mercoledì 30 gennaio 2013

Questo viaggio di Abdallah



Ciao a tutte e tutti.

E' stato un crescendo di incontri, di condivisione e speranza il tour in Italia di Abdallah Abu Rahma, coordinatore dei Comitati per la resistenza popolare nonviolenta palestinese che si è tenuto dal 21 al 28 gennaio 2013.
E' ormai da anni che come Associazione per la Pace - AssoPacePalestina, diamo voce in italia ai rappresentati dei Comitati Popolari, da Budros a Bili'n, Nil'in, Al Massara, Nabi Saleh, Yayyoush, Giovani contro gli insediamentidi Hebron, la Valle del Giordano, At Tuwani, e il Sud di Hebron, donne e uomini sono stati con noi in Italia per fare conoscere la loro lotta contro la colonizzazione e l'occupazione Israeliana.
Ma sopratutto siamo stati con loro alle manifestazioni, alle conferenze di Bili'in. Abbiamo sostenuto le campagne per la liberazione dei prigionieri e tra loro anche Abdallah Abu Rahma. Insieme a francesi, belgi, inglesi, spagnoli tedeschi, ed altri, con dato vita nell'incontro tenutosi a Supino nel settembre 2009, alla rete internazionale per il sostegno ai Comitati Popolari

Questo viaggio di Abdallah però è stato molto particolare anche perchè avveniva subito dopo l'esperienza straordinaria di Bab al Shams, la costruzione di un villaggio nelle aree occupate e situate in area C a sud di Gerusalemme, dove il governo israeliano vuole costruire una colonia che taglierebbe in due la Cisgiordania, uccidendo per sempre dice Abdallah "il sogno di uno stato palestinese".

Vorrei ringraziare le associazioni, i gruppi, i movimenti, gli enti locali, che hanno contribuito al grande risultato di questa iniziativa a partire da:
Roma da AssopacePalestina, alla Sezione Internazionale della Fondazione Basso, al Dipartimento Internazionale del Pd, all'associazione Radici Solidali, a Lucia Goracci inviata del Tgr3 a Elisa Marincola di Rainews24, Carolina Zincone del Ministero della Cooperazione e sviluppo, a Firenze, da AssoPacePalestina con Paola Torricini , Mariella Pala, all' Associazione di Amicizia Italo Palestinese, al Cospe, al CentroIdeazionedonna, al Presidente Provincia Firenze, Antonio Barducci, alla Commissione pace della provincia. a Pisa da Assopace a Un Ponte per, Bds, Rete Radie Resh, Pax-Christi, Associazione Casa della Donna, al Comune con il Patrocinio all'incontro e la presenza dell'assessore Marilù Chiofoli e MirellaScriboni, a Genova, a Maria Di Pietro di Assopacepalestina al Capogruppo Enrico Pignone e ai Consiglieri della Lista Civica Doria ed all'assessore alla legalità e Diritti, Elena Fiorini , all' associazione Senza Paura, la Carovana dell' Acqua in Palestina, l' Ora in Silenzio per la Pace, a Seregno, al Coordinamento Comasco per la pace, a Controluce, a Bmovies e in Viaggio, ad Andrea Cappellini di AssopacePalestina, a Milano a Michela Sechi di Radio Popolare e Willy Issam, palestinese , ed infine la straordinaria esperienza in Val di Susa con il Presidio Europa del Movimento No -Tav, Presidio No-Tav Borgone, l'associazione culturale "Dal Gallo.Sebastiano" , un particolare ringraziamento a Lisa Ariemma, Fabrizio Arietti e alle loro due bimbe Sophiè ed Amèlie, ai bimbi della scuola di Meana e alla loro insegnante, Bernardetta Peirol, al Pastore Valdese, Davide Rostan, al Sindaco di Venaus, Nilo Durbiano, a Claudio Giorno.
a Torino il Centro Sereno Regis , il Coordinamento Comuni per la Pace della provincia di Torino insieme alla commissione della Cooperazione Mediterranea del Comune .
Troverete qui sotto i link con alcuni dei video, articoli, resoconti degli incontri link che sono stati fatti durante i diversi incontri, ma potete trovare il dossier sul sito www.assopacepalestina.org, altri ve ne sono ma li raccoglieremo e metteremo sul sito.



Tenetevi pronti per altre iniziative che come AssopacePalestina stiamo preparando::

25 Febbraio giornata internazionale per Open Shuada Street. il 25 febbraio ricorre l'anniversario del massacro compiuto da Baruch Goldstein, un colono di Kiryat Arbat alla tomba del Patriarca e alla Moschea di Hebron nel 1994. I Giovani contro gli insediamenti Yas, chiedono a tutte le città del mondo di manifestare quel giorno con la parola d'ordine Open Shuada Street - Aprire Shiada street, la strada pricipale di Hebron do ve i palestinesi non psosono passare nè in macchina nè a piedi. Vi invierò più avanti tutti i dettagli e la docuentazione. Questo è il quarto anno di iniziative da parte dei Yas.

dal 30 Marzo al 7 aprile - viaggio di conoscenza in Palestina e Israele, con partecipazione alla Conferenza dei comitati popolari a Bili'in, quest'anno la conferenza prenderà forma di un Tribunale dei Popoli

dal 15 al 17 aprile - Iniziative il giorno 15 per la liberaione di Marwan Barghouti e il 17 aprile giornata internazionale dei prigionieri politici palestinesi.
A Roma faremo una conferenza ed altre iniziative. Si chiederà una mobilitazione fatta a livello locale in tutta Italia. Anche per questo vi invierò comunicazioni.

dal 20 al 30 aprile - Saranno in Italia I rappresentanti dei comitati popolari di At Tuwani e Al Mufaqqarah, zona a sud di Hebron dove gli israeliani stanno distruggendo villaggi ed evacuando i palestinesi per fare l'addestramento dell'esercito israeliano.

Un abbraccio.

Luisa Morgantini
skype lulupaco1

martedì 22 gennaio 2013

Benvenuto Bab Al Shams, la porta del sole – nuovo villaggio palestinese nella zona E1‏


Firenze, martedi 22 gennaio 2013, Giardino dei ciliegi, via dell'Agnolo 5

Benvenuto Bab Al Shams, la porta del sole – nuovo villaggio palestinese nella zona E1‏


“Noi figli della Palestina, provenienti da tutte le parti della patria, dichiariamo  la creazione del villaggio Porta del Sole, come scelta del popolo palestinese e senza il permesso dell’occupazione israeliana. Non abbiamo bisogno dell’autorizzazione di nessuno perché questa è la nostra terra ed è nostro diritto costruire e rimanere su di essa. Abbiamo deciso di stabilire il nostro villaggio su questa cosiddetta zona E1 in cui l’occupazione ha annunciato di voler costruire 4.000 unità abitative per gli israeliani,  perché non rimarremo più in silenzio di fronte agli insediamenti e alla colonizzazione continua della nostra terra” .
“Noi crediamo nell’azione e nella resistenza non violenta e siamo sicuri che il nostro villaggio si sostengano con forza fino a quando i legittimi proprietari faranno valere i propri diritti sulla loro terra”.


sabato 19 gennaio 2013

giornate della memoria: 27 dicembre-18 gennaio 2009

Giornate della memoria: 18 gennaio 2009-18 gennaio 2013
Firenze sabato 19 gennaio 2013

Da sinistra Piero, Giampaolo, Paola

23 giorni, di piombo fuso: 232 carri armati, 687 blindati, 43 postazioni di lancio jet da combattimento, 346 mortai, 3 satelliti spia, 64 informatori, 12 spie infiltrate, 8000 soldati
su un pezzo di terra di 40 km per 5, sopra una popolazione di 1.400.000 palestinesi.
1419 assssinati ( 318 bambini, 111 donne, 6 medici, 2 operatori ONU, 6 giornalisti).
5360 feriti
2114 abitazioni distrutte
3242 danneggiate gravemente
1 milione di kg di bombe su 
16 ospedali
215 cliniche mediche
28 ambulanze
21 scuole
19 moschee
167 stabilimenti industriali.
Contaminati migliaia di ettari di campi coltivati.

FIRENZE PER GAZA


FIRENZE PER GAZA
in occasione
della ricorrenza dell’Operazione Piombo Fuso, durante la quale – dal 27 dicembre 2008 al 18 gennaio 2009 – l’esercito israeliano invase la Striscia di Gaza, sottoponendola al fuoco devastante dell’artiglieria ed ai bombardamenti dell’aviazione e della marina, che lasciarono dietro di sé una lunga scia di sangue palestinese, con i suoi 1.419 morti, i 5.360 feriti e la distruzione totale o parziale di almeno 3.356 edifici, in un territorio già profondamente prostrato da un prolungato assedio e che è destinato ora a rimanere pericolosamente inquinato in modo permanente,
invita
tutte le organizzazioni e le associazioni, i partiti politici e i comitati della società civile della città di Firenze e della sua Provincia, insieme a tutta la cittadinanza ancora sensibile ai valori del rispetto e della difesa dei diritti civili e umanitari di tutti i popolia  partecipare al
presidio in Piazza della Repubblica Sabato 19 Gennaio 2013    ore 15 - 19con: microfono aperto, letture, musica

domenica 13 gennaio 2013

Luisa Morgantini scrive


Ciao,

purtroppo l'altra notte i soldati su ordine di Nethaniau hanno evacuato gli abitanti di Bab Al Shams, la Porta del Sole. La Corte Suprema aveva dato indicazione di attendere almeno sei giorni prima di decidere.
Ma il governo israeliano ha avuto troppa paura dell'azione meravigliosa compiuta con totale sicurezza dal coordinamento dei Comitati popolari per la resistenza nonviolenta. trovate su fb di Bab AlShams le foto.

Per fortuna a parte alcuni feriti nessuno è stato arrestato, ma sicuramente continueranno nei prossimi giorni ad arrestare e tentare di reprimere ogni forma di resistenza nonviolenta.

L'esercito e tutti gli apparati di sicurezza israeliani, sono stati colti di sorpresa dalla fondazione di Bab AL sHAMS, infatti erano stati deviati dall'appello lanciato sempre dai Comitati per avere una mobilitazione che sarebbe iniziata Venerdì e durata quattro giorni nella Valle del Giordano, così i soldati erano pronti ad intervenire nella Valle, ed invece i Comitati avevano pianificato l'azione per la costruzione del villaggio di tende e strutture (fornite dal governo palestinese) sulla E1 dopo Maale Adumeen, la colonia che Nethaniau vuole ingrandire ancora di più. Uno scacco per gli apparati di sicurezza israeliani.
Ho partecipato alle discussioni e alla preparazione dell'azione nei giorni in cui stavo in Palestina. Ammetto che malgrado trovassi l'idea grandiosa non era sicura della riuscita, e quando Sabato 5 sono cominciate le raffiche di vento, il freddo e la neve, avevo pensato che l'azione sarebbe slittata che non si sarebbe potuta tenere l'11, ma gli organizzatori mi dicevano, non ti preoccupare ce la faremo, il tempo sta per mettersi meglio. Mi è dispiaciuto immensamente non essere con loro ad occupare una tenda, ma ho avuto 40 di febbre e temevo di avere preso l'influenza "swine" che ha ucciso 187 palestinesi e così sono tornata in Italia il giorno 10.
Mi hanno chiesto di raccontare l'incredibile lavoro che è stato necessario fare per riuscire a tenere le cose segrete e ad organizzare il tutto coinvolgendo così tante realtà, ma sinceramente, non vorrei dire cose che magari potrebbero nuocere le future azioni.
Perchè ce ne saranno altre.
Del resto Abdallah Abu Rahma di Bili'in e coordinatore sarà con noi in Italia dal 21 al 28 Gennaio ed avrà modo di scegliere lui le cose che vorrà dire.
Vi ricordo gli appuntamenti in Italia.
21 - Roma 22 Firenze - 23 Pisa - 24 Genova - 25 Seregno - 26 - 27 in Val di Susa.

Fino a questo momento le tende non sono state smantellate, ma credo lo saranno prima dei 6 giorni di cui parla la Corte Suprema, la Porta del Sole fa troppa paura, è la rinascita.


Scrivete al governo israeliano e chiedete
libertà e diritti per i palestinesi
lunga vita Bal Al Shams - East Gerusalemme - Stato di Palestina.



  • Brigadier General Danny Efroni
    Military Judge Advocate General
    6 David Elazar Street
    Harkiya, Tel Aviv
    Israel
    Fax: +972 3 608 0366; +972 3 569 4526
    Email: arbel@mail.idf.il; avimn@idf.gov.il
  • Maj. Gen. Nitzan Alon
    OC Central Command Nehemia Base, Central Command
    Neveh Yaacov, Jerusalam
    Fax: +972 2 530 5741
  • Deputy Prime Minister and Minister of Defense Ehud Barak
    Ministry of Defense
    37 Kaplan Street, Hakirya
    Tel Aviv 61909, Israel
    Fax: +972 3 691 6940 / 696 2757
  • Col. Eli Bar On
    Legal Advisor of Judea and Samaria PO Box 5
    Beth El 90631
    Fax: +972 2 9977326
- leggete l'articolo sull'evacuazione

Un abbraccio.

Luisa Morgantini

Beppe Grillo e Casa Pound

Il mio commento sul blog di Beppe Grillo.

Il movimento 5 stelle è sotto attacco. Ma è anche sotto prova. Ora è giunto il momento di confrontarci sulle semplificazioni degli slogan. Prima semplificazione: gli altri da noi sono tutti uguali. Non è vero. Le primarie del PD non esprimono la democrazia dell'uno vale uno. Non è vero. Bersani uguale Berlusconi. Non è vero. Ma una cosa è vera: il programma, la regola, la Costituzione, i principi costituzionali delle 5 stelle rifiutano e attivamente impediscono la costituzione della politica come mestiere, rifiutano il miracolo della transustanziazione di un essere umano da cittadino a onorevole, semidio, separato dagli altri da una coltre-muro di privilegi, prebende, esenzioni che lo tolgono alla vista degli altri e impediscono a lui stesso di riconoscere e ricordare il mondo da cui proviene. Alice nel paese delle meraviglie, Harry Potter nella Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts...Un bambino o uomo incorrotto a cui viene inoculata una dose fortissima di eroina. Il Parlamento così come è crea politico-dipendenza. Per questo voglio vedere le 5 stelle in Parlamento: ho bisogno di verificare le possibilità di questo antibiotico-metadone che mi salvi dalla metastasi della politica. Per questo vale la pena di correre il rischio, soprassedere agli slogan, per questo Beppe vale la pena di ammettere lo sbaglio, ora che siamo in tempo: esclusione dei condannati dal tribunale civile, ma anche dei condannati dal tribunale esistenziale: tutti coloro che militino in Associazioni dichiaratamente fasciste, razziste, intolleranti: Anche se non sono catalogate "partiti". Caro Beppe, la tua intuizione è profezia, il tuo impegno è utopia, forse rasenti la pazzia. Ma sei un detonatore contro il muro dell'omertà, dell'assassinio, del latrocinio, della rassegnazione, della viltà e dell'opportunismo. Casa Pound è Alba Dorata, Aurora Dorata (Λαϊκός Σύνδεσμος - Χρυσή Αυγή), versione hitleriana dell'utopia. O no?
Urbano Cipriani 13.01.13 18:47|

http://www.beppegrillo.it/2013/01/le_balle_quotid.html#scrivi

sabato 12 gennaio 2013

4 passi nel Quartiere 4

Stamani con Paola, Antonietta, Carla, Giancarlo, Sandro e altri 50 compagni di viaggio, guidati da Stefano Bugetti. Durata: 9,30-12,15.

Partenza, Villa Vogel, ore 9,30 (Ogni secondo sabato del mese)







 Arrivo (cancello Villa Strozzi su via Pisana) - ore 12,15


venerdì 11 gennaio 2013

Luisa Morgantini scrive



2013/1/11 Luisa Morgantini <luisamorgantini@gmail.com>
Straordinaria azione dei Comitati popolari per la resistenzanonviolenta palestinese.
Oltre 200 palestinesi di vari distretti hanno fondato un nuovo villaggio nella zona E1 che hanno chiamato "Porta al Sole", a Gerusalemme est. Hanno sistemato tende e posto tutte le attrezzature necessarie per un soggiorno nella zona fino a quando il paese sarà costruito.
In una dichiarazione rilasciata da loro, gli attivisti hanno scritto: "Noi figli della Palestina, provenienti da tutte le parti della patria, dichiariamo la creazione del villaggio Porta del Sole,come scelta del popolo palestinese e senza il permesso dell'occupazione israeliana. Non abbiamo bisogno del permesso di nessuno perché questa è la nostra terra e nostro il diritto di costruire e rimanere su di essa. Abbiamo deciso di stabilire il nostro villaggio su questa cosiddetta zona E1 in cui l'occupazione ha annunciato di voler costruire 4.000 unità abitative, perché non resteremo in silenzio per l'insediamento e la colonizzazione continua della nostra terra.
Noi crediamo nell'azione e nella resistenza nonviolenta e siamo sicuri che il nostro villaggio si sostengano con forza fino a quando i legittimi proprietari valere i propri diritti alla loro terra.
Gli attivisti dicono che il nome del villaggio è stato ispirato dal libro del romanziere libanese Elias Khoury" Porta del Sole ", che racconta la storia della Palestina. "Porta Il nostro sole è la porta verso la liberazione e la fermezza,"si dice nella dichiarazione letta. "E 'la nostra porta a Gerusalemme è la nostra porta per tornare", sostenendo che Israele ha imposto per decenni fatti sul terreno, tutto a fronte del silenzio internazionale.
"È il momento di cambiare le regole del gioco, noi siamo i legittimi proprietari della terra e noi imponiamo i nostri fatti sul terreno.
Gli "abitanti del villaggio" hanno invitato tutti i settori del popolo di aderire e partecipare agli eventi e le attività che si svolgeranno nel villaggio nel corso dei prossimi giorni tra serate culturali, film e sessioni di discussione.

Qui sotto le dichiarazioni di Abdallah Abu Rahme,coordinatore dei Comitati Popolari per la resistenza nonviolenta palestinese che sarà con noi in Italia dal 20 al 28 Gennaio . giorno 21 roma - 22 Firenze . 23 Pisa - 24 Genova - 25 Como - 26 e 27 Val di Susa.


Palestinian activists set-up protest tents in E1 settlement area
Published today (updated) 11/01/2013 17:12
People from villages in the occupied West Bank near Jerusalem
pitched tents on Friday on the land Israel has earmarked for a new
urban settlement, looking to preserve the area for an independent
Palestinian state. (Reuters/Ammar Awad)
BETHLEHEM (Ma'an) -- Hundreds of Palestinian activists set up protest tents on Friday in the controversial E1 corridor area near Jerusalem as part of the non-violent resistance movement against Israel's occupation, a local group said.

Said Abdullah Abu Rahma, the coordinator of the Popular Committee against the Wall and Settlements in Bilin, told Ma'an that Palestinian activists had set up the village of Bab al-Shams, or 'Gate of the Sun', in protest against Israeli settlements.

"We will not be silent while settlements and the colonization of our land continues, and confirm that the village will endure until the rightful owners of the land are installed," Abu Rahma said.

Over 25 tents and a medical clinic have been set-up in the E1 area by protestors from all over the West Bank.

The name of the village was inspired by Lebanese author Elias Khoury's novel, which tells the story of Palestinian refugees in Lebanon.

"Israel has imposed facts on the ground for decades amid the silence of the international community, and the time has come to change the rules of the game, we are owners of this land and we will impose the reality on the ground," Abu Rahma said.

Although there was no immediate response from the Israeli authorities, police and soldiers in the past have moved quickly to shut down any such spontaneous Palestinian camps

In December, Israel announced plans to build some 3,000 settler homes in the E1 corridor near Jerusalem, drawing widespread international condemnation.

Britain, France and several other European countries summoned Israeli envoys to protest the plan, while President Mahmoud Abbas called the E1 area "a red line that cannot be crossed."

Construction in E1 would divide the West Bank and make the creation of a contiguous Palestinian state - as envisaged by the internationally backed two-state solution to the Palestinian-Israeli conflict - almost impossible.

Settlement building is illegal under international law.

L'arte di resistere in Palestina

Giovedi 10 gennaio - Firenze, Giardino dei ciliegi
Incontro con Belal Jadou, del campo profughi di Aida, a Betlemme


Insieme a lui Silva Stefania e Laura, volontarie "internazionali" in Palestina, forza di interposizione tra i palestinesi che raccolgono ulive, parano le pecore, lavorano i campi e la violenza dei coloni sostenuti dall'esercito israeliano che impediscono loro di raccogliere le olive, pascolare le pecore, lavorare i campi.
Sono stato nel campo profughi di Aida un anno fa, primi di gennaio. E' una gabbia per polli che sta lì dal 1948, 64 anni fa. Custode della gabbia: l'ONU. Padrone della gabbia: Israele. Situazione inedita e originale della storia del mondo; un esperimento-cavia per verificare la possibilità di tenere un popolo in schiavitù tramite la costituzione di uno Stato fuorilegge, dichiarato impunibile. Si tratta di un esperimento in corpore vivi, fatto alla luce del sole, monitorato dall'ONU, eseguito da Israele per conto degli Stati Uniti e dell'Europa; per meglio dire dell'1% che detiene il potere negli Stati Uniti e in Europa, guidati - semplificando un po' - dai centri bancari di Wall Street e London City.
Per cui il valore di "Occupy Wall Street" dei giovani newyorchesi e il valore simbolico del termine Wall= muro= banche.
Belal Jadou, presente, viene prima presentato con un video che lo vede all'opera in un "circolo-gabbia-cortile-stanza-scale-solaio in veste di animatore, istruttore, di bambini e giovani dai 6 ai 17 anni. Un video fatto bene, illustrato dalle ragazze del "servizio di interposizione internazionale" (scudi umani-testimoni contro le angherie israeliane).
Bedal, nel video, ci fa vedere casa sua irraggiungibile di là dal muro, ci indica gli insediamenti dei coloni a  ridosso del campo, belle case munite di ogni confort, compresa l'acqua 24 ore al giorno contro la gabbia di Aida che dispone di acqua per un'ora al giorno: una ora.
Il salone del Giardino è al freddo, mancano i soldi per pagare il riscaldamento, siamo a rischio di chiusura, io sto al caldo dentro il giaccone imbottito e sotto la papalina di lana che mi copre gli orecchi. Bedal Jadou parla in italiano, qualcosa mi sfugge, ma non la determinazione, la chiarezza delle idee, l'intelligenza. Risponde alle domande senza divagare, non crede alle azioni di copertura buonista da parte di certi enti ed istituzioni europee, locali e nazionale, ma sa distinguere la moneta buona da quella falsa, è critico, se ho capito bene, contro certe posizioni a "governo di Vichy" dell'Associazione Nazionale Palestinese. Ritornerà nella gabbia, ma è uno spirito libero, spera di poter acquistare il circolino "Arci" gabbia-cortile-stanza-scale-solaio che ora è in affitto...
Insomma, caro amico che leggi, un conto è sentir parlare, un conto esserci stati, nella Palestina occupata due volte (1948 e 1967). Le foto che qui indico sono mie.
Non è Dachau, è Betlemme
Di qua gli umani (1 ora d'acqua al giorno) - Di là gli alieni (24 ore d'acqua al giorno)
Se ne hai voglia qui vedi le altre (tutte del campo di concentramento di AIDA)

Nota a margine

Resistenza non violenta e/o resistenza violenta; OLP e/o HAMAS.
Intendo parlarne, prima o poi. Nel frattempo annoto qui per memoria due passi di Nelson Mandela:


« Unitevi! Mobilitatevi! Lottate! Tra l'incudine delle azioni di massa ed il martello della lotta armata dobbiamo annientare l'apartheid! »

Rifiutando un'offerta di libertà condizionata in cambio di una rinuncia alla lotta armata (febbraio 1985), Mandela rimase in prigione fino al febbraio del 1990. Le crescenti proteste dell'ANC e le pressioni della comunità internazionale portarono al suo rilascio l'11 febbraio del 1990, su ordine del Presidente sudafricano F.W. de Klerk, e alla fine dell'illegalità per l'ANC. Mandela e de Klerk ottennero il Premio Nobel per la pace nel 1993. Mandela era già stato in precedenza premiato con il Premio Lenin per la pace nel 1962 ed il Premio Sakharov per la libertà di pensiero nel 1988.

domenica 6 gennaio 2013

FIRENZE per la Palestina e per GAZA


Firenze 10 Gennaio – L’arte di resistere in Palestina!


L’Assopace,  il Giardino dei Ciliegi con il Centro Ideazione Donna e il Centro Arial Almistakbel organizzano una serata per parlare di Palestina.
Programma della serata
ore 18.00
Incontro con Belal Jadou del campo profughi di Aida a Betlemme che porterà la sua testimonianza dei campi profughi palestinesi e Silva, Stefania, Giorgio e Laura che racconteranno la loro esperienza in Palestina con foto e video.
ore 20.00
Inaugurazione della mostra fotografica di Stefania Guida, Silva Pala, Giorgio Pederiva e Laura Scarpelli
A seguire aperitivo a base di Maqluba e Hummus e con danze tradizionali palestinesi
Dove
Giardino dei ciliegi
Via dell’Agnolo 5  – Firenze
Per informazioni
366 6225072




FIRENZE PER GAZA
19 gennaio in occasione
della ricorrenza dell’Operazione Piombo Fuso, durante la quale – dal 27 dicembre 2008 al 18 gennaio 2009 – l’esercito israeliano invase la Striscia di Gaza, sottoponendola al fuoco devastante dell’artiglieria ed ai bombardamenti dell’aviazione e della marina, che lasciarono dietro di sé una lunga scia di sangue palestinese, con i suoi 1.419 morti, i 5.360 feriti e la distruzione totale o parziale di almeno 3.356 edifici, in un territorio già profondamente prostrato da un prolungato assedio e che è destinato ora a rimanere pericolosamente inquinato in modo permanente,
invita
tutte le organizzazioni e le associazioni, i partiti politici e i comitati della società civile della città di Firenze e della sua Provincia, insieme a tutta la cittadinanza ancora sensibile ai valori del rispetto e della difesa dei diritti civili e umanitari di tutti i popoli
a  partecipare al
presidio in Piazza della Repubblica Sabato 19 Gennaio 2013    ore 15 - 19
con: microfono aperto, letture, musica, performance teatrale