sabato 3 maggio 2014

We teach life, sir!

Rafeef Ziadah
We teach life sir


Sottotitoli Spagnoli

Today, my body was a TV’d massacre that had to fit into sound-bites and word limits filled enough with statistics to counter measured response.

And I perfected my English and I learned my UN resolutions.
But still, he asked me, Ms. Ziadah, don’t you think that everything would be resolved if you would just stop teaching so much hatred to your children?
Pause.
I look inside of me for strength to be patient but patience is not at the tip of my tongue as the bombs drop over Gaza.
Patience has just escaped me.
Pause. Smile.
We teach life, sir.
Rafeef, remember to smile.
Pause.
We teach life, sir.
We Palestinians teach life after they have occupied the last sky.
We teach life after they have built their settlements and apartheid walls, after the last skies.

We teach life, sir.
But today, my body was a TV’d massacre made to fit into sound-bites and word limits.
And just give us a story, a human story.

You see, this is not political.
We just want to tell people about you and your people so give us a human story.

Don’t mention that word “apartheid” and “occupation”.
This is not political.
You have to help me as a journalist to help you tell your story which is not a political story.

Today, my body was a TV’d massacre.

How about you give us a story of a woman in Gaza who needs medication?

How about you?
Do you have enough bone-broken limbs to cover the sun?
Hand me over your dead and give me the list of their names in one thousand two hundred word limits.
Today, my body was a TV’d massacre that had to fit into sound-bites and word limits and move those that are desensitized to terrorist blood.



But they felt sorry.
They felt sorry for the cattle over Gaza.

So, I give them UN resolutions and statistics and we condemn and we deplore and we reject.
And these are not two equal sides: occupier and occupied.
And a hundred dead, two hundred dead, and a thousand dead.
And between that, war crime and massacre, I vent out words and smile “not exotic”, “not terrorist”.


And I recount, I recount a hundred dead, a thousand dead.
Is anyone out there?
Will anyone listen?
I wish I could wail over their bodies.
I wish I could just run barefoot in every refugee camp and hold every child, cover their ears so they wouldn’t have to hear the sound of bombing for the rest of their life the way I do.



Today, my body was a TV’d massacre

And let me just tell you, there’s nothing your UN resolutions have ever done about this.
And no sound-bite, no sound-bite I come up with, no matter how good my English gets, no sound-bite, no sound-bite, no sound-bite, no sound-bite will bring them back to life.
No sound-bite will fix this.
We teach life, sir.
We teach life, sir.
We Palestinians wake up every morning to teach the rest of the world life, sir.



Oggi, il mio corpo era un massacro da TV che doveva inserirsi all’interno di scoppi e limiti di parole sufficientemente mescolate con  statistiche in modo da raccontare tutto con la giusta misura.
E ho perfezionato il mio inglese e ho imparato le risoluzioni delle Nazioni Unite che mi riguardavano.
Ma ancora, questo signore mi ha chiesto, signora Ziadah, non pensi che tutto sarebbe stato risolto se  semplicemente smettete di insegnare tanto odio ai vostri bambini?
Pausa.
Mi sforzo di trovare dentro di me la forza di essere paziente, ma la pazienza non è sulla punta della mia lingua, mentre le bombe cadono su Gaza.
La pazienza mi è ormai sfuggita.
Pausa. Sorriso.
Noi insegniamo la vita, signore.
Rafeef, ricordatevi di sorridere.
Pausa.
Noi insegniamo la vita, signore.
Noi palestinesi insegnano la vita dopo che ci hanno tolto l'ultima parte del cielo.
Noi insegniamo la vita dopo che loro hanno costruito i loro insediamenti e muri dell'apartheid, e ci hanno chiuso gli ultimi sprazzi di cielo.
Noi insegniamo la vita, signore.
Ma oggi, il mio corpo era un massacro da TV cacciato dentro un frastuono di scoppi e una precisa misura  di parola.
E allora raccontiamo una storia, una storia umana.
Vedete, questa non è politica.
Vogliamo solo dire alla gente qualcosa su di voi e il vostro popolo così da darci una storia umana.
Senza nominare quella parola "apartheid" e "occupazione".
Una storia senza  politica.
Io devo fare in modo, come giornalista, di aiutarti a raccontare la tua storia, che non è una storia politica.

Oggi, il mio corpo era un massacro da TV
Che come puoi raccontarci una storia di una donna di Gaza che ha bisogno di farmaci?
E su di te?
Avete abbastanza gesso per le ossa rotte da coprire il sole?
Aggiornami sui morti e dammi la lista dei loro nomi in non più di milleduecento battute.
Oggi, il mio corpo era un massacro da TV che doveva inserirsi all’interno di scoppi e limiti di parole da commuovere quelli che sono insensibili al sangue dei terroristi.
Ma loro si sono dispiaciuti.
Si sentivano dispiaciuti per il bestiame sopra Gaza.
Così, io do loro le risoluzioni e le statistiche dell'ONU e noi condanniamo e deploriamo e respingiamo.
E questi non sono due parti uguali: occupanti e occupati.
E un centinaio di morti, duecento morti e un migliaio di morti.
E in mezzo a tutto ciò, crimini di guerra e massacri, butto fuori parole e sorrido "Non straniero", "non terrorista".
E io racconto, io racconto un centinaio di morti, un migliaio di morti.
C'è qualcuno là fuori?
Ci sarà qualcuno ascolterà?
Vorrei poter piangere sui loro corpi.
vorrei poter solo correre a piedi nudi in ogni campo profughi e tenere ogni bambino, coprire le loro orecchie in modo che non non abbiano da sentire il suono delle bombe per il resto della loro vita come faccio io.
Oggi, il mio corpo era un massacro da TV.
E vorrei solo dirvi che le vostre  risoluzioni delle Nazioni Unite hanno mai fatto questo.
E nessun urlo che io posso emettere, non importa in quale suono inglese posso farlo, nessun urlo Dli riporterà in vita.

No grido porrà rimedio a ciò.
Noi insegniamo la vita, signore.
Noi insegniamo la vita, signore.
Noi palestinesi ci svegliamo ogni mattina per insegnare al resto del mondo la vita, signore.






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