lunedì 28 aprile 2014

Oggi Giovanni Paolo II è santo e non riesco a conciliare la mia idea di santità con la sua figura.

 Sulla riflessione di don Farinella e diffusa ieri, si riporta qui sotto il commento del ns. socio onorario Alessandro Battisti.
Altri commenti saranno ben accetti e pubblicati.
LiberaUscita

Parlo da laico ma con molto rispetto per la religione e immerso da sempre in quel conflitto tra fede e ragione che pone tante domande e riceve poche risposte.
Oggi Giovanni  Paolo II è santo e non riesco a conciliare la mia idea di santità con la sua figura. Grande comunicatore, grande evangelizzatore, uomo che ha emanato sempre una grande umanità di uomo fattosi Pastore di anime. Ma non riesco per questo a dimenticare alcuni fatti del suo apostolato  che mal si conciliano con l’idea di santità che un laico può avere.
Giovanni  Paolo II è stato il Papa che si è sempre opposto alla concessione dell’eucarestia ai divorziati creando conflitti umani e sofferenze a tanti credenti divorziati e allontanando dalla chiesa i tanti nutriti di dubbi.
Ha sì condannato la pena di morte affermando però, al contrario del vero, che era cosa ormai ridotta a pochi casi.
Ha condotto una battaglia politica perché nella fallita emanazione della costituzione europea fosse evidente la natura cristiano-cattolica del continente europeo.
Ha ricevuto, con tutti gli onori riconosciuti a un capo di Stato, un feroce assassino come Pinochet, mai una parola sulla tragedia dei desaparecidos ma anzi ha nominato cardinale quel Pio laghi così compromesso con la dittatura.
Si è servito di Marcinkus e di Calvi attraverso lo IOR per fare politica nei paesi dell’Est.
Mai una parola sulla tragedia dei preti pedofili.
Ha fermamente combattuto la contraccezione provocando danni epocali in Africa (AIDS) e in America Latina. Ha usato la parola “ideologia del male“ a proposito di ogni ipotesi contraccettiva.
Si è battuto contro la teologia della liberazione ritenendola una propagazione di teorie marxiste e mai una parola contro il feroce assassinio di Padre Romero.
Sulla sessualità in generale ha sempre avuto posizioni più che conservatrici  arrivando a scrivere ai vescovi, in una lettera del 1 ottobre 1986, che l’omosessualità era vicina alla malattia e comunque origine di un malessere morale e materiale. 
I c.d preti di frontiera in Africa e in America latina hanno dovuto avere spesso comportamenti molto diversi contravvenendo alle tesi del Papa per essere vicini alle popolazioni locali.
Mai una parola di dialogo sul problema di fine vita che tanto dolore e tante sofferenze provoca.
Non mi permetto di giudicare il processo di canonizzazione che riguarda la Chiesa cattolica e che ha procedure, formalità e contenuti che non conosco ma cerco di interpretare lo spirito di tanti che ammirano la figura di Cristo, che assimilano la santità alla figura di San Francesco e che poco riconoscono questa santità nella figura di Giovanni  Paolo II.
Oggi è una giornata di manifestazione mediatica inimmaginabile che sembra avere le caratteristiche di una operazione di marketing ma che, credo, lasci dubbiose  tante persone in buona fede e che vedono il vangelo molto lontano da tutto ciò.
Alessandro Battisti
LiberaUscita
Associazione nazionale laica e apartitica
per il diritto di morire con dignità 
Via Edgardo Ferrati, 12 - 00154, Roma 
tel: 366.4539907 - fax 06.5126950
email:
info@liberauscita.it sito web: www.liberauscita.it Facebook: LiberaUscita

domenica 27 aprile 2014

Roncalli e Wojtyła santi: un enorme ossimoro


Leggiamo su micromega.online di oggi la seguente riflessione di don Paolo Farinella, parroco della chiesa S. Maria Immacolata e San Torpete nel centro storico di Genova.
Avesse ragione lui?
Roncalli e Wojtyła santi: un enorme ossimoro
«Santo subito», gridava lo striscione a caratteri cubitali al quadrato che emergeva sulle teste della folla, il giorno del funerale di papa Giovanni Paolo II, il 5 aprile del 2005. «È morto un santo» disse la folla di credenti, non credenti e agnostici che gremivano piazza san Pietro il 3 giugno del 1963 alla morte di papa Giovanni XXIII. La differenza tra i due sta tutta qua: il polacco deve essere dichiarato «santo», il bergamasco lo è sempre stato senza bisogno di dimostrarlo.
Chi ha avuto l’idea di abbinare nello stesso giorno i due papi per la proclamazione della santità ufficiale, è stato un genio del maligno. Mettere insieme il papa del concilio Vaticano II e quello che scientemente e scientificamente l’ha abolito, svuotandolo di ogni residuo di vita, è il massimo del sadismo religioso, una nuova forma di tortura teologica. La curia romana della Chiesa cattolica, che Francesco non ha ancora scalfito, se non in minima parte, è riuscita ancora nel suo intento, imponendo al nuovo papa un calendario e una manifestazione politica che è più importante di qualsiasi altro gesto o dichiarazione ufficiale. La vendetta curiale è servita sempre fredda.
Il Vaticano sotto il papa polacco si trasformò in «santificio» fuori di ogni controllo e contro ogni decenza: più di mille santi e beati sono stati dichiarati da Giovanni Paolo II, superando da solo la somma di tutti i papi del II millennio. Un’orgia di santi e beati che annoverano figure dubbie o equivoche come Escrivá de Balaguer, padre Pio, Madre Teresa, per limitarci solo a tre nomi conosciuti e che ne escludono altre come il vescovo Óscar Arnulfo Romero, lasciato solo e isolato, offerto allo squadrone della morte del governo del Salvador che lo ammazzò senza problema.
Papa Giovanni XXIII non ha avuto fortuna da morto. Il 3 settembre dell’anno giubilare 2000 è stato dichiarato beato insieme a Pio IX, il papa del concilio Vaticano I, il papa che impose al concilio la dichiarazione sull’infallibilità pontificia, il papa del caso Mortara, il papa del «Sillabo», il papa che in quanto sovrano temporale faceva ammazzare i detenuti politici perché combattevano contro il «papa re». Il mite Roncalli, storico di professione, fu – perché lo era nel profondo – pastore e prete, il papa del Vaticano II che disse il contrario di quanto Pio IX aveva dichiarato e condannato in materia di coscienza, di libertà e di dignità: il primo s’identificava con la Chiesa, il secondo stimolava la Chiesa tutta a cercare Dio nella storia e nella vita. Accomunarli insieme aveva un solo significato: esaltare il potere temporale di Pio IX e ridimensionare il servizio pastorale di Giovanni XXIII. Un sistema di contrappeso: se avessero fatto beato solo Pio IX, probabilmente piazza san Pietro sarebbe stata vuota; papa Giovanni, al contrario, con il suo appeal ancora vivo e vegeto, la riempiva per tutti e due.
A distanza di quattordici anni, per la dichiarazione di santità, papa Giovanni si trova accomunato di nuovo con un altro papa agli antipodi dei suoi metodi e del suo pensiero, con Giovanni Paolo II, re di Polonia, Imperatore della Chiesa cattolica, idolo dei reazionari dichiarati e di quelli travestiti da innovatori. Wojtyła fu «Giano bifronte» nel bene e nel male. Nel bene, fu un papa con un carisma umano eccezionale perché aveva un rapporto con le persone che oserei definire «carnale»; non era finto e quando abbracciava, abbracciava in maniera vera, fisica. Diede della persona del papa un’immagine umana, carica di sentimenti e così facendo demitizzò il papato, accostandolo al mondo e alle persone reali. Fu un uomo vero e questo nessuno può negarglielo.
Come papa e quindi come guida della teologia ufficiale, come modello di pensiero e di prassi teologica fu un disastro, forse il papa peggiore dell’intero secondo millennio. Mise la Chiesa nelle mani delle nuove sètte che s’impadronirono di essa e la trasformarono in un campo di battaglie per bande. Gli scandali, scoppiati nel pontificato di Benedetto XVI, il papa insussistente, ebbero tutti origine nel lungo pontificato di Giovanni Paolo II, che ebbe la colpa di non rendersi conto che le persone di cui si era circondato, lo usavano per fini ignobili, corruzione compresa. Durante il suo pontificato, uccise i teologi della liberazione in America Latina, decapitò le Comunità di Base che vedeva come fumo negli occhi, estromise santi, ma in compenso nominò vescovi omologati e cardinali dal pensiero presocratico, più dediti a tramare che a pregare.
Il suo pontificato fu un ritorno di corsa verso il passato, ma lasciando le apparenze della modernità per confondere le acque, eclissò e tolse dall’agenda della Chiesa il Concilio Vaticano II e la sua attuazione, vanificando così i timidi sforzi di Paolo VI, il papa Amleto che non sapeva – o non volle? – nuotare, preferendo restare in mezzo al guado, né carne né pesce e lasciando al suo successore, il papa polacco – papa Luciani fu una meteora senza traccia visibile – la possibilità del colpo di grazia, ritardando il cammino della Chiesa che volle somigliante a sé e non a Cristo.
Il cardinale Carlo Maria Martini, interrogato al processo di santificazione, disse con il suo tatto e il suo stile, che sarebbe stato meglio non procedere alla santificazione di Giovanni Paolo II, lasciando alla storia la valutazione del suo operato che, con qualche luce, è pieno di ombre. Il cardinale disse che non fu oculato nella scelta di molti suoi collaboratori, ai quali, di fatto, delegò la gestione della Chiesa e questi ne approfittarono per fare i propri e spesso sporchi interessi. Per sé il papa scelse la «geopolitica»: fu padre e promotore di Solidarność, il sindacato polacco che scardinò il sistema sovietico e che Giovanni Paolo finanziò sottobanco, facendo alleanze, moralmente illecite: Comunione e Liberazione, l’Opus Dei e i Legionari di Cristo (e tanti altri) furono tra i principali finanziatori e sostenitori della politica papale, in cambio ebbero riconoscimento, santi propri e anche condoni morali come il fondatore dei Legionari, padre Marcial Maciel Degollado, stupratore, drogato, donnaiolo, puttaniere, sulle cui malefatte il papa non solo passò sopra, ma arrivò persino a proporre questo ignobile figuro di depravazione «modello per i giovani».
In compenso ricevette una sola volta mons. Romero, dopo una lotta titanica di questi per parlare con lui ed esporgli le prove delle violenze e degli assassinii che il governo salvadoregno ordinava tra il popolo e i suoi preti. Il papa non lo ascoltò nemmeno, ma davanti alla foto dello sfigurato prete padre Rutilio, segretario di mons. Romero, assassinato senza pietà e con violenza inaudita, il papa invitò il vescovo a ridimensionarsi e ad andare d’accordo con il governo. Il vescovo, racconta lui stesso, capì che al papa nulla interessava della verità, ma solo gl’importava di non disturbare il governo. Raccolse le sue foto e le sue prove e tornò piangendo in patria, dove fu assassinato mentre celebrava la Messa. No, non può essere santo chi ha fatto questo.
Papa Wojtyła ha esaltato lo spirito militare e militarista, vanificando l’enciclica «Pacem in Terris» di papa Roncalli. Con la costituzione pastorale «Spirituali Militum Curae» del 21 aprile 1986 fonda le diocesi militari e i seminari militari e la teologia militare e la formazione di preti militari che devono «provvedere con lodevole sollecitudine e in modo proporzionato alle varie esigenze, alla cura spirituale dei militari» che «costituiscono un determinato ceto sociale “per le peculiari condizioni della loro vita”». In altre parole la Chiesa assiste «spiritualmente» chi va in nome della pace ad ammazzare gli altri, con professionalità e «in peculiari condizioni». Passi che fuori dell’accampamento ci sia un prete con indosso la stola viola, pronto a confessare e a convertire alla obiezione di coscienza, ma che addirittura i preti e i vescovi debbano essere «soldati tra i soldati», con le stellette sugli abiti liturgici, funzionari del ministero della guerra, è troppo e ne avanza per fare pensare che la dichiarazione di santità si può rimandare a tempi migliori.
Il pontificato di Giovanni Paolo II ha bloccato la Chiesa, l’ha degenerata, l’ha fatta sprofondare in un abisso di desolazione e di guerre fratricide, esasperando il culto della personalità del papa che divenne con lui, idolo pagano e necessario alle folle assetate di religione, ma digiune di fede. La gerarchia e la curia alimentarono codesto culto che più si esaltava più permetteva alle bande vaticane di sbranarsi in vista della divisioni delle vesti di Cristo come bottino di potere, condiviso con corrotti e corruttori, miscredenti e amorali. La storia del ventennio berlusconista ne è prova sufficientemente laida per fare rabbrividire i vivi e i morti di oggi, di ieri e di domani.
Avremmo preferito che papa Francesco avesse avuto il coraggio di sospendere questa sceneggiata, ma se non l’ha fatto, è segno che si rende conto che la lotta dentro le mura leonine è solo all’inizio e lui, da vecchio gesuita, è determinato, ma è anche cauto e prudente. Il 27 aprile, dopo avere chiesto scusa a papa Giovanni, io celebrerò l’Eucaristia, chiedendo a Dio che ci liberi dai vitelli d’oro e di metallo, anche se portano il nome di un papa.
Quel giorno pregherò per tutte le vittime, colpite da Giovanni Paolo II direttamente o per mano del suo esecutore, il card. Joseph Ratzinger, che, da suo successore, perfezionò e completò l’opera come papa Benedetto XVI.
Don Paolo Farinella

LiberaUscita
Associazione nazionale laica e apartitica
per il diritto di morire con dignità 
Via Edgardo Ferrati, 12 - 00154, Roma 
tel: 366.4539907 - fax 06.5126950
email:
info@liberauscita.it sito web: www.liberauscita.it Facebook: LiberaUscita

mercoledì 16 aprile 2014

Hany Abu-Assad per Marwan Barghouti

Lunedi mattina 14 aprile 2014 presso l'Amministrazione Provinciale di Firenze, nell'occasione della cerimonia di solidarietà con Marwan Barghouti e i 5000 prigionieri palestinesi attualmente nelle carceri di Israele. Presente Fadwa, la moglie di Marwan, accompaganta da Luisa Morgantini.

 foto

VIDEO

domenica 13 aprile 2014

Paradise now

Paradise now

Il film di Hany Abu Assad (sottotitoli in inglese):

https://www.youtube.com/watch?v=_6J8GtXMI2o


giovedì 10 aprile 2014

Boicotta, disinvesti, sanziona (BDS)

BOICOTTA DISINVESTI SANZIONA  BDS


Newsletter mensile di BDS Italia…fai qualcosa di concreto per la Palestina
Aprile 2014


La Fondazione Bill e Melinda Gates, la più grande fondazione di beneficenza a livello mondiale, possiede partecipazioni per un valore di oltre $170 milioni in G4S, società di “sicurezza” britannica che fornisce attrezzature e gestisce i servizi di sicurezza delle carceri di Israele, dove bambini, donne e uomini palestinesi vengono detenuti in modo arbitrario  e sottoposti a tortura e trattamenti disumani e degradanti.

Firma e condividi con i tuoi contatti la petizione di Addameer che chiede alla Fondazione Gates di disinvestire da G4S! Le firme verranno consegnate alle sedi della Fondazione Gates il 17 aprile, giornata dei prigionieri palestinesi. Condividi anche le immagini (ironiche) dalla pagina Facebook di Addameer per far girare la petizione.
Partecipa alle azioni in Italia per la giornata dei prigionieri palestinesi. Vedi l’appello di Addameer, alla quale hanno aderito oltre 120 organizzazione nel mondo, compreso BDS Italia, e segnala iniziative in programma in Italia per il 17 aprile a: bdsitalia@gmail.com


Pubblicato la traduzione del dossier sulle violazioni israeliane contro lo sport palestinese: arrestiarbitrari, limitazioni alla liberta’ di movimento degli atleti, distruzione di infrastrutture sportive, ostacoli alle spedizioni di apparecchiature inviate da FIFA e interferenze nell’organizzazione di partite amichevoli, sono solo alcuni degli esempi documentati. Violazioni che si manifestano tutti i giorni, come negare a 30 corridori di Gaza di partecipare alla maratona di Betlemme.

Firma la petizione internazionale che chiede alla FIFA di sospendere Israele dall’organizzazione calcistica. Già oltre 10.000 firme sono state raccolte, aggiungi la tua!
Tutto sulla campagna di boicottaggio sportivo


A Milano, il Comitato No Expo ha lanciato i No Expo Days, con il corteo del 1 maggio seguito da una tre giorni di dibattiti, proposte e azioni contro il “modello fondato su debito, cemento e precarietà”. Ma sappiamo che Expo 2015 sarà anche una grande vetrina per la propaganda israeliana.

Per smascherare il vero volto di Israele a Expo, partecipa al concorso di video parodie (scadenza il 25 aprile). La votazione online sarà dal 26 al 30 aprile. Gira la locandina del concorso ai videomaker che conosci.
E partecipa ai No Expo Days!


Dal 22 marzo, Giornata mondiale dell'Acqua, al 30 marzo, Giornata della Terra in Palestina, si è svolta la prima Settimana Internazionale contro la Mekorot, società idrica nazionale di Israele che sottrae acqua ai palestinesi e nega loro il diritto all'accesso a questo bene fondamentale. Leggi l’articolo di Amici della Terra Palestina pubblicato su The Ecologist.

Vedi le foto del checkpoint dell’acqua a Roma e gli ombrelli per l’acqua libera alla Maratona di Roma. Guarda il geniale video di Apartheid Adventures: Mekorot, un'avventura nell'Apartheid dell'acqua (sottotitolato in italiano).

E questa settimana, al World Water Summit a Parigi, attivist* di BDS France hanno protestato contro Mekorot e Veolia sia all’interno che all’esterno del vertice.

Israele continua a negare il diritto all’acqua ai Palestinesi. A Gerusalemme est, da oltre un mese decine di migliaia di palestinesi sono senza acqua mentre la vicina colonia israeliana di Pisgat Zeev non ha alcun problema.

Firma la petizione contro l’accordo tra l’Acea, il primo operatore idrico dell’Italia, e la Mekorot. Dall’Italia alla Palestina, acqua pubblica, limpida e libera!
Tutto sulla campagna contro l’accordo Acea-Mekorot!




Leggi tutte le Good News

"È da tempo che dico che la migliore speranza per i palestinesi non sta a livello governativo o attraverso le Nazioni Unite, ma piuttosto nella campagna per il boicottaggio, il disinvestimento e le sanzioni contro Israele". -- Richard Falk, Relatore speciale dell'ONU per i diritti umani nei territori Palestinesi occupati


Seguici anche su Facebook e Twitter:
facebook.com/BDSItalia
@bdsitalia

BDS Italia è un movimento per il boicottaggio, disinvestimento e sanzioni contro Israele, costituito da associazioni e gruppi in tutta Italia che hanno aderito all'appello della società civile palestinese del 2005 e promuovono campagne e iniziative BDS a livello nazionale e locale.

giovedì 3 aprile 2014

parlamentarie europa Cinquestelle (secondo turno)

Questi i tre votati da me come iscritto certificato per òe elezioni europee dei Cinquestelle.
Cristiano Ripoli
Firenze

https://sistemaoperativom5s.beppegrillo.it/immagini/M.png 39 anni
Professione: Libero professionista
Titolo di studio: Laurea Magistrale in Giurisprudenza - Laurea Magistrale in Scienze Politiche
https://sistemaoperativom5s.beppegrillo.it/candidati/images/20140330051628-Cristiano.jpg
Pagine personali
https://sistemaoperativom5s.beppegrillo.it/immagini/icon_facebook.pnghttps://sistemaoperativom5s.beppegrillo.it/immagini/icon_meetup.png

Video di presentazione
Curriculum Vitae:
Mi chiamo Cristiano Ripoli ho 40 anni, sono avvocato praticante, ho una Laurea Magistrale in Giurisprudenza con specializzazione in Diritto Comunitario ed una Laurea Magistrale in Scienze Politiche con specializzazione in Economia Industriale, premiata con borsa di studio dal Ministero dell'Interno. 
Sono stato dottorando in Criminologia con area di ricerca in Criminalità Transnazionale.
 

Dal 2006 al 2011 ho lavorato presso la Commissione Europea:

- in
 Europol (L'Aia) come ricercatore sul riciclaggio di denaro in Europa (con borsa di studio dell'Università Cattolica del Sacro Cuore); 
- in
 Eurojust (L'Aia) come esperto nazionale, area legale di Cooperazione Giudiziaria Europea; come membro del Team Antiterrorismo e membro del Gruppo di studio sul crimine finanziario ed economico europeo.
- presso
 Ispra come consulente legale a contratto per l'analisi della Normativa europea sulle sostanze chimiche, biologiche, radiologiche e nucleari; 

Dal 2009, ho insegnato Diritto Penale Europeo in diversi master: Master in Criminologia presso l'Università di Teramo, Master in Diritto Penale Europeo presso l'Accademia di Treviri (Germania).

Dal 2011 al 2013 sono stato consulente legale specializzato in normative comunitarie per la
 Commissione Parlamentare di indagine sulla Contraffazione e Pirateria (incarico non retribuito). 

Dal 2011 sono stato Consulente di
 Ecologic (Istituto per la Sicurezza Ambientale) per l'analisi e la stesura di normative sull'ammissibilità delle immagini satellitari nei procedimenti penali (Symin) e sull'inquinamento ambientale (Efface) (incarico non retribuito). 

Sono specializzato nell'analisi delle leggi e nella giurisprudenza dei diversi Paesi dell`Unione Europea, nella preparazione di iniziative legislative sia a livello comunitario che nazionale ed ho esperienza nel drafting normativo.

Sono, inoltre, assistente universitario di Procedura Penale, specializzato in Diritto Penale Comunitario. 
 
 
Ho contribuito alla stesura di svariate relazioni pubblicate dalla Commissione Europea e dal Parlamento Italiano e ad uso interno. Fra le più recenti: 
TE-SAT (Rapporto sul terrorismo), OCTA (Rapporto sul crimine organizzato in Europa) entrambe pubblicate da Europol, Glossario legale sulle sostanze chimiche, biologiche, radiologiche e nucleari pubblicato dalla Commissione Europea, analisi sull'intercettabilità delle comunicazioni via Internet, rapporti sul crimine informatico, sulla pirateria digitale e sulla contraffazione, pubblicate dalla Camera dei Deputati.
Ho collaborato ai rapporti Ecomafia di
 Legambiente.

Ho rappresentato svariate volte Eurojust presso la Commissione ed il Parlamento Europeo.

Lingua inglese fluente, lingua francese buona.


Nel MoVimento 5 Stelle
 sono stato attivista fin dal mio rientro in Italia, a Firenze, nel 2012, occupandomi soprattutto di tematiche europee, e supportando la realizzazione sul territorio degli obiettivi locali e nazionali, sfruttando i meccanismi comunitari. 
Come organizer del gruppo Politiche Europee, sia su Firenze che su Roma, ho potuto organizzare e partecipare a diversi meetups, manifestazioni sul territorio, incontri informativi e di studio sulle tematiche della connettività, della giustizia, della sanità, del lavoro, dei diritti, delle imprese italiane. Ho approfondito i 7 punti per l'Europa confrontandomi su di essi con gli attivisti ed i cittadini.
 
Mi sto anche concentrando sulla tutela della correttezza dell'informazione giornalistica relativa al M5S nelle reti pubbliche e sul rispetto dei diritti LGBT.

Dichiarazione di intenti:
Mi candido per poter perseguire gli interessi europei e nazionali del MoVimento 5 Stelle attraverso le Istituzioni Comunitarie, lavorando sulle problematiche e le istanze che emergeranno nel corso del tempo.

In particolar modo, l'intento è quello di approfondire e sviluppare i
 7 punti già proposti e rendere possibile, attraverso il sistema normativo comunitario, la completa realizzazione degli obiettivi nazionali della Carta di Firenze e del Programma. 

Uno scopo fondamentale è fare in modo che -grazie all'Europa- l'Italia rispetti gli accordi relativi al contrasto di ogni tipo e forma di
 discriminazione, tema di cui -insieme al contenzioso relativo alle grandi opere pubbliche- mi sto occupando in ambito forense. 

Ciò sarà reso possibile portando avanti lo studio approfondito del sistema normativo comunitario, delle sue procedure e del funzionamento delle diverse Agenzie e Istituzioni, analizzando le leggi e la giurisprudenza dell`UE, e sfruttando tutto ciò a vantaggio del MoVimento e dei cittadini.


GIUSEPPA CAMPO
Roma

https://sistemaoperativom5s.beppegrillo.it/immagini/F.png 55 anni
Professione: Impiegato
Titolo di studio: laurea
https://sistemaoperativom5s.beppegrillo.it/candidati/images/20121230214223-PRIMO%20PIANO%20GIUSY.jpg
Pagine personali
https://sistemaoperativom5s.beppegrillo.it/immagini/icon_facebook.pnghttps://sistemaoperativom5s.beppegrillo.it/immagini/icon_twitter.pnghttps://sistemaoperativom5s.beppegrillo.it/immagini/icon_home.pnghttps://sistemaoperativom5s.beppegrillo.it/immagini/icon_linkedin.pnghttps://sistemaoperativom5s.beppegrillo.it/immagini/icon_meetup.png

Video di presentazione
Curriculum Vitae:
Esperienza Professionale:
Dal 2002 sono responsabile commerciale e marketing per l'area Centro Sud per la casa editrice scientifica McGraw-Hill Education, operante nel settore dell'istruzione universitaria con editoria cartacea e digitale. Il mio lavoro comporta aggiornamento e studio continuo per poter affrontare i colloqui con i docenti universitari, promuovere i testi e ottenere l'adozione del testo per i loro corsi universitari. Successivamente vi è la vendita presso le librerie dei testi adottati.  La promozione avviene anche attraverso eventi come presentazioni di libri e partecipazione a congressi scientifici.
Formazione: Laurea in Lingue e Letterature Straniere Moderne, conseguita all'Università degli Studi di Torino nel 1985. Corso intensivo di perfezionamento della Lingua Inglese presso l'Università di Edinburgo nel 1986 della durata di 1 mese.
Maturità Linguistica conseguita al Civico Liceo Linguistico Grazia Deledda di Genova nel 1979.
Lingue conosciute: Inglese e Francese (Ottimo scritto e parlato); tedesco (Livello base)
Informatica: Utilizzo di Windows XP e Windows 7, applicativi di Office: Outlook, Excel, Powerpoint); Ricerche su Internet, Ubuntu
Esperienze nel Movimento 5 Stelle: nel 2007 ho partecipato alla traduzione collettiva del testo di Lester Brown, Piano B 3.0 e successivamente Piano B 3.1; dal 2012 partecipo: Tavolo di Lavoro Cultura Roma, Commissione Parallela Regione Lazio Istruzione e Formazione, Laboratorio Sviluppo Decrescita di Roma, Gruppo Municipale V Roma, Gruppo di Studio Politiche Europee presso il Meetup Lazio, Meetup Europa 5 Stelle, Osservatorio Urbanistico Casilino

Dichiarazione di intenti:
Portare la voce dei cittadini in Europa, in un momento in cui l'Unione Europea sta mostrando in tutta la sua crudezza quanto i presupposti su cui si è fondata finora non corrispondono al benessere e prosperità dei popoli nella loro autodeterminazione. Questa Europa si è fondata su potentati finanziari che hanno imposto le loro decisioni a cittadini volutamente messi in condizione di non poter influire e partecipare in alcun modo alle scelte che riguardano la loro vita e quella dei loro figli. Dare voce ai cittadini affinchè possano essere consapevoli e partecipi delle politiche che determinano la qualità delle loro esistenze.
Sottoscrivo le regole etiche proposte sul Blog Nazionale per gli eletti e segnatamente: accettazione delle regole riguardanti la scelta degli assistenti parlamentari e la rinuncia alla diaria in favore di un fondo di solidarietà
 Matteo della Negra
( v. su facebook)