applicato l'art.3 della nostra Costituzione e verso i quali è in atto una campagna portata avanti dai mass-media e che mira a inculcare nella mente dei cittadini che questi sono solo zavorra. (un esempio pratico: nel vari TG quasi quotidianamente si parla di falsi invalidi ma solo raramente si è parlato dello sciopero della fame dei malati di SLA). Un'altra battaglia che vorrei portare avanti è la liberalizzazione delle professioni che oggi rappresentano un'altra CASTA e questo lo dico nonostante da quaranta anni sia costretta ad essere iscritta ad un Ordine Professionale. Mi batterò: - per l'abolizione della riforma Fornero - perchè l'Italia riacquisti la sua sovranità monetaria - perchè le banche non siano più tutelate - perchè le nostre ricchezze artistiche e naturali non vengano svendute - per togliere i privilegi alla Chiesa - perchè, perchè. perchè ......... la lista sarebbe infinita
Ma sopratutto porterò in parlamento la voce di tutti i più deboli, di tutti coloro che non vengono mai ascoltati perchè tutti quelli di noi che andranno in parlamento non dovranno mai dimenticare che prima di tutto sono cittadini  e non privilegiati.
Video



Gianfranco Mannini
Pisa

 68 anni
Professione: non definita


Curriculum Vitae:
DA SEMPRE MI BATTO DA CITTADINO PER I DIRITTI DEI PIU' DEBOLI E IN PARTICOLARE DEI DISABILI. Parte della mia storia:
'77: con i radicali nella stagione dei diritti civili: divorzio, aborto, etc. Obiettore fiscale spese militari
'85: denuncia contro banche, comuni e USL perché assumono normodotati anziché portatori di handicap nei posti loro riservati
'85-'91: pubblico un "libro bianco", 600 pagine, su 11 grossi abusi edilizi a Pisa frutto della complicità di privati e pubblica amministrazione. Presento un esposto alla Procura
'89-'12: denuncio il comune per le barriere architettoniche. Mi batto contro i comuni che chiedono una compartecipazione ai familiari di portatori di handicap e non autosufficienti per i servizi sanitari in regime di Residenza Sanitaria Assistita. Vittoria con sentenze favorevoli di TAR, Consiglio di Stato e Cassazione
'91-'12: delegato a Pisa e Livorno dell'ADUC, associazione che rifiuta contributi pubblici. Lavoro gratuitamente a tempo pieno
'92-'94: 2 anni da consigliere di opposizione per "Verdi x Pisa"/"Lista Pannella". Esco quando passano da movimento contro la partitocrazia a partito di coalizione
'93: denuncio a magistratura gli abusi negli istituti di ricovero. Denuncio e dossier alla Guardia di Finanza sul fenomeno degli affitti a nero agli studenti
'94: mi candido (senza essere eletto) a Pisa con una mia lista civica che anticipa i temi del M5S, lista non alleata con alcun partito. Al centro del programma la campagna "ci avete rotto i polmoni", la lotta all'inquinamento, la chiusura del centro storico e la valorizzazione dei musei
'04-'12: fondatore e presidente del Coordinamento Etico Nazionale dei Caregivers, associazione che tutela i diritti di coloro che gratuitamente regalano il proprio tempo prendendosi cura di disabili ed anziani
'06-'12: mi batto a S. Giuliano T. (PI) per evitare la chiusura del teleriscaldamento. Ci riesco, nonostante il comune e gli enti preposti. Battaglia tuttora in corso
'08: candidato a Pisa per la lista civica certificata dal blog di Grillo
Dichiarazione di intenti per il parlamento:
Oltre al programma del M5S nel quale mi riconosco completamente e oltre alle mie proposte che pubblico sul mio sito www.gianfrancomannini.it c'è un tema che mi è a cuore più degli altri e sul quale, potete starne certi, mi batterò fermamente: Attuazione della costituzione negli articoli di PROTEZIONE DELLE CATEGORIE PIU' DEBOLI (in particolare DISABILI, MALATI GRAVI E PERSONE NON AUTOSUFFICIENTI) e ATTUAZIONE DELLE LEGGI A LORO TUTELA eliminando quelle componenti che generano ambiguità ("devono" al posto di "possono", etc.)

Le leggi in Italia ci sono ma sono scritte in modo ambiguo, inoltre vengono ignorate dagli enti preposti. Per il cittadino l'unico modo di vedere rispettati i suoi diritti è spesso ricorrere alla magistratura ma, per mancanza di forze e soldi, solo 1 su 10 lo fa. Sono oltre 30 anni che mi batto in difesa di portatori di handicap, malati e anziani non autosufficienti. Tutti i governi, incluso l'ultimo, hanno sempre ignorato il problema, anzi hanno cercato di ridurre le leggi a difesa dei diritti. La crisi mette a dura prova il nostro vivere quotidiano: provate per un attimo a pensare a quanto sia ancor più difficile la vita di un malato di SLA o di un portatore di handicap e dei suoi familiari. Io lo so: per questo nel 2004 ho fondato e presiedo il Coordinamento Etico Nazionale dei Caregivers, associazione che tutela i diritti di coloro che gratuitamente regalano il proprio tempo prendendosi cura di disabili ed anziani. E per questo, dagli inizi degli anni '90, in qualità di delegato a Pisa e Livorno dell'ADUC, associazione che rifiuta contributi pubblici, mi batto su questi temi (in primis il diritto alla Residenza Sanitaria Assistita) con successi importanti presso il TAR, il Consiglio di Stato e la Cassazione.

Maurizio Romani
Firenze

 59 anni
Professione: Medico
Titolo di studio: Laurea


Curriculum Vitae:
Laurea in Medicina e Chirurgia presso Università di Firenze nel 1983 Frequento come "Interno volontario" reparto di Chirurgia Generale del Prof. Poma, per i primi 4 anni di Università. Frequento per 3 anni il reparto di Allergologia ed Immunologia Clinica della Clinica Medica diretto dal Prof. Ricci. Frequento per 3 anni il reparto di Ostetricia e Ginecologia dell'Università di Firenze diretto dal Prof. Gasparri. Lavoro come "Assistente volontario" presso il reparto di Chirurgia generale dell'Ospedale San Giovanni di Dio, svolgendo in particolare attività di Pronto Soccorso. Svolgo attualmente attività come Libero Professionista e mi occupo di Medicina Integrata con particolare riferimento a Omeopatia ed Omotossicologia. Libero Docente di Omeopatia e omotossicologia in Corsi post-Laurea presso scuole accreditate per medici e farmacisti. Iscritto come Mecico sentinella all'ISDE. Iscritto a Medicina Democratica. Iscritto a Slow Medicine.
Dichiarazione di intenti per il parlamento:
Il mio intento principale è quello di essere parte di quei tanti granelli di sabbia che faranno crollare questo sistema, con il fine di costruire un mondo migliore. Questo credo che passerà attraverso la riconversine ecologica dell'economia, la riqualificazione energetica degli edifici, l'impegno per dare ai cittadini informati, sistemi forti come i Referendum Confermativi a quorum zero. Sono sempre più necessarie informazioni adeguate sugli effetti del cibo sulla salute, come il fare una vera prevenzione primaria. E' necessario un grande impegno per fare conoscere cosa succede veramente e metterne a nudo i retroscena. Per questi motivi, vivo la mia partecipazione come un dovere etico e non come desiderio di apparire. Questa candidatura è il mio DONO a coloro che ho incontrato lungo il mio percorso di conoscenza. In cambio riceverò il dono di vivere in un mondo migliore dove domineranno trasparenza e condivisione e dove la politica torni ad incontrare la vita reale.


domenica 2 dicembre 2012

Ma è triste vedere come...




Ci sono dei momenti in cui il re si mostra nudo coram populo. I paesi europei che si vestono da potenti guerrieri NATO andando a esportare democrazia in Iugoslavia, Iraq, Afghanistan, si mettono a piagnucolare dinanzi a Nethaniau, chiedendogli scusa per non riuscire a dirgli ancora una volta bravo, continua così, va là che vai bene. Insomma sai questo povero barbone di palestinese, abbi pazienza, non vuole sparire e non si sa più come fare...Ma stai tranquillo; faremo in modo che non ti dia noie. D'altronde, devi capire, questo palestinese, ah, scusa, questo arabo ha 7 vite e non è facile farlo sparire. Cerca di capire anche noi, non è facile mostrare il c. tutti i giorni coram populo. Ciao caro, shalom, salam, ishallah...porta i saluti agli amici di Wall Street e della City di Londra...ciao caro, abbici per iscusati.  (ma quando penso che il mio sindaco Matteo successore  di La Pira, devoto dichiarato di Mandela, alla domanda dov'è il nodo cruciale del Medio Oriente in fiamme, alza il suo indice ammiccante sull'Iran che non dà la patente di guida alle donne, confondendosi con l'amica Arabia Saudita...)
Ma leggiamo l'ultima email di Luisa.

IL SI ALL'ONU PER LA PALESTINA, UN DIRITTO PER TROPPO TEMPO NEGATO.
da Luisa Morgantini www.assopacepalestina.org
Con l'ammissione della Palestina come "stato osservatore" non membro dell' Onu, un passo avanti è stato fatto. Ma è triste vedere come, per una volta che alcuni dei paesi europei hanno fatto la cosa giusta, la motivino penosamente. 
   Quasi nessuno di loro dice che il riconoscimento dello stato di Palestina sui territori occupati del '67 con     Gerusalemme est capitale, è un diritto dei palestinesi. 
Quasi nessuno ammette che è una vergogna che sia stato riconosciuto con tanto ritardo e in modo totalmente parziale. E nessuno ha pensato a chiedere scusa per questo ritardo.
Nessuno ha fatto autocritica per le parole vuote ripetute ormai da vent'anni sui due popoli e due stati.

Tutti invece, quasi a dover giustificare una colpa o un tradimento, si affrettano a giustificare quel voto, spiegando che è stato un voluto per rafforzare i moderati contro gli estremisti.

Condivido l'idea che appoggiare forze che vogliono la pace e accettano, non senza dolore e fatica, lo stato di Palestina sul territorio occupato nel '67. con Gerusalemme est capitale, Necessario sostenere chi sceglie forme di lotta popolare e non violenta per porre fine all'occupazione e al colonialismo israeliano.

Ma il riconoscimento all'Onu non necessitava queste motivazioni.
Quel voto è semplicemente un diritto per troppo tempo negato.

I trattati internazionali che si sono susseguiti negli anni non hanno fatto altro che erodere i confini palestinesi, erigere muri sempre più difficili da oltrepassare, penalizzare i diritti degli occupati, nell'assenso totale della comunità internazionale.

L'indifferenza è il peggior male.
Ci auguriamo il mondo non resti indifferente al gesto di "rappresaglia" di Tel Aviv che, come risposta allo storico voto dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, ha autorizzato la costruzione di 3mila nuovi alloggi per i coloni ebraici in Cisgiordania ed a Gerusalemme est.
E' stato bello vedere tante bandiere palestinesi sventolare a Ramallah, Betlemme davanti al muro dell'apartheid. E' stato emozionante vedere tanti giovani palestinesi che festeggiavano, pur con la consapevolezza che il giorno dopo sarebbero ricominciate le file ai check point, le umiliazioni quotidiane, la mancanza di libertà. Ma anche non sentirsi soli conta.
Facciamo in modo che non sia solo illusione lo status raggiunto, e godiamoci almeno il fatto che per una volta gli Usa e Israele non hanno potuto dettare le regole del gioco. Forse esiste davvero il senso del limite.

Luisa Morgantini
www.assopacepalestina.org

mercoledì 28 novembre 2012

Due popoli, due Stati, pari dignità e diritti per tutti


APPELLO DEGLI ENTI LOCALI DI FIRENZE, COMUNI E PROVINCIA,
PER CHIEDERE AL GOVERNO ITALIANO DI SOSTENERE IL
RICONOSCIMENTO DELLA PALESTINA ALL'ONU
Il prossimo 29 novembre ricorre la Giornata Internazionale per la Solidarietà con il Popolo Palestinese, istituita con una Risoluzione ONU nel 1977. In questa data simbolica, il Presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese Abu Mazen presenterà ufficialmente all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite la richiesta del riconoscimento della Palestina come Stato non membro osservatore, che verrà votata il giorno stesso in seduta plenaria. In qualità di rappresentanti istituzionali del territorio fiorentino, rivolgiamo un appello al Governo Italiano affinché la posizione dell'Italia sia di completo sostegno a questa legittima richiesta, e che questo supporto si traduca in un voto favorevole alla
candidatura palestinese ed in un'azione diplomatica positiva nei confronti degli altri
Paesi presenti all'Assemblea ONU.
Riteniamo che tale riconoscimento da parte delle Nazioni Unite sia non solo un legittimo diritto del popolo palestinese, fin troppo rimandato, ma che rappresenti anche l'unico fattore di deterrenza per evitare che la crisi mediorientale si aggravi ulteriormente. È necessario che l'opzione della diplomazia e l'accantonamento della violenza, che segnano la linea politica dell'OLP, raggiungano un risultato tangibile il prima possibile. La gravità della situazione, testimoniata dagli ultimi eventi, impone alla comunità internazionale di agire con saggezza e giustizia, e dunque di sostenere ad ogni livello diplomatico la candidatura della Palestina all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Consideriamo fondamentale la ripresa del processo negoziale, interrotto un anno fa a causa della prosecuzione delle politiche di espansione degli insediamenti illegali da parte del Governo Netanyahu. L'espansione delle colonie è il motivo per cui i negoziati si sono interrotti, e chiediamo al Governo italiano e alla nostra diplomazia di sfruttare i buoni rapporti con entrambe le parti in causa affinché Israele ponga fine alla pianificazione e costruzione di nuovi insediamenti nei territori occupati, in modo che le due delegazioni possano tornare al tavolo delle trattative. L'ammissione dell'ANP come Stato non membro osservatore all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite rappresenta il riconoscimento dell'opzione della non violenza e della diplomazia come strumento di risoluzione della questione israelo-palestinese. Questo riconoscimento è non solo giusto, ma anche urgente. Come amministratori locali, abbiamo a cuore che i valori della pace, della non violenza, e soprattutto il rispetto dei diritti umani, siano la base su cui costruire e rinsaldare le comunità in cui viviamo. Nella nostra azione quotidiana cerchiamo di tutelare la cultura del dialogo e del confronto non violento come bene prezioso. Per questa ragione non possiamo che guardare con apprensione e dolore a quanto sta avvenendo in Palestina. Noi chiediamo formalmente al nostro Governo, al Primo Ministro Monti e al Ministro degli Esteri Terzi, di sostenere le legittime aspirazioni statuali dell'Autorità Palestinese.
Due anni fa, in occasione della prima Giornata Internazionale per la solidarietà con il popolo palestinese, i 44 Sindaci del territorio fiorentino e il Presidente della Provincia di Firenze hanno sottoscritto un appello pubblico che si concludeva con questo richiamo: “Due popoli, due Stati, pari dignità e diritti per tutti: questa è l'unica soluzione per il conflitto tra Israele e Palestina, l'unica garanzia per la sicurezza reciproca e la convivenza pacifica tra i due popoli”.
Ancora oggi, questa è l'unica soluzione possibile, giusta ed equa, per la ricomposizione della questione israelo-palestinese, per l'affermazione del diritto internazionale e dei diritti umani. È per questo che il nostro appello riprende quelle parole e le rilancia con forza: DUE POPOLI, DUE STATI.
* * *
Il Presidente della Provincia di Firenze; i Sindaci dei Comuni di: Bagno a Ripoli; Barberino
di Mugello; Barberino Val d'Elsa; Borgo San Lorenzo; Calenzano; Campi Bisenzio; Capraia
e Limite; Castelfiorentino; Cerreto Guidi; Certaldo; Dicomano; Empoli; Fiesole; Figline
Valdarno; Firenzuola; Fucecchio; Gambassi Terme; Greve in Chianti; Impruneta; Incisa
Valdarno; Lastra a Signa; Londa; Marradi; Montaione; Montelupo Fiorentino;
Montespertoli; Palazzuolo sul Senio; Pelago; Pontassieve; Reggello; Rignano; Rufina; San
Casciano Val di Pesa; San Godenzo; San Piero a Sieve; Scandicci; Scarperia; Sesto
Fiorentino; Signa; Tavarnelle Val di Pesa; Vaglia; Vicchio; Vinci.
Con l'adesione e il patrocinio di UPI Toscana e Anci Toscana.

29 novembre: ONU e Palestina


Io ci sarò


In coecorum regno monoculus rex


Renzi è un abilissimo e pericolosissimo populista con forti tendenze antidemocratiche che può rifare il ventennio berlusconiano e anche di più, annichilendo il dibattito pubblico, facendo arretrare ancora di più ogni istanza progressista e ogni consapevolezza civile.
(Dalla email di Mauro Romanelli, consigliere reg.le SEL)

Al posto di abilissimo e pericolosissimo,a me basterebbe abile e pericoloso; comunque è vero: occhio al giovane rignanese. Perché, è anche vero, come implicitamente dice anche Romanelli, che nel regno dei ciechi regnano i guerci.

sabato 24 novembre 2012

Luisa Morgantini scrive


Subito dopo la dichiarazione della tregua, l'esercito israeliano nella Cisgiordania ha arrestato tra gli altri sei parlamentari di Hamas. Tra loro Mahmoud Ramaii, leaxder di Hamas e uomo di dialogo e impegnato per la riconciliazione tra l'Olp e Hamas. Amira hass ha pubblicato una sua intervista in Haaretz, qualche giorno prima del suo arresto .
Mahmoud ha studiato in Italia ma io l'ho incontrato solo a Gaza durante le elezioni del 2006, poi diverse volte con le delegazioni parlamentari ed individualmente, quando hanno arrestato i parlamentari di Hamas subito dopo le elezioni al parlamento europeo in 45 ci siamo alzati per dire liberati i parlamentari ed io portavo il nome di Mahmoud (non c'erano donne tra gli arrestati, altrimenti avrei usato il nome di una donna).
L' ho incontrato l' ultima volta il giorno 20 novembre al funerale di Rushdi ucciso da un proiettile sparato da un soldato israeliano a Nabi Saleh. Mahmoud ha partecipato al funerale e la sera prima alla TV palestinese insieme a Jibril Rajoub di Fatah, hanno ribadito la necessità della riconciliazione.
E' evidente la strategia israeliana, impedire in ogni modo la riconciliazione e l'unità dei palestinesi.
Un abbraccio

Luisa Morgantini

Luisa Morgantini scrive


Ecco i voti, 447 a favore del riconoscimento dello Stato di Palestina come osservatore all'assemblea delle Nazioni Unite. La risoluzione su proposta dei verdi è passata al parlamento europeo ieri.
Spero che l' Olp non accetti i ricatti usa ed Europei e presenti la richiesta il giorno 29 Novembre data della spartizione della Palestina nel 1947.
Lo so per molti sembra irrilevante, io penso invece che abbia un significato non solo simbolico, intnato se avrà questo status la Palestina potrà portare Israele davanti alla Corte e al tribunale Internazionale.
Gli usa hanno detto chiaramente che cosi' come hanno fatto con l' Unesco non versaranno più nessun aiuto ai palestinesi. Il nostro Ministro Terzi fedele alleato di Israele durante i bombardamenti su Gaza ha subito proposto che il giorno 29 all'assemblea Onu non si votasse.
Insomma considero il voto al Parlamento Europeo una buona notizia e un grazie ai verdi e a tutti quelli che hanno votato a favore.

Luisa Morgantini



2012/11/23 BERGAMASCHI Paolo <paolo.bergamaschi@europarl.europa.eu>
22/11/2012 12:35:24.000

447
+
ALDE: Alfano, Aylward, Bearder, Bennahmias, Bennion, Bilbao Barandica, Bowles, Chatzimarkakis, Creutzmann, Davies, Duff, Gallagher, Godmanis, Goerens, Goulard, Griesbeck, Hall, Harkin, Hirsch, Hyusmenova, Johansson, Jäätteenmäki, Kacin, Kazak, Klinz, Kozlík, Krahmer, Lambsdorff, Ludford, Lyon, Manner, Meissner, Mănescu, Newton Dunn, Neyts-Uyttebroeck, Panayotov, Reimers, Rinaldi, Rochefort, Taylor Rebecca, Thein, Torvalds, Uggias, Vajgl, Vattimo, Verhofstadt, Vălean, Watson, Werthmann, Zanoni, de Sarnez, in 't Veld
EFD: Cymański, Paška, Tzavela
GUE/NGL: Angourakis, Bisky, Chountis, Ernst, Ferreira João, Händel, Hénin, Le Hyaric, Lösing, Matias, Maštálka, Meyer, Murphy, Mélenchon, Omarjee, Remek, Rubiks, Scholz, Sousa, Triantaphyllides, Vergiat, Wils, Zimmer, de Jong
NI: Brons, Ehrenhauser, Gollnisch, Griffin, Le Pen Marine, Martin Hans-Peter, Obermayr, Sosa Wagner, Stadler, Stoyanov, Szegedi, Vadim Tudor
PPE: Antinoro, Antoniozzi, Auconie, Audy, Bach, Baldassarre, Bartolozzi, Bastos, Bauer, Becker, Belet, Bendtsen, Berlato, Boulland, Brok, Bánki, Böge, Cadec, Cancian, Carvalho, Casini, Caspary, Cavada, Coelho, Collin-Langen, Comi, Corazza Bildt, Danjean, Dantin, Dati, De Mita, De Veyrac, Delvaux, Deutsch, Deß, Dorfmann, Díaz de Mera García Consuegra, Ehler, Engel, Feio, Ferber, Fernandes, Fidanza, Florenz, Fraga Estévez, Gabriel, Gahler, Gallo, Gardini, Gauzès, Giannakou, Glattfelder, Grosch, Grossetête, Gräßle, Gál, Gáll-Pelcz, Higgins, Hohlmeier, Hortefeux, Iacolino, Ivanova, Jeggle, Jordan, Járóka, Karas, Kasoulides, Kastler, Kelly, Klaß, Koch, Kolarska-Bobińska, Koumoutsakos, Kratsa-Tsagaropoulou, Kuhn, Kukan, Kósa, Köstinger, La Via, Lamassoure, Langen, Le Brun, Le Grip, Liese, Lulling, Macovei, Malinov, Mann, Matera, Mathieu, Mayer, Mazej Kukovič, McGuinness, Mikolášik, Millán Mon, Mitchell, Morin-Chartier, Motti, Mészáros, Naranjo Escobar, Neynsky, Niebler, Pack, Pallone, Papanikolaou, Papastamkos, Patrão Neves, Peterle, Pieper, Pietikäinen, Pirker, Ponga, Poupakis, Proust, Pöttering, Quisthoudt-Rowohl, Rangel, Reul, Riquet, Roatta, Roithová, Ronzulli, Rübig, Salafranca Sánchez-Neyra, Sanchez-Schmid, Sartori, Saudargas, Saïfi, Schnellhardt, Schnieber-Jastram, Schwab, Schöpflin, Scurria, Sedó i Alabart, Seeber, Silvestris, Sommer, Sonik, Striffler, Szájer, Sógor, Teixeira, Thyssen, Trematerra, Tsoukalas, Ulmer, Urutchev, Verheyen, Voss, Weber Manfred, Weisgerber, Wortmann-Kool, Zalba Bidegain, Zanicchi, Zver, van Nistelrooij, van de Camp, Őry, Šťastný
S&D: Alves, Andrieu, Andrés Barea, Arlacchi, Arsenis, Balzani, Balčytis, Berman, Berès, Blinkevičiūtė, Bozkurt, Bullmann, Capoulas Santos, Caronna, Cashman, Castex, Cercas, Childers, Christensen, Cofferati, Correia de Campos, Costa, Costello, Cottigny, Cozzolino, Cuschieri, Daerden, De Angelis, De Castro, De Keyser, Domenici, Droutsas, Dušek, Désir, El Khadraoui, Ertug, Estrela, Falbr, Ferreira Elisa, Garcés Ramón, García Pérez, García-Hierro Caraballo, Gardiazábal Rubial, Gebhardt, Geier, Geringer de Oedenberg, Gierek, Glante, Goebbels, Gomes, Grech, Groote, Gualtieri, Guerrero Salom, Guillaume, Gurmai, Gutiérrez Prieto, Göncz, Haug, Hedh, Herczog, Hoang Ngoc, Honeyball, Howitt, Iotova, Iovine, Irigoyen Pérez, Jaakonsaari, Jørgensen, Kadenbach, Kalfin, Kammerevert, Kirilov, Kleva, Koppa, Krehl, Lange, Leichtfried, Leinen, Liberadzki, Ludvigsson, López Aguilar, Martin David, Martínez Martínez, Masip Hidalgo, Maňka, McAvan, Menéndez del Valle, Merkies, Milana, Mirsky, Moreira, Muñiz De Urquiza, Neuser, Nilsson, Padar, Paleckis, Panzeri, Papadopoulou, Pargneaux, Perello Rodriguez, Poc, Podimata, Prendergast, Prodi, Rapkay, Rapti, Regner, Repo, Riera Madurell, Rodust, Romero López, Rouček, Sassoli, Schaldemose, Senyszyn, Serracchiani, Simon, Simpson, Smolková, Stavrakakis, Steinruck, Stihler, Susta, Sánchez Presedo, Tarabella, Thomas, Thomsen, Tirolien, Toia, Trautmann, Ulvskog, Van Brempt, Vaughan, Vergnaud, Vigenin, Weidenholzer, Weiler, Westlund, Westphal, Willmott, Yáñez-Barnuevo García, Zala
Verts/ALE: Albrecht, Alfonsi, Andersdotter, Auken, Benarab-Attou, Besset, Bové, Brantner, Brepoels, Bélier, Bütikofer, Chrysogelos, Cochet, Cohn-Bendit, Cornelissen, Cramer, Cronberg, Delli, Eickhout, Engström, Evans, Flautre, Giegold, Grèze, Harms, Hassi, Hudghton, Häfner, Häusling, Jadot, Keller, Kiil-Nielsen, Lambert, Lamberts, Lichtenberger, Lochbihler, Lunacek, Lövin, Miranda, Rivasi, Romeva i Rueda, Rühle, Sargentini, Schlyter, Schroedter, Schulz Werner, Smith, Staes, Tavares, Taylor Keith, Turmes, Turunen, Zéribi, Ždanoka
113
-
ALDE: Buşoi, Ilchev, Manders, Mulder, Nicolai, Ojuland, Oviir, Parvanova, Ries, Savisaar-Toomast, Schmidt, Skylakakis, Takkula, Weber Renate, Wikström
ECR: Ashworth, Bielan, Bokros, Cabrnoch, Callanan, Campbell Bannerman, Chichester, Czarnecki, Elles, Eppink, Fajmon, Ford, Foster, Fox, Girling, Gróbarczyk, Harbour, Kamiński, Karim, Kirkhope, Kowal, Kožušník, McClarkin, McIntyre, Migalski, Muscardini, Nicholson, Piotrowski, Stevenson, Strejček, Swinburne, Szymański, Tannock, Tomaševski, Tošenovský, Van Orden, Vlasák, Wojciechowski, Yannakoudakis, Zahradil, Zīle, Češková
EFD: Agnew, Belder, Bizzotto, Helmer, Provera, Rossi, Scottà, Speroni, de Villiers
NI: Binev, Hartong, Severin, Stassen, Zijlstra, van der Kammen, van der Stoep
PPE: Albertini, Antonescu, Arias Echeverría, Bodu, Băsescu, Březina, Essayah, Estaràs Ferragut, Ibrisagic, Iturgaiz Angulo, Kariņš, Kelam, Lope Fontagné, López-Istúriz White, Marinescu, Matula, Morkūnaitė-Mikulėnienė, Niculescu, Preda, Stolojan, Svensson, Vaidere, Vidal-Quadras, Winkler Iuliu, Záborská, Šadurskis
S&D: Boştinaru, Cliveti, Creţu, Cutaş, Dăncilă, Enciu, Flašíková Beňová, Olejniczak, Paşcu, Siwiec, Sârbu, Tănăsescu, Zemke, Ţicău
65
0
ALDE: De Backer, Donskis, Jensen, Løkkegaard, Paulsen
ECR: Rosbach
EFD: Allam, Borghezio, Fontana, Imbrasas, Kurski, Morganti, Paksas, Salavrakos, Salvini, Terho, Vanhecke, Ziobro
NI: Claeys, Nattrass
PPE: Andrikienė, Angelilli, Ayuso, Borys, Bratkowski, Buzek, Garriga Polledo, Grzyb, Gutiérrez-Cortines, Handzlik, Herranz García, Hibner, Hübner, Jahr, Jazłowiecka, Jiménez-Becerril Barrio, Jędrzejewska, Kaczmarek, Kalinowski, Kovatchev, Kozłowski, Lisek, Marcinkiewicz, Mato Adrover, Mauro, Nitras, Olbrycht, Ortiz Vilella, Posselt, Protasiewicz, Saryusz-Wolski, Siekierski, Skrzydlewska, Theocharous, Thun und Hohenstein, Trzaskowski, Wałęsa, Winkler Hermann, Zalewski, Zasada, Zeller, Zwiefka, del Castillo Vera
S&D: Sehnalová
Verts/ALE: Tarand
ПОПРАВКИ В ПОДАДЕНИТЕ ГЛАСОВЕ И НАМЕРЕНИЯ ЗА ГЛАСУВАНЕ - CORRECCIONES E INTENCIONES DE VOTO - OPRAVY HLASOVÁNÍ A SDĚLENÍ O ÚMYSLU HLASOVAT - STEMMERETTELSER OG -INTENTIONER - BERICHTIGUNGEN DES STIMMVERHALTENS UND BEABSICHTIGTES STIMMVERHALTEN - HÄÄLETUSE PARANDUSED JA HÄÄLETUSKAVATSUSED - ΔΙΟΡΘΩΣΕΙΣ ΚΑΙ ΠΡΟΘΕΣΕΙΣ ΨΗΦΟΥ - CORRECTIONS TO VOTES AND VOTING INTENTIONS - CORRECTIONS ET INTENTIONS DE VOTE - CORREZIONI E INTENZIONI DI VOTO - BALSOJUMU LABOJUMI UN NODOMI BALSOT - BALSAVIMO PATAISYMAI IR KETINIMAI - SZAVAZATOK HELYESBÍTÉSEI ÉS SZAVAZÁSI SZÁNDÉKOK - KORREZZJONIJIET U INTENZJONIJIET GĦALL-VOT - RECTIFICATIES STEMGEDRAG/ VOORGENOMEN STEMGEDRAG - KOREKTY DO GŁOSOWANIA I ZAMIAR GŁOSOWANIA - CORRECÇÕES E INTENÇÕES DE VOTO - CORECTĂRI ŞI INTENŢII DE VOT OPRAVY HLASOVANIA A ZÁMERY PRI HLASOVANÍ - CEARTÚCHÁIN AR AN VÓTA AGUS INTINNÍ VÓTÁLA - POPRAVKI IN NAMERE GLASOVANJA - ÄÄNESTYSKÄYTTÄYTYMISTÄ JA ÄÄNESTYSAIKEITA KOSKEVAT ILMOITUKSET - RÄTTELSER/AVSIKTSFÖRKLARINGAR TILL AVGIVNA RÖSTER
+
Anna Ibrisagic, Theodoros Skylakakis
-
Constance Le Grip, Sarah Ludford, Monica Luisa Macovei
0

Primarie

Primarie


Domenica 25 novembre 2012

Primo turno: Puppato
Secondo turno:
Tra Bersani e Renzi il primo che ho scritto
Tra Bersani e Vendola il secondo che ho scritto
Tra Renzi e Vendola il secondo che ho scritto

Remore su Renzi: la visita ad Arcore, il sì a Marchionne, il modello anglo-nordamericano (Toni Blair, Obama).
La visita ad Arcore indica un modo di far politica tramite gli incontri tra privati; viene negato l'aspetto istituzionale pubblico ( un po' come privatizzare le ferrovie, il trasporto pubblico, finmeccanica e via dicendo fino ai partiti, alla scuola, alla sanità...); Marchionne e Obama-Toni Blair vuol dire il modello oligarchico occidentale che si realizza facendo prevalere l'1x100 sul il 99%.
Insomma alleanza-ossequio con i poteri forti ivi compreso il Vaticano.

Bersani lo vedo come un'alternativa a Monti, con un Parlamento a maggioranza PD, Vendola, Di Pietro, 5 stelle. Non lo voto ora alle primarie per l'apertura (anche se solo ipotetica, a Casini). Comunque lo considero un usato buono, purché dentro l'apparecchiatura di cui sopra.

Voto di primavera:
in ordine di preferenza, al momento: Di Pietro,  Grillo, Vendola., PD.


venerdì 23 novembre 2012

Meravigliosa presa di coscienza dei soldati americani !! Italiano-Deutsch.

Dieci volte peggio dei nazisti: matematico!



Dieci volte peggio dei nazisti

Uno dei crimini più efferati dell’occupazione nazista in Italia fu la strage delle Fosse Ardeatine. Il 24 maggio 1944 i tedeschi “giustiziarono”, secondo il loro rudimentale concetto di giustizia, 335 italiani in rappresaglia per l’attentato di via Rasella compiuto dalla resistenza partigiana il 23 maggio, nel quale avevano perso la vita 32 militari delle truppe di occupazione.
A istituire la versione moderna della “legge del taglione”, che sostituiva la proporzione uno a uno del motto “occhio per occhio, dente per dente” con una proporzione di dieci a uno, fu Hitler in persona. Il feldmaresciallo Albert Kesserling trasmise l’ordine a Herbert Kapper, l’ufficiale delle SS che si era già messo in luce l’anno prima, nell’ottobre del 1943, con il rastrellamento del ghetto di Roma. E quest’ultimo lo eseguì con un eccesso di zelo, aggiungendo di sua sponte 15 vittime al numero di 320 stabilito dal führer.
Dopo la guerra Kesserling fu condannato a morte per l’eccidio, ma la pena fu commutata in ergastolo e scontata fino al 1952, quando il detenuto fu scarcerato per “motivi di salute” (tra virgolette, perché sopravvisse altri otto anni). Anche Kappler e il suo aiutante Eric Priebke furono condannati all’ergastolo. Il primo riuscì a evadere nel 1977, e morì pochi mesi dopo in Germania. Il secondo, catturato ed estradato solo nel 1995 in Argentina, è tuttora detenuto in semilibertà a Roma, nonostante sia ormai quasi centenario.
In questi giorni si sta compiendo in Israele l’ennesima replica della logica nazista delle Fosse Ardeatine. Con la scusa di contrastare gli “atti terroristici” della resistenza palestinese contro gli occupanti israeliani, il governo Netanyau sta bombardando la striscia di Gaza e si appresta a invaderla con decine di migliaia di truppe. Il che d’altronde aveva già minacciato e deciso di fare a freddo, per punire l’Autorità Nazionale Palestinese di un crimine terribile: aver chiesto alle Nazioni Unite di esservi ammessa come membro osservatore!
Cosa succederà durante l’invasione, è facilmente prevedibile. Durante l’operazione Piombo Fuso di fine 2008 e inizio 2009, infatti, compiuta con le stesse scuse e gli stessi fini, sono stati uccisi almeno 1400 palestinesi, secondo il rapporto delle Nazioni Unite, a fronte dei 15 morti israeliani provocati in otto anni (!) dai razzi di Hamas. Un rapporto di circa cento a uno, dunque: dieci volte superiore a quello della strage delle Fosse Ardeatine.
Naturalmente, l’eccidio di quattro anni fa non è che uno dei tanti perpetrati dal governo e dall’esercito di occupazione israeliani nei territori palestinesi. Ma a far condannare all’ergastolo Kesserling, Kappler e Priebke ne è bastato uno solo, e molto meno efferato: a quando dunque un tribunale internazionale per processare e condannare anche Netanyau e i suoi generali?