domenica 11 novembre 2012

Sono ebreo

Firenze, Fortezza da Basso - sabato 10 novembre 2012
Gli ho chiesto il testo del suo intervento, l'aveva in mano e me l'ha ceduto. L'ho ringraziato e lui mi ha ringraziato. Grazie anche a chi lo legge.


Io sono ebreo. Non sono israeliano, non sono sionista.
Perché andare a Gaza?
Per ricordare Gaza all'opinione pubblica mondiale e rompere il blocco navale illegale
di Israele.
Per far sentire a tutti i Palestinesi, di Gaza e della West Bank, che non solo soli.
Difendere i loro diritti significa difendere i poveri e i deboli contro i forti ed arroganti
Per ricordare a tutti che chi difende oggi Israele ed il sionismo difende le sue
politiche violente di pulizia etnica, di apartheid e il suo militarismo.
Per far sentire agli Israeliani che c'è una forte opposizione alle loro politiche.
Per far sentire ad Italiani e a Europei che i governi pro-Israele non parlano per noi.

Cosa è la Flotta per la pace?

Una Flotta europea, per ricordare all'Europa che vogliamo politiche di pace e la
difesa dei diritti umani e politici di tutti e soprattutto dei Palestinesi.
I partecipanti, tutti europei, appartenevano alle sinistre militanti.
Un piccolo gruppo, politicamente anche molto composito, può mobilitare in un
evento migliaia di persone.

Perché ci va un ebreo?
-La mia salvezza di ebreo da persecuzioni non può essere pagata dal dolore, dalla
disperazione, dalla vergogna di essere senza patria e senza terra di chi -Palestinese -
non e responsabile di alcuna persecuzione contro ebrei. Gli ebrei hanno sempre
trovato nel mondo musulmano, arabo e ottomano, rifugio e protezione.
La mia difesa da possibili persecuzioni viene dal1e Costituzioni Italiana ed Europea,
non viene dalle politiche disumane di Israele che provocano solo anti-semitismo.
-Le sofferenze di chi vive a Gaza sono inaccettabili per cristiani, musulmani ed ebrei
-Leggo la Bibbia in modo diverso dai Sionisti e non credo che Dio abbia dato la
Palestina agli Ebrei, non credo che gli Ebrei siano un popolo prescelto da Dio. Non
credo che Dio possa accettare l'espropriazione dei Palestinesi delle loro terre.
-Sono convinto che l'Arabofobia e l'Islamofobia siano campagne ben orchestrate per
giustificare il controllo militare e per impossessarsi delle ricchezze energetiche del
Medio Oriente. Non esiste uno scontro diclviltà, ma uno scontro per le ricchezze.
-Sono cresciuto e vissuto nel mondo dell'Islam e gli arabi, i musulmani sono miei
fratelli e compagni di lotta. La Primavera araba è la speranza per un Mediterraneo
democratico di cui dobbiamo far parte anche noi.
-I comportamenti Israeliani e sionisti ricordano, a me ebreo, i nazi-fascisti, i
colonizzatori e il SudAfrica dell'apartheid.

La Flotta della libertà
L'attenzione molto forte per la sicurezza, inizialmente, mi è sembrata forse un po'
eccessiva, ma presto si e dimostrata assolutamente necessaria, e perfino non
adeguata, perché abbiamo scoperto che sapevano tutto di noi e dei nostri movimenti.
Tra le questioni discusse a bordo:
-che livello di protezione organizzare per la nave senza scadere nella difesa non
pacifica o provocatoria
-navigare vicino alle acque territoriali egiziane dove trovare rifugio al momento
dell'attacco israeliano.
-quale fosse la priorità reale della Flotta: andare a Gaza o andare ad uno scontro
( anche se non violento) con gli Israeliani.
Una migliore circolazione delle informazioni, maggior discussione, condivisione
delle decisioni sarebbero state politiche migliori.
Lo schieramento navale Israeliano aveva le funzioni di un'esercitazione militare, di
una grossa operazione di propaganda interna e estera, di dissuasione per future
operazioni, di creare disperazione e rabbia nei palestinesi, di provocare loro reazioni
che "legittimassero" reazioni armate e diplomatiche israeliane.
Sono stato autorizzato a partire, nonostante la condanna a 3 giorni di prigione, per il
viaggio di Monti in Israele e la mia presenza poteva essere imbarazzante per entrambi
i paesi.

In Italia
All'arrivo a Roma le hostess dell'Alitalia hanno "osato" chiedermi che cosa mi fosse successo. Ho spiegato loro la mia situazione e la loro risposta, più o meno, e stata:
"Siamo totalmente d'accordo con lei, vorremmo- poterla sostenere-nel suo-lavoro".
E' arrivata un'auto della Polizia sotto l'aereo. Il poliziotto mi ha chiesto cosa mi fosse
successo e poi ha commentato: "Dottò, sto co' lei. Ci ha raggione. Bravo".
La funzionaria a capo dell'ufficio di Polizia -quando ha saputo che gli israeliani mi avevano rubato telefono e denaro -mi ha detto che avrebbe fatto una colletta tra i suoi colleghi per pagarmi il viaggio da Fiumicino fino a casa. Viva gli Italiani!

Denuncia
Ho denunciato alla Procura della Repubblica Shimon Peres, presidente, Benjamin
Netanyahu, primo ministro, Ehud Barak, ministro della difesa, Avigdor Lieberman, il ministro degli esteri, Benny Gantz, capo di stato maggiore delle forze armate, Ram Rothberg, comandante della marina per sequestro di persona, violenza privata, rapina, impossessamento di nave. L'attacco all'Estelle, il suo sequestro e la detenzione dei passeggeri è qualificato, nella mia denuncia, violazione del diritto internazionale della navigazione in alto mare, crimine di guerra e violazione del diritto umanitario.

Conclusione e valutazione della missione.
Contrariamente alle opinioni più o meno autorevoli e più volte espresse che tentare di
rompere l'assedio di Gaza era inutile, che era una spesa sproporzionata ai risultati,
che il denaro raccolto sarebbe stato meglio speso dai palestinesi, ritengo che lo sforzo
sia stato coronato da successo.
Abbiamo denunciato "l'impunità di cui usa il potere per cancellare i diritti".
Gli Israeliani, ancora una volta, hanno mostrato al mondo che, in base al diritto
internazionale, sono dei pirati, che vogliono usare la loro forza militare senza rispetto
di alcuna regola e che hanno solo argomenti militari.
Abbiamo detto ai Palestinesi e alla gente di Gaza che non erano soli, che pensavamo
a loro, che lottavamo per i loro diritti, contro un assedio illegale e disumano.
Il denaro è stato raccolto per una missione che ha colpito l'immaginazione della
gente. Sarebbe difficile, secondo me, raccogliere lo stesso ammontare solo chiedendolo  "per i palestinesi".
La spesa "vale la candela" se mobilita e la mobilitazione è indubbia: basta vedere quante migliaia di persone hanno risposto visitando la nave in Finlandia, Svezia, Francia, Spagna e Italia.
Diversamente dalla volta precedente, nessun paese -Finlandia, Svezia, Francia, Spagna e Italia -ha bloccato la nave Estelle.
La spesa "vale la candela" se c'e un ritorno propagandistico-pubblicitario, ovvero se
la gente parla di Palestina e di Gaza. Durante tutto il suo percorso, la risonanza nei
social networks del viaggio della Estelle è stata enorme. Analizzando solo Twitter e
solo due periodi, ci risulta che
- nella notte di sabato 20 oyyobre, dopo l'arrembaggio israeliano: in sole tre ore, tra le 21 e mezzanotte, più di 540.000 persone sono state raggiunte da tweets con l'hashtag # Estelle.
- nella notte del 20, in certi momenti, i tweet e re-tweet sono stati tre al secondo,
- nella notte tra domenica 21 e lunedì 22 sono state raggiunte oltre 840.000 persone.
 A questi dati di Twitter, vanno aggiunti tutti gli altri social networks, i blogs, la
stampa stampata e on line, la televisione, la radio e gli altri media, la mobilitazione
dei sindacati.
5 Parlamentari da Norvegia, Svezia, Grecia, Spagna, più un ex Parlamentare del
Canada.
8 nazionalità: svedese, canadese, norvegese, finlandese, spagnola, italiana, greca, israel
5 ebrei, di cui 2 europei e 3 israeliani; 4 donne, spagnola, basca, svedese,
su 30 partecipanti, 12 erano anziani-vecchi
L'Estelle ha toccato porti in Finlandia, Svezia, Francia, Spagna, Italia. Ha avuto a
bordo un centinaio di "marinai" e, in ogni porto ha mobilitato migliaia di persone.

Marco Ramazzotti Stockel
Lo puoi vedere qui

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