domenica 2 marzo 2014

Gli scivoli dei bambocci che governano Israele



presso la Scuola di Gomme di Khan al-Amar: l’esercito israeliano ha confiscato i nuovi scivoli dei bambini, appena donati dal Governo Italiano, e installati proprio ieri…
L’Amministrazione Civile israeliana ha confiscato attrezzature di gioco donate dal governo italiano alla scuola beduina di Khan al-Amar. Un rappresentante del Consolato italiano ha accompagnato due camion: uno trasportava il cemento e l’altro un altalena a tre posti e uno scivolo con un tunnel e due scale. I bambini erano entusiasti, ma gli ispettori dell’Amministrazione Civile, affermando che l’istallazione era illegale, hanno sequestrato tutto il materiale. Il rappresentante del Consolato ha cercato inutilmente di ribaltare la decisione. La scuola di gomma è stata costruita nel 2009, è una struttura ecologica fatta di fango e vecchi pneumatici che mantiene una temperatura stabile nelle aule sia in inverno che in estate. E' stato costruito dagli stessi residenti con finanziamenti europei e ispirata ad un approccio architettonico che utilizza materiali riciclati facilmente ottenibile. L’accampamento Khan al-Amar, che si trova lungo la strada che conduce a Gerico, ospita la tribù Jahalin che Israele ha espulso dal Negev nel 1950. Circa 250 persone hanno vissuto per decenni nel campo su un terreno appartenente al villaggio di Anata. L’insediamento di Kfar Adumim si trova a soli due chilometri dal sito, ma (come per tutte le altre comunità beduine tra Gerusalemme Est e Gerico), l’Amministrazione Civile si rifiuta di permettere ai residenti di Khan al-Amar costruire e connettere le infrastrutture in quanto l’area non ha un piano approvato. Così la scuola, 128 alunni, per lo più ragazze di età 6-13 anni, è stata costruita senza permesso. L’Amministrazione Civile ha emesso ordini di demolizione contro di essa e contro decine di altre strutture. I residenti di Kfar Adumim hanno presentato una petizione all’Alta Corte di Giustizia per tre volte, chiedendo che gli ordini di demolizione non fossero effettuati. Le primi due petizioni sono state negate e lo scorso novembre è stato presentato un altro ricorso. Un rapporto del the Bimkom - Planners for Planning Rights mostra che circa 300 strutture in liquidazione sono state costruite illegalmente. L’Amministrazione Civile non ha risposto a una richiesta di commento.

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