lunedì 25 marzo 2013

Dopo Scilla-Cariddi tocca a Cariddi-Scilla: coraggio, Beppe.

Caro Beppe

Visto che hai portato bene alla Sicilia con la traversata da Scilla a Cariddi, ora aspettiamo il viaggio inverso: 30 milioni di Italiani ti aspettano a Scilla: cinquestelle, pidiellini, ingroiani, SELlini, non votanti, società civile, volontari del sociale...Dai Beppe, fidati di noi, non fare lo struzzo, non lasciarci in balia dello stronzo che lui sì ci farà veder le stelle. Ma quelle non le vogliamo. Beppe ritorna a noi, in continente.

Portaci via dall'Inferno

Lo duca e io per quel cammino ascoso
intrammo a ritornar nel chiaro mondo;
e sanza cura aver d'alcun riposo, 135
  salimmo sù, el primo e io secondo,
tanto ch'i' vidi de le cose belle
che porta 'l ciel, per un pertugio tondo. 138
  E quindi uscimmo a riveder le stelle.

Liberaci dal Purgatorio
Io ritornai da la santissima onda
rifatto sì come piante novelle
rinovellate di novella fronda, 144
  puro e disposto a salire a le stelle.

Tutti in paradiso
A l'alta fantasia qui mancò possa;
ma già volgeva il mio disio e 'l velle,
sì come rota ch'igualmente è mossa, 144
  l'amor che move il sole e l'altre stelle.

domenica 24 marzo 2013

Schizzi di merda digitali



Da mesi orde di trolls, di fake, di multinick scrivono con regolarità dai due ai tremila commenti al giorno sul blog. Qualcuno evidentemente li paga per spammare dalla mattina alla sera. Questi schizzi di merda digitali si possono suddividere in alcune grandi categorie. Quella degli "appellanti" per la governabilità per il bene del Paese, del "votaBersani, votaBersani", o del "votaGrasso, votaGrasso" (l'unico procuratore antimafia estimatore di Berlusconi). ...
(post di Beppe Grillo)

Commento di Barbabianca pubblicato sul blog di Grillo:
Se fossi il Cavaliere o il suo stalliere pagherei tanti trolls per attaccare tutti quelli che su questo blog consigliano o chiedono di mettere in grado governo e parlamento di dare in aperitivo agli italiani affamati alcune delle pietanze imbandite sulla tavola dei 5* (20) e su quella del PD-l (8).
 Aggiornamento -
Commenti più votati (dal blog di Beppe Grillo di lunedi 25 marzo):


1 - Io ho sempre votato IDV. Mai PD. E ultimamente M5S. E sono un pragmatico. Le cose si cambiano adesso -da dentro- VOTANDO UNA FIDUCIA “CONDIZIONATA”.

“CONDIZIONATA” significa NON DARE FIDUCIA AL PD MA SOLTANTO A ALCUNE LEGGI ANTICASTA (fino ad oggi impossibili).

Beppe grillo dovrebbe convocare una conferenza stampa e dire: "Appoggiamo provvisoriamente un governo per approvare le leggi sul conflitto d'interesse, i costi della politica, anticorruzione, legge elettorale... e poi a casa tutti".

Ciò darebbe un'immagine agli elettori del M5S (di sinistra e di destra) che il Movimento sta facendo qualcosa. È PRAGMATISMO POLITICO! E questo tipo di strategia raccoglierebbe molti più voti alle prossime elezioni. È una occasione da non perdere. Ma pochi lo capiscono...

Berlusconi HA UNA FIFA TREMENDA e se non si approfitta questa OCCASIONE STORICA potrebbe rivincere le elezioni sempre allo stile “Wanna Marchi”.
Marco V.  24.03.13 13:28|


2 - MA QUALE COMPLOTTISMO! Io ho votato anche alle primarie. Abbiamo la possibilità di cambiare il paese, possiamo convincere la parte migliore del centrosinistra a seguire le nostre proposte aggirando la loro classe dirigente (che anche loro non sopportano più), e tu, per paura di apparire coinvolto in un inciucio, preferisci stare alla finestra ad aspettare un disastroso inciucio PD-PDL per poter dire "avete visto che avevo ragione?", sperando qualche punto in più alla prossima tornata elettorale... e intanto il paese va in malora. CHI POTREBBE FARE E NON FA, DIVENTA COMPLICE. Questo non è coraggio rivoluzionario, questa è VILTÀ.

Iacopo Vettori 24.03.13 13:30|


3 - Caro Grillo io non ci sto, ho condiviso tante delle tue battaglie, ma ultimamente non condivido la tua linea oltranzista ed ho espresso le mie critiche su questo blog, ma essere considerato schizzo di merda a pagamento è veramente ingiusto e mi offende profondamente. Se pensi che gli 8.000.000 milioni di persone che hanno votato il m5s condividano la tua posizione ti stai sbagliando di grosso.Se pensi che in un un movimento ci sia spazio solo per un pensiero allora dai ragione ai tuoi detrattori. Che in un blog ci siano i troll fa parte delle regole del gioco, ma perché non pensi che i troll non siano quelli che ti sostengono in pieno perché non ti vogliono al governo? Penso che stai commettendo gli stessi errori della casta, chiuso in te stesso senza ascoltare gli altri. Io sinceramente mi aspetto delle scuse.

sabato 23 marzo 2013





Termopili d'Italia - Il passaggio è stretto, riusciranno i 300 (parlamentari) a respingere l'assalto del cavaliere con macchia e con paura, a ricacciare gli stallieri moltiplicati nella sua stalla, nutriti con la biada della menzogna e dell'imbroglio, della licenza e dell'impunità? In questo momento è tecnicamente possibile, politicamente opportuno, moralmente doveroso. Italiani!
Mio appello a Beppe Grillo:

Caro Beppe: (clicca sull'immagine)



lunedì 18 marzo 2013

Rachel Corrie, una di noi

Dieci anni fa

Quel 16 marzo del 2003 le prime immagini di Rachel Corrie arrivarono a tarda sera: il volto di una ragazza, un corpo senza vita coperto da un lenzuolo su di un tavolo di ospedale 
di Michele Giorgio - IL MANIFESTO

Gaza, 16 marzo 2013, Nena News -Quel 16 marzo del 2003 le prime immagini da Gaza di Rachel Corrie arrivarono a tarda sera, trasmesse dalle televisioni arabe. Il volto di una ragazza, un corpo senza vita coperto parzialmente da un lenzuolo su di un tavolo di ospedale, un medico che spiegava le cause della morte. Niente di più ma indimenticabili per chi le vide. Immagini che confermarono le notizie che circolavano da ore sull'uccisione a Rafah, sul confine tra Gaza e l'Egitto, di una giovane occidentale, attivista dell'International solidarity movement (Ism), schiacciata da una ruspa militare israeliana mentre si opponeva alla distruzione di una casa.

               

Un toccante brano della band aretina "La casa del vento" impreziosito dalla splendida voce di Elisa.
Lyrics to Rachel And The Storm :
(feat. Casa del vento)

È arrivato il momento
Io non posso aspettare
È un momento perfetto
Per decidere di andare.

Vorrei farvi vedere
L'arida terra su cui cammino
Tutti i segni del fuoco
E dove crescono i loro bambini.

Not in some distant place
Not a far away day
If I stuble and fall down
I will stand up again.

In the light of the dawn
I'll see the birds soar beyond the wall
I'll give them my strenght
I cannot believe in the end of the world.

And so I shall go
In the rage of the storm
'cos only on earth
I find heaven.

Rachel hold her head high
Against the storm.

Come il cielo e la terra
Noi ci incontreremo
Dopo il sogno e la veglia
Noi ci incammineremo.

We dance on the edge
We challenge the fear of the void
We cannot allow
This fall towards the end of the world.

And so I shall go
In the rage of the storm
'cos only on earth
I find heaven.

Rachel hold her head high
Against the storm.

Rachel hold her head high
Against the storm.

Da un mio post del 16 marzo 2003

La donna si chiamava Rachel Corrie, aveva 23 anni ed era originaria di Washington.

Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non é chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi é chi sacrifica se stesso per il bene degli altri. E' suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a se stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell'umanità.
(Toro Seduto)
(Dal blog Supermamme)
Ma sono tre le vittime della giornata nella Striscia di Gaza. Oltre alla volontaria americana, sono morti due palestinesi. Ahmed Najar, 43 anni, è stato ucciso stasera a Rafah dal fuoco israeliano e, in precedenza, Mohammed Abdel Hadi, 18 anni, è stato colpito a morte da soldati israeliani a Khan Yunes.

giovedì 14 marzo 2013

Habemus papam collusum?

Occhio, ragazzi.

Fonte del post
(una volta aperto puoi chiedere la traduzione meccanica)

Bergoglio

Por Horacio Verbitsky| Página 12

Un laico católico y un ex jesuita revelan las relaciones de Bergoglio con Massera y la represión. Una patota operativa golpeó a la novia del primero dentro del Colegio Máximo para que revelara dónde encontrarlo.

El sacerdote manejaba el auto de Bergoglio, quien le contó sus encuentros con Massera y le habló del plan político del ex dictador. Una monja y una ex religiosa hablan del rol de Bergoglio en el secuestro de Yorio y Jalics.

Lea también: Bergoglio contrastado dictadura e Iglesia

El médico Lorenzo Riquelme, hoy de 58 años y residente en Francia, dice que la patota que lo secuestró y lo torturó en 1976 salió de la sede principal de la Compañía de Jesús, donde vivía y era principal responsable el superior provincial Jorge Mario Bergoglio. Riquelme tenía militancia en la Juventud Peronista y en el movimiento cristiano vinculado con los curas del tercer mundo. Para averiguar dónde encontrarlo golpearon a su novia, que trabajaba en el Observatorio de Física Cósmica de San Miguel, dentro del predio del Colegio Máximo. Riquelme cree que se trató de un grupo operativo de la Armada que tomó posiciones allí después del golpe. En esos apremios participó un sacerdote que con autorización de Bergoglio era capellán militar de la Escuela de Suboficiales General Lemos, en la vecina guarnición de Campo de Mayo. El ex jesuita Miguel Ignacio Mom Debussy, hoy de 63 años, hizo los votos el 13 de marzo de 1976 y Bergoglio fue su padrino de ordenación el 3 de diciembre de 1984. En los viajes entre San Miguel y la Ciudad de Buenos Aires en los que le hacía de chofer, Bergoglio le habló del proyecto político del jefe de la Armada, Emilio Massera, y le comentó que se había reunido con él varias veces.

El mago González

El Observatorio fue un lugar de encuentro de la militancia en los últimos años de la década del 60 y los primeros de la siguiente. Mucha gente de la zona almorzaba en su comedor, que era muy barato, y pasó a ser punto de reunión y de discusiones políticas. Entre quienes pasaron por allí estuvo Marcelo Kurlat, El Monra, uno de los dirigentes de las FAR, que luego del golpe murió al resistirse al secuestro por el grupo de tareas de la ESMA. El periodista Horacio Ríos trabajaba en la Municipalidad de San Miguel (hoy General Sarmiento), militaba en la JTP e integraba la comisión directiva del sindicato municipal. Su madre y su hermano trabajaban en el Observatorio. Ríos ayudó a crear una comisión interna muy combativa, que entre 1973 y 1975 logró importantes reivindicaciones. Los jesuitas no estaban muy conformes con que la efervescencia política de la que habían participado afectara sus propias instituciones. La esposa de Ríos era Graciela Podestá, quien entre 1999 y 2003 fue diputada bonaerense por el Frepaso. El ex jesuita Alberto Sily narra que poco antes del golpe muchos científicos y técnicos del Observatorio recibieron cartas con amenazas de la Triple A y cinco de los principales se exiliaron, en Uruguay y en México. Podestá y Ríos recuerdan a un jesuita de apellido español, que no trabajaba en el Observatorio pero vivía en el Colegio Máximo, que siempre “llegaba con dos tipos armados con FAL”.

Traduzione del computer

Da Horacio Verbitsky| Pagina 12

Un laico cattolico e un ex gesuita rivelano Bergoglio relazioni con Massera e repressione. Una banda operativa ha picchiato la sposa del primo all'interno della scuola massima che rivelano dove trovarlo.

Il prete stava guidando l'auto di Bergoglio, che gli raccontò loro incontri con Massera e gli disse di piano politico dell'ex dittatore. Una suora e un ex religioso parla del ruolo di Bergoglio nel rapimento Yorio e Jalics.

Leggi anche: Bergoglio contrastava dittatura e Chiesa

Il dottore Lorenzo Riquelme, ora 58 anni residente in Francia e dice che la banda che lo rapì e lo torturarono nel 1976 a sinistra la sede della società di Gesù, dove egli visse e fu il principale responsabile del superiore provinciale, Jorge Mario Bergoglio. Riquelme aveva militanza in gioventù peronista e il movimento cristiano legato con i sacerdoti del terzo mondo. Per scoprire dove trovarlo, hanno picchiato la sua fidanzata, che ha lavorato presso l'Osservatorio di Cosmic fisica di San Miguel, all'interno dei locali della scuola massimo. Riquelme crede che era una task force della Marina militare che ha preso le posizioni lì dopo il colpo di stato. Un sacerdote che, con il permesso di Bergoglio fu cappellano militare della scuola di sottufficiali generale Lemos, nella vicina guarnigione di Campo de Mayo ha partecipato a quei vincoli. L'ex gesuita Miguel Ignacio mamma Debussy, oggi 63 anni, ha fatto i voti su 13 marzo 1976 e Bergoglio fu suo padrino di gestione su 3 dicembre 1984. Viaggio tra San Miguel e la città di Buenos Aires in cui hanno fatto al suo autista, Bergoglio detto del progetto politico del capo della Marina, Emilio Massera e gli disse che aveva incontrato con lui parecchie volte.

Il mago Gonzalez

L'Osservatorio è stato un luogo di incontro per la militanza negli ultimi anni degli anni sessanta e la prima del prossimo. Molte persone nell'area avendo pranzo nella sala da pranzo, che era molto a buon mercato e divenne un punto di incontro con gli argomenti politici. Tra coloro che sono andato che c'era Marcelo Kurlat, El Monra, uno dei leader del FAR, che, dopo il colpo di stato, morì mentre resistendo un rapimento da parte della task force dell'ESMA. Giornalista Horacio Ríos lavorato nel comune di San Miguel (ora General Sarmiento), un membro attivo della JTP ed era un membro del Consiglio di amministrazione dell'Unione Comunale. Sua madre e suo fratello ha lavorato presso l'Osservatorio. Fiumi ha contribuito a creare una commissione interna molto combattiva, che tra il 1973 e il 1975 ha raggiunto importanti affermazioni. I gesuiti non erano molto compatibili con i tumulti politici che avevano partecipato a influenzare le proprie istituzioni. La moglie di fiumi era Graciela Podestá, che, tra il 1999 e il 2003, Buenos Aires fu vice dell'Argentina. L'ex gesuita Alberto Sily narra che poco prima del colpo di stato molti scienziati e tecnici dell'Osservatorio ha ricevuto lettere con minacce di tripla A e cinque dei principali esiliato, in Uruguay e Messico. Podestà e fiumi che ricorda un gesuita spagnolo cognome, che non stava lavorando presso l'Osservatorio, ma vissuto nella scuola massima, che sempre "è venuto con due tipi armato con FAL".

lunedì 11 marzo 2013

. Lo chiediamo gentilmente, ma ad alta voce



Mai, dal dopoguerra a oggi, il Parlamento italiano è stato così profondamente rinnovato dal voto popolare. Per la prima volta i giovani e le donne sono parte cospicua delle due Camere. Per la prima volta ci sono i numeri per dare corpo a un cambiamento sempre invocato, mai realizzato. Sarebbe grave e triste che questa occasione venisse tradita, soprattutto in presenza di una crisi economica e sociale gravissima.
Noi chiediamo, nel nome della volontà popolare sortita dal voto del 24-25 febbraio, che questa speranza di cambiamento non venga travolta da interessi di partito, calcoli di vertice, chiusure settarie, diffidenze, personalismi. Lo chiediamo gentilmente, ma ad alta voce, senza avere alcun titolo istituzionale o politico per farlo, ma nella coscienza di interpretare il pensiero e le aspettative di una maggioranza vera, reale di italiani. Questa maggioranza, fatta di cittadine e cittadini elettori che vogliono voltare pagina dopo vent'anni di scandali, di malapolitica, di sperperi, di prepotenze, di illegalità, di discredito dell'Italia nel mondo, chiede ai suoi rappresentanti eletti in Parlamento, ai loro leader e ai loro portavoce, di impegnarsi fino allo stremo per riuscire a dare una fisionomia politica, dunque un governo di alto profilo, alle speranze di cambiamento.
Michele Serra
Roberto Benigni
 
don Luigi Ciotti
 
Oscar Farinetti
 
don Andrea Gallo
 
Lorenzo Jovanotti
 
Carlo Petrini
 
Roberto Saviano
 
Salvatore Settis
 
Barbara Spinelli
 

mercoledì 6 marzo 2013

Le galline hanno poca memoria

Dedicato a chi ha votato Berlusconi e a chi non conosce la differenza tra socialismo e fascismo


Una volta le galline trovarono la volpe in mezzo al sentiero. Aveva gli occhi chiusi, la coda non si muoveva.
- È morta, è morta - gridarono le galline. - Facciamole il funerale.
Difatti suonarono le campane a morto, si vestirono di nero e il gallo andò a scavare la fossa in fondo al prato.
Fu un bellissimo funerale e i pulcini portavano i fiori. Quando arrivarono vicino alla buca la volpe saltò fuori dalla cassa e mangiò tutte le galline.
La notizia volò di pollaio in pollaio. Ne parlò perfino la radio, ma la volpe non se ne preoccupò. Lasciò passare un po' di tempo, cambiò paese, si sdraiò in mezzo al sentiero e chiuse gli occhi.
Vennero le galline di quel paese e subito gridarono anche loro:
- È morta, è morta! Facciamole il funerale.
Suonarono le campane, si vestirono di nero e il gallo andò a scavare la fossa in mezzo al granoturco.
Fu un bellissimo funerale e i pulcini cantavano che si sentivano in Francia.
Quando furono vicini alla buca, la volpe saltò fuori dalla cassa e mangiò tutto il corteo.
La notizia volò di pollaio in pollaio e fece versare molte lacrime. Ne parlò anche la televisione, ma la volpe non si prese paura per nulla. Essa sapeva che le galline hanno poca memoria e campò tutta la vita facendo la morta. E chi farà come quelle galline vuol dire che non ha capito la storia.

Non tutte le galline sono uguali

La Volpe e le Galline

Una volpe aveva preso di mira le galline di un pollaio, chiedendosi come fare ad arrivare a loro.
E, saputo di un’epidemia che le aveva colpite, non ci pensò due volte e si recò al pollaio travestita da medico, con una borsa piena di strumenti e di farmaci.
Giunta che vi fu, disse:
- Buongiorno, care galline, come vi sentite ? Permettetemi di visitarvi. Aprite dunque quell’uscio.-
Risposero allora le galline a una voce:
- Te ne ringraziamo moltissimo, ma se te ne vai ci sentiremo assai meglio.-

La favola insegna che il saggio annuserà le cattive intenzioni di altri, per quanto mascherate da favori.
Esopo


martedì 5 marzo 2013

Insieme si può


Preghiamo coloro che considerano le presenti riflessioni un contributo positivo a sostegno del nuovo che nasce, di diffonderle e , a chi ha gli indiriozzi per farlo, di raggiungere personalmente i nuovi eletti delle varie aree di riferimento.
Lettera della Comunità dell’Isolotto per il sostegno alle elette/i e alle elettrici/elettori impegnati nella responsabilità di costruire il nuovo che nasce.

Siamo la Comunità di base dell’Isolotto in Firenze, una realtà con una storia di impegno nel territorio, nel sociale, nella politica, nella chiesa.
Abbiamo pagato spesso pesantemente le nostre scelte dalla parte di chi difende i valori della giustizia e della solidarietà a partire dai bisogni degli ultimi. Lungo la nostra storia che viene dal lontano ‘68, abbiamo sperimentato che il nuovo che nasce è sempre avvertito come destabilizzante per le abitudini consolidate, per i ritmi consueti, per le sicurezze acquisite. Produce reazioni di difesa. Innesca ansie, paure, conflitti. I sistemi di dominio, che si sentono minacciati dalla creatività generativa della vita e della storia, temono il collasso e invece di contribuire al superamento positivo delle tensioni verso sintesi culturali nuove, alimentano il conflitto, soffiano sul fuoco della paura e offrono i vecchi recinti restaurati e magari abbelliti.
Oggi sentiamo l’urgenza di sostenere “il nuovo che sta nascendo” e aggiungiamo la nostra voce alle tante che chiedono al nuovo Parlamento il coraggio di operare con determinazione e senso di responsabilità per il cambiamento.
· Abbiamo imparato che “la verità” non esiste, ma esistono le “tante verità” che possono arricchire il cammino dell’umanità e che siamo chiamati a coniugare insieme, in atteggiamento critico ma di reciproca fiducia.
· Abbiamo capito che le “piazze” sono tante: quelle delle adunate fasciste, delle guerriglie urbane, delle manovre militari, delle esibizioni di potere, degli osanna al papa, delle processioni, delle feste, ma anche le piazze “contro la mafia”,quelle della resistenza, delle manifestazioni sindacali, delle donne, degli studenti, delle marce per la pace, e ancora le piazze della musica, dei carnevali, della solidarietà, dei mercatini alternativi, del camminare insieme. La piazza è il luogo aperto di tutti, il luogo della relazione fisica, del parlarsi l’uno accanto all’altro, quel luogo che noi dell’Isolotto abbiamo animato per oltre quaranta anni anche quando le piazze si svuotarono.
· Abbiamo capito che oggi è importante vivere questa piazza che si è imposta con le elezioni come la nascita di una nuova resistenza, la capacità di cogliere i segni dei tempi, il bisogno di affrontare il futuro con generosità. La piazza non risolve i problemi, ma è il momento unificante di tante persone di buona volontà che dicono: ci siamo, vogliamo contare e vogliamo impegnarci.
· Siamo consapevoli che la battaglia “contro” degli uni verso gli altri serve solo a rinserrare le fila di quella destra dove prevale l’individualismo aggressivo o la paura di perdere privilegi.
· Guardiamo con fiducia chi oggi è sceso nelle piazze perché quello è per lo più un popolo informato, consapevole, desideroso di mettersi in gioco. E’ il popolo che abbiamo contribuito a formare e generare con la nostra resistenza di piccole formiche operose anche se invisibili.
· Abbiamo scoperto che la piazza geografica e la piazza telematica sono oggi luoghi molto frequentati e importantissimi anche per la maturazione umana e culturale. Da sempre abbiamo sostenuto il valore della comunicazione e della crescita culturale delle persone: abbiamo lottato per la “scuola di tutti”, per la cultura diffusa, per la crescita delle consapevolezze, per l’impegno, la partecipazione, la democrazia.
· Siamo consapevoli che il nuovo che nasce non è perfetto, che non sarà semplice né facile elaborare e costruire un cammino comune, sfrondare i riferimenti ai “leaderismi individualisti” per favorire l’assunzione di responsabilità diffuse e condivise. Abbiamo davanti tempi complicati e non facili, ma noi che veniamo da lontano sentiamo il dovere di accompagnare e partecipare a questo cammino in cui si intrecciano le generazioni con le loro energie, esperienze e sapienze.
IL NOSTRO APPELLO
A chi ha votato e a chi non è andato a votare, a chi è stato eletto e a chi è rimasto fuori, a tutti coloro che pensano che “un mondo nuovo è possibile” rivolgiamo l’invito:
- ad avere la pazienza, la generosità e la sapienza di riconoscere e valorizzare le risorse positive degli/delle uni/e e degli/delle altri/e,
- a lavorare cercando nuovi percorsi, mettendo in gioco competenze, collaborazioni, disponibilità per cambiare le leggi in modo costruttivo,
- a non disperdere le nuove energie che si sono messe in gioco e a mantenere una collaborazione costante ed attiva con i territori e le loro espressioni di partecipazione responsabile al bene comune.
Niente nuove elezioni, inciuci, distinguo, veti; molta creatività, costanza, generosità, pazienza, ma anche concretezza e aderenza ai problemi ed ai contesti reali, impegno a crescere insieme ed a rendere alla “politica” il suo vero significato di luogo per il raggiungimento della felicità.
Non sarà facile, buon lavoro a tutti noi!
La Comunità dell’Isolotto riunita in assemblea
domenica 3 marzo 2013
Baracche Verdi - Via degli Aceri 1
50142 Firenze
Web: http://www.comunitaisolotto.org/


Fonte

Video su BeppeGrillo

sabato 2 marzo 2013

Il resto verrà da sé


Dal blog di Beppe Grillo, sezione commenti:

"Iniziamo a parlare dei progetti, studiamo la loro fattibilità, diamo corpo alle nostre proposte del programma con numeri, strategie e tempi. I I dati sulla disoccupazione sono enormi, uno su tre degli under-18 è a rischio povertà, le aziende non sopravviveranno altri sei mesi.
Portiamo le nostre proposte in parlamento, con o senza fiducia (la questione per quanto mi riguarda è accademica), e il resto verrà da sé." 


La frase in rosso l'ho fatta mia e postata tra i commenti.


Leggo su un trafiletto del Fatto Quotidiano un pezzo di Massimo Fini che dice che il progetto Cinquestelle programma un'era nuova, strategicamente opposta all'attuale Modernità fatta di crescita crescita crescita lavoro lavoro lavoro pil pil pil e che il 26 febbraio è stata posta la prima pietra di questo progetto che vuole fermare un treno impazzito in corsa verso l'abisso comunque vada a finire (intendo il progetto).
Proprio così. E per questo il progetto contagerà  l'Europa e oltre, comunque vada a finire (intendo il progetto).

venerdì 1 marzo 2013

dateci una mano piuttosto che martellarci

PASSAPAROLA - COMUNICATO POLITICO NUMERO CINQUANTATRE - BEPPE GRILLO
Passaparola - Comunicato politico numero cinquantatre - Beppe GrilloSignori stiamo per affrontare qualche cosa di straordinario, delle elezioni in Parlamento, un Movimento, elezioni via Web, non è mai stato fatto nulla di così straordinario. Facciamo quello che possiamo, le regole sono molte, poi stanno molto attenti se sbagliamo, bisogna non sbagliare nulla. Sarà un cambiamento epocale, duro, sbaglieremo, sbaglierò, mi accuserete di qualsiasi cosa, non lo so. Io credo che dovremmo affrontare insieme una grande cosa che stiamo facendo, ce ne renderemo conto tra qualche anno, quindi dateci una mano piuttosto che martellarci, a me e a Casaleggio, di darci delle martellate in testa, dateci consigli, una mano, abbiamo bisogno tutti uno dell’altro. Grazie.

Aux armes, citoyens!



Comunicazione:
  • Lo strumento ufficiale per la divulgazione delle informazioni e la partecipazione dei cittadini è il sito www.movimento5stelle.it

  • I parlamentari dovranno rifiutare l’appellativo di “onorevole” e optare per il termine “cittadina” o “cittadino”
Fonte

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