venerdì 13 dicembre 2013

FIRENZE PER GAZA



FIRENZE PER GAZA

In occasione

della ricorrenza dell’Operazione Piombo Fuso, durante la quale – dal 27 dicembre 2008 al 18 gennaio 2009 – l’esercito israeliano invase la Striscia di Gaza, sottoponendola al fuoco devastante dell’artiglieria ed ai bombardamenti dell’aviazione e della marina, che lasciarono dietro di sé una lunga scia di sangue palestinese, con i suoi 1.419 morti, i 5.360 feriti e la distruzione totale o parziale di almeno 5.356 edifici, in un territorio già profondamente prostrato da un prolungato assedio e che è destinato ora a rimanere pericolosamente inquinato in modo permanente,

invita

tutte le organizzazioni e le associazioni, i partiti politici e i comitati della società civile della città di Firenze e della sua Provincia, insieme a tutta la cittadinanza ancora sensibile ai valori del rispetto e della difesa dei diritti civili e umanitari di tutti i popoli


a  partecipare al

presidio in Piazza della Repubblica Sabato 11 Gennaio 2014    ore 15.30- 19.00

con: microfono aperto, letture, musica, performance teatrale


GIORNATE DELLA MEMORIA
DEL GENOCIDIO DEI PALESTINESI A GAZA

“… Prendete un pezzo di terra di 40 km per 5 e chiamatelo Gaza poi riempitelo con 1.400.000 abitanti palestinesi. Circondatelo con il mare a Ovest, l’Egitto a Sud, Israele a Nord e a Est e chiamatela “terra dei terroristi”. Poi dichiaratele guerra e invadetela con 232 carri armati, 687 blindati, 43 postazioni di lancio per jet da combattimento, 346 mortai, 3 satelliti spia, 64 informatori, 12 spie infiltrate e 8000 soldati. Ora dite che è per la difesa di Israele. E dichiarate che eviterete di colpire la popolazione civile…”                                                       (Raja Chemayel)
       
A partire dal 27 Dicembre 2008 e fino al 18 Gennaio 2009, con l’offensiva militare denominata “Piombo fuso”,  il governo di Israele ha compiuto uno dei più efferati massacri di tutta la storia dell’occupazione dei Territori Palestinesi. Il popolo di Gaza, già profondamente colpito da un lungo ed estenuante embargo è stato lasciato solo di fronte al criminale sterminio:

1419 Palestinesi uccisi, dei quali 1167 erano civili (318 bambini, 111 donne, 6 medici, 2 operatori ONU, 6 giornalisti)
5360 feriti, dei quali 1600 bambini e 830 donne. Moltissimi resteranno permanentemente invalidi e si registra una grande incidenza di tumori e di neonati con malformazioni causate dagli effetti di armi all’uranio e fosforo bianco.
Totalmente distrutte 2114 abitazioni e 3242 gravemente danneggiate con il coinvolgimento di almeno 20.000 civili.
Bombardati intenzionalmente, con 1 milione di kg di bombe, 16 ospedali, 215 cliniche mediche, 28 ambulanze, 21 scuole, 19 moschee, 167 stabilimenti industriali. Contaminati migliaia di ettari di campi coltivati.

       Troppe voci in Europa e nel mondo, distratte sulle evidenti violazioni ma interessate soltanto a salvaguardare interessi economici, hanno continuato a sostenere Israele fino a quando il suo criminale governo si è sentito autorizzato a concludere l’operazione “Piombo fuso” con veri e propri crimini contro l’umanità, l’uso sulla popolazione civile di “armi di distruzione di massa” tassativamente proibite dal Diritto Internazionale, le micidiali “bombe DIME” che hanno ucciso tagliando a pezzi i corpi e le terribili “bombe al fosforo bianco” che hanno provocato ustioni inestinguibili per giorni e ferite difficilmente rimarginabili. 
       Il Consiglio per i diritti umani e l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite hanno definito “crimine di guerra” il genocidio a Gaza, ma non siamo ancora arrivati alla condanna di questo massacro attraverso un giudizio della Corte Penale Internazionale, nonostante dell’uso di armi di distruzione di massa da parte di Israele e  la totale violazione del diritto internazionale, dei diritti umani, della  Convenzione di Ginevra. 

E le violazioni continuano in tutta la Palestina con l’ampliamento del “muro di separazione” e con le innumerevoli restrizioni alla libertà di movimento, con l’impossibilità di lavorare, di curarsi, di coltivare la terra, di visitare i parenti. E’ di nuovo silenzio sulle terribili condizioni di vita e le difficoltà di sussistenza, non solo a Gaza, ma a Gerusalemme est e in tutti i Territori Occupati della Palestina.





DAYS  TO  REMEMBER  THE  GENOCIDE
OF THE  PALESTINIANS OF GAZA

“… Take a piece of land of  40 km by 5 and call it  Gaza, then fill it with 1.400.000 inhabitants of  Palestinians. Surround it with the sea in the West, Egypt in the South, Israel in the North and East and call it  “land of  terrorists”. Then declare war and invade it with 232 tanks, 687 armored cars, 43 launching positions for combat  jets, 346 mortars, 3 spy satellites, 64 informers, 12 infiltrated  spies and 8000 soldiers. Now declare that this is to defend Israel. And declare that you avoid shooting the civilian population…”                                                                (Raja Chemayel)
       
On December 27th, 2008 onwards to January 18th, 2009, with the military assault called “Cast Lead ”, the government of Israel has accomplished one of the most barbarous massacres in the story of the occupation of the Palestinian territories.  The people of  Gaza, just deeply stroken by a long and exhausting was left alone during  the criminal slaughter:

1419 Palestinians killed, 1167 of them civilians (318 children, 111 women, 6 physicians, 2 UN-operators, 6 journalists)
5360 injured, 1600 children and 830 women. Many will remain permanently disable and a high incidence of  tumors  and  newborns is registred with malformations caused by the effects of arms containing depleted uranium and white phosphor.
Totally destroyed 2114 homes and 3242 seriously damaged , 20.000 civilians involved.
Purposely bombed with 1 million kg of bombs, 16 hospitals, 215 medical clinics, 28 ambulances, 21 schools, 19 mosques, 167 factories. Thousands of acres of cultivated soil contaminated.
   
    Too many voices in Europe and in the world are still careless with the evident violations accruing in Palestine while being interested in safeguarding economic interests and keeping on supporting Israel until his criminal government has felt authorized to conclude the operation "Cast Lead". It represents a real crime against  humanity and the civilian population for the use of weapons of mass destruction- strictly prohibited by international law-, the use of lethal "DIME bombs" that killed and cut to pieces bodies and the terrible "white phosphor bombs" that have caused burns unquenchable for days and wounds difficult to heal.

        The Human Rights Council and the General Assembly of the United Nations has defined the genocide in Gaza as "war crime”, but the International Criminal Court has not come to condemn the massacre yet, despite the use of weapons of mass destruction by Israel and the complete violation of international law, human rights and  the Geneva Convention.

Violations continue throughout Palestine with the expansion of the "wall of separation" and the numerous restrictions on freedom of movement, with the consequent inability for Palestinians to work, to heal, to cultivate the land and to visit relatives. And  still no words about the terrible living conditions and the difficulty of subsistence, not only in Gaza and East Jerusalem but in all occupied territories of Palestine.




27 Dic. 2008- 18 Genn. 2009  “Piombo fuso” sulla Palestina




27 th Dec. 2008- 18 th Jan. 2009  “CAST LEAD” on Palestine






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