giovedì 29 marzo 2012

Battaglie di libertà


Su iniziativa della Fondazione Lelio e Lisli Basso, martedì 27 marzo si è svolta un'interessante discussione sul libro di Sergio Lariccia "Battaglie di libertà. Democrazia e diritti civili in Italia". Ne hanno parlato, alla presenza dell'autore, Piero Bellini, Giovanni Palombarini ed il ns. socio onorario Stefano Rodotà. Fra i vari interventi, anche quello del sottoscritto in rappresentanza di LiberaUscita. 
Il libro, pubblicato nel 2011 da Carocci editore, "ripercorre le vicende che hanno riguardato il riconoscimento dei diritti, l'adempimento di compiti e doveri e l'esercizio di poteri pubblici, privati, civili e religiosi, con una valutazione strettamente collegata ai principi di dialogo, uguaglianza, libertà e solidarietà: valori e obiettivi per i quali anche nel nostro paese, come in molte altre parti del mondo, si sono combattute negli ultimi decenni intense e appassionate battaglie di impegno civico e democratico".
Ne riportiamo qui sotto l'incipit:
"Buongiorno, sono il signore che paga il biglietto del tram. La volontaria che assiste gli anziani soli. Il cittadino che paga le tasse. La signora che chiede per favore. Il pensionato che fa la coda negli uffici. La dirigente che sa ascoltare. Il medico che non guarda l'orologio. L'artigiano che non bara sui conti. Lo studente che non crede alle lotterie. lo non sgomito. Non appaio. Non cerco scorciatoie. Non mi arrendo. Lavoro a volte anche per gli altri. Mi fermo sulle strisce. Non getto mozziconi sulle strade. Aspetto il mio turno per parlare. Non parcheggio sul marciapiede e neanche in seconda fila. Faccio il mio dovere. Studio, perché penso sia importante per vincere i concorsi. Vado a votare e non al mare. Mando i miei figli alla scuola pubblica. Non penso a veline o tronisti. A volte inseguo le mie passioni. Lettere dal Paese dei Nessuno, dall'Italia dei cittadini dimenticati che scrivono ai giornali per avere una speranza (G. Schiavi, La lotta delle formiche. Disagi e speranze nel Paese dei nessuno. Quell'Italia che fa ancora il proprio dovere, in "Corriere della Sera", 135, 18 luglio 2010, p. 29)".
Fra i tanti temi sui diritti civili affrontati dal prof. Lariccia nel suo libro non poteva mancare quello del fine vita e del testamento biologico.
In proposito, al capitolo "I registri delle bio-card" (pag. 198) si ricorda l'iniziativa di LiberaUscita per l'istituzione del primo registro italiano dei biotestamenti, realizzato dal X Municipio di Roma grazie all'impegno del Presidente Sandro Medici e della delegata ai servizi sociali Mina Welby, poi divenuta ns. socia onoraria.

Cordiali saluti
Giampietro Sestini
  
 
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